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Ciclismo

Malori: Un sogno che si avvera, il giorno più bello della mia vita

Malori: Un sogno che si avvera, il giorno più bello della mia vita

Se lo sogni lo puoi fare, diceva Walt Disney. Chissà  se Adriano Malori da Traversetolo (o dal Rio Nero, come di solito scherzosamente puntualizza) quando ha iniziato a pedalare da bambino, smettendo di guardare i film animati, pensava, o meglio sognava, di poter diventare un ciclista professionista da grande.

Chissà se qualche anno dopo, nel 1999, all’ultimo anno da “giovanissimo”, quando saltò un giorno di scuola apposta per vedere la Sassuolo-Rapallo, 13a tappa di quel Giro d’Italia che passava proprio davanti allo stradello di casa sua, avrà sognato di poter indossare un giorno la maglia rosa che portava Jalabert.

E chissà oggi, a distanza di 13 anni da quei giorni, cosa sarà passato per la sua mente durante gli ultimi chilometri di fuga di questa 6a tappa quando gli avranno urlato negli auricolari che stava per realizzare il suo sogno di bambino.

Una 6a tappa da incorniciare, come al Tour dell’anno scorso, perché i corsi e ricorsi storici sono sempre dietro l’angolo: in dieci mesi Adriano è passato dalla fuga della Dinan-Lisieux a quella odierna, dal palco della Grande Boucle a quello del Giro e dal “numero rosso” del più combattivo di giornata alla maglia rosa del più forte di tutti dopo la prima settimana di gara. E soprattutto è passato dalla magra consolazione di allora alla sconfinata soddisfazione di oggi.

Questo 11 maggio 2012 diventa così anche più importante di quel 22 settembre 2008 del Mondiale a crono di Varese: il gruppo dei big lascia fare, fa evadere un’azione a lunga gittata di diversi uomini e a Porto Sant’Elpidio vince in solitario Rubiano Chavez, ma il 24enne della Lampre-Isd prende la maglia rosa, grazie ad un secondo posto ottenuto vincendo una “volatina” ristretta ed entrando a tutto tondo nella storia del ciclismo. E lo fa a modo suo, con discrezione, sacrificio, pragmatismo, pre-tattica (perché no?), smorfie di fatica che diventano infiniti sorrisi e gocce di sudore che si trasformano in lacrime di gioia.

Solo 24 ore prima, alla partenza di Modena, era stato diplomatico come sempre, escludendo fughe personali, ma prevedendo del buon “gregariato” a favore dei suoi capitani e una faticaccia ladra sulle prime salite.

Già, la Urbino-Porto Sant’Elpidio di 210 km, frazione con un dislivello da tappone di alta montagna e senza l’ombra della pianura (Cavendish e gli altri velocisti si salveranno dal tempo massimo per pochissimo), se non negli ultimissimi chilometri in vista dell’arrivo.

Quelli in cui Malori ingaggia un duello sul filo dei secondi con Rubiano Chavez: lo scalatore colombiano (con il ds parmigiano Roberto Miodini sull’ammiraglia, a completare un grande pomeriggio per la nostra provincia) scappa sull’ultimo gpm di Montegranaro (posto a –35 km) guadagnando 1’ in poco tempo sui restanti 4 inseguitori (Golas, Dyachenko e Benedetti, oltre al traversetolese), mentre la maglia rosa Navardauskas naufraga tra i severi “mangia e bevi” degli appennini marchigiani (chiuderà con quasi 16’ di ritardo).

Adriano a quel punto sa che la rosa è virtualmente vicina ma che potrebbe praticamente svanire con la stessa velocità e così organizza l’inseguimento, tira più degli altri 3, li stimola e si “incazza” con loro perché collaborano troppo poco.

Gli ultimi strappi agevolano Rubiano e il suo margine diventa circa di 1’30”, che sommato ai 20” di abbuono per il primo posto significano la maglia rosa per lui, ma quando ci si avvicina verso il mare, da dietro recuperano e Malori, sapendo di essere il campione italiano a crono, trasforma le ultime pedalate in una prova contro il tempo, cercando di non portare in carrozza Golas, anche lui pronto a vestire la maglia rosa.

Il finale è palpitante oltre modo, qualora prima non lo fosse stato abbastanza: Rubiano spinge a fondo e trionfa a braccia alzate, dietro i 4 chiudono a 1’10” e il ristretto sprint vale un primato con l’alfiere della Lampre che si inventa anche la volata della vita per realizzare il suo sogno di bambino. Perché se lo sogni lo puoi fare: da oggi lo sa e lo dice anche Adriano Malori.

Sms Malori: “Scusate per il ritardo, ma ho avuto da fare!! Scherzi a parte, riesco ad essere tranquillo ora ai massaggi. Oggi è il giorno più bello della mia vita, dopo tante amarezze dell’ultimo periodo e questa giornata mi ripaga di tutto. È un sogno, semplicemente un sogno che è realtà. Dedico questa maglia a tutte quelle persone che hanno continuato a credere in me anche in questo periodo così così. Vista la tappa di domani, la perderò di sicuro, però intanto me la godo, ahahah!!!! Ciaociao e buonanotte”.

La Recanati-Rocca di Cambio di 205 km, 7a tappa, vedrà il primo arrivo in salita di questo Giro d’Italia, laddove potrebbe avvenire un avvicendamento in testa alla classifica, anche se le vere e proprie rivoluzioni si possono prevedere per domenica.

Sarà una frazione tutt’altro che semplice e non ingannino gli unici 2 gpm indicati sul percorso (Colle Galluccio a 1190 metri, 5,6 km al 5,4% e l’arrivo a 1392 metri, 19,1 km al 3,9%), perché sarà un continuo sali e scendi, anche più impegnativo della tappa precedente.

Ordine d’arrivo – 6a tappa Urbino – Porto Sant’Elpidio di 210 km

1

RUBIANO CHAVEZ Miguel Angel

COL

AND

5:38:30

0:00

20″

2

MALORI Adriano

ITA

LAM

5:39:40

1:10

14″

3

GOLAS Michal

POL

OPQ

5:39:40

1:10

8″

4

DYACHENKO Alexsandr

KAZ

AST

5:39:40

1:10

5

BENEDETTI Cesare

ITA

APP

5:39:40

1:10

6

IMPEY Daryl

RSA

OGE

5:40:21

1:51

7

POZZATO Filippo

ITA

FAR

5:40:21

1:51

8

SABATINI Fabio

ITA

LIQ

5:40:21

1:51

9

VENTOSO ALBERDI Francisco J.

ESP

MOV

5:40:21

1:51

10

KWIATKOWSKI Michal

POL

OPQ

5:40:21

1:51

Classifica generale dopo 6 tappe

1

MALORI Adriano

ITA

LAM

20:25:28

0:00

2

GOLAS Michal

POL

OPQ

20:25:43

0:15

3

HESJEDAL Ryder

CAN

GRM

20:25:45

0:17

4

RUBIANO CHAVEZ Miguel Angel

COL

AND

20:25:58

0:30

5

VANDEVELDE Christian

USA

GRM

20:26:00

0:32

6

RODRIGUEZ OLIVER Joaquin

ESP

KAT

20:26:04

0:36

7

STETINA Peter

USA

GRM

20:26:05

0:37

8

MORENO FERNANDEZ Daniel

ESP

KAT

20:26:07

0:39

9

GASPAROTTO Enrico

ITA

AST

20:26:07

0:39

10

ROBERTS Luke

AUS

SAX

20:26:09

0:41

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