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LUCA DODI CON IL PADRE GIUSEPPE

Ciclismo

Luca Dodi ha smesso di correre, è stato il 25esimo professionista parmense

Luca Dodi ha smesso di correre, è stato il 25esimo professionista parmense

Luca Dodi, Colornese, nato il 26 maggio 1987, dopo tre anni di professionismo e 15 in bicicletta a fine 2014 ha attaccato la bicicletta al fatidico chiodo.
25° corridore professionista nella storia della bicicletta di Parma, Luca ha iniziato nel 1998 nei Giovanissimi della Polisportiva Torrile, come tutti i ragazzi della zona che volevano praticare lo sport del ciclismo, rimanendovi fino alla categoria Allievi.
Da Iuniores Luca, passista scalatore, si sposta fuori provincia, corre con la Strucchi di Reggio Emila, conquistando un bronzo Italiano nel 2005.
Da Under 23 dal 2006 al 2010 si tessera con il Podenzano Piacenza, trovando la sua migliore stagione nel 2007 con tre vittorie, la classifica finale del Giro delle Pesche Nettarine, 12a edizione, la Coppa Marignana e il Memorial Davide Fardelli, azzurro ai campionati Europei a Sofia. Una vittoria anche nel 2008 nel circuito Mezzanase, 2009 vince al Memorial Luigino Maccarinelli, secondo alla Freccia dei Vini, nel 2010 sarà quarto alla Parma – La Spezia. Oltre alle vittorie ha collezionato anche numerosi piazzamenti nell’ordine d’arrivo in tante corse disputate, se avesse avuto un maggior spunto in volata, avrebbe tramutato qualche piazzamento in vittoria.
Nella stagione 2011/12 lascia la società piacentina e corre per il Team Idea, dove nel 2012 debutterà fra i professionisti, diretto da Davide Boifava, realizzando il sogno di ogni bambino che inizia a correre in bicicletta.
Nel 2013 il passaggio alla Lampre Merida, dove troverà un’altro parmense, il traversetolese Adriano Malori, ma una caduta rimediata in allenamento a causa del ghiaccio, con rottura del femore, lo terrà lontano dalle gare per cinque mesi.
Nel finale di stagione, ripresosi alla grande, partecipa alla Vuelta di Spagna portandola al termine: una soddisfazione immensa, l’arrivo a Madrid con tutta la sua famiglia ad aspettarlo e al mondiale di Firenze nella cronosquadre.
Ora che Luca dal 2015 in poi non attaccherà più il numero sulla schiena, si aprirà per lui un mondo nuovo: si iscriverà all’università in Schienze Motorie, e collaborerà con il Team Airone, dove corre il fratello Marco fra gli Allievi.
Oltre alle gioie e dolori che ha trovato in 15 anni di ciclismo, il momento più terribile è stato nel giugno del 2011 a Sovico con la scomparsa del padre Giuseppe (nella foto con Luca), colpito da infarto mentre assisteva ad una sua gara. Il suo primo tifoso in assoluto.

Emilio Maini

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