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ANGELA FILIPPINI

Ciclismo

Angela Filippini pronta a stupire anche tra le Juniores

Angela Filippini pronta a stupire anche tra le Juniores

Angela Filippini, nata il 14 gennaio 1998, residente a Pellegrino Parmense dove ha iniziato con la bicicletta nei Giovanissimi con il fratello gemello Gabriel nella neonata società diretta da Lorenzo Pagliaroli, è pronta ad affrontare la sua prima stagione da Juniores. Nel 2011, al primo salto di categoria, da Esordiente, si tessera con il Cadeo Carpaneto Rossetti Market Orchestra Bagutti diretto dal bussetano Paolo Puddu; in stagione non ottiene vittorie, ma discreti piazzamenti. Alla fine conterà un quinto, tre settimi ed un decimo posto.
Nella stagione 2012, sempre categoria Esordienti, ma del secondo anno, centra una vittoria importante: su strada vince il Campionato Regionale a Vecchiazzano (Forli), inoltre colleziona anche due secondi posti, Cesano Maderno e Monsummano Terme, due terzi, cinque quarti – di cui uno al Campionato Italiano strada a San Tomio di Malò nel vicentino -, un quinto,un settimo ed un’ottavo.
Nel 2013,sempre nel Cadeo Carpaneto Rossetti Market Orchestra Bagutti,fra le Allieve ottiene tre vittorie a Cecina Livorno,Cesano Maderno,Chiesanuova Uzzanese Pistoia,tre pure i secondi,quatro terzi,quattro quinti,tre sesti di cui uno a Boario Terme al Campionato Italiano strada, un settimo e un ottavo.
Nel 2014, al suo ultimo anno nel settore giovanile, la ragazza di Pellegrino Parmense ottiene tre vittorie: a Campi Bisenzio (Firenze), a Tarquinia (Roma) e a Ponticino (Arezzo). Centra anche quattro secondi posti e diversi altri piazzamenti; risultando 1a nella classifica regionale e 7a in quella nazionale, vinta da Elisa Balsamo dello Sport Club Vigor.
La prossima stagione sarà per Angela molto impegnativa. La categoria Juniores è un mondo tutto nuovo e sarà una categoria UCI con campionati Europei e Mondiali. Angela dovrà anche cambiare società, in quanto il Cadeo Carpaneto non disputa la categoria, ma vista la sua volontà di impegnarsi e voler far bene sicuramente ne sentiremo parlare.

Emilio Maini

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