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Parma Calcio

Il Gede: “Il Parma ha mantenuto sempre l’equilibrio psicologico; e gioca sempre per vincere”

Il Gede: “Il Parma ha mantenuto sempre l’equilibrio psicologico; e gioca sempre per vincere”

Nuovo appuntamento con la rubrica “Il Gede risponde”, storico appuntamento di Sportparma firmato dall’ex tecnico crociato Pietro ‘Gedeone’ Carmignani.

Il Parma chiude alla grande una stagione trionfale. E’ questa la mentalità giusta per gettare solide basi per il futuro?
“Anche contro la Sammaurese abbiamo assistito ad una partita senza storia. Continuiamo a dire sempre le stesse cose: Parma nettamente superiore alle altre. Ha mantenuto gli equilibri psicologici anche dopo la matematica promozione; gioca sempre per vincere e questa è una grande maturità”.

Apolloni è stato uno dei principali artefici della cavalcata promozione, anche se in queste ultime partite avrebbe potuto dare più spazio ai tanti giovani in rosa. E’ d’accordo?
“La Lega pretende che le squadre giochino sempre con la migliore formazione per non agevolare le avversarie ancora in lotta per un obiettivo. In serie A il Torino, sconfitto in casa dal Napoli, ha fatto giocare una difesa giovane e qualcuno ha storto il naso. Credo che debba esserci una via di mezzo, in campo va la miglior formazione ma ci possono essere dei giovani, l’importante è dare sempre il massimo e non fare prestazioni inguardabili.
Apolloni ha voluto raggiungere l’obiettivo dell’imbattibilità. Era un obiettivo a cui il Parma teneva, ma questo è andato a scapito dei più giovani. I giovani vanno inseriti gradualmente, non dimentichiamolo. Credo che certe valutazioni sui giovani la società l’abbia già fatte per il futuro. I programmi sono ben delineati. Una società guidata da Nevio Scala non può non programmare in tempo il futuro. Le linee base sono state già segnate”.

Confermare tutta la rosa in blocca sarebbe un rischio?
“In linea di massima è il ragionamento più giusto, ma poi entrano in gioco tanti fattori e valutazioni”.

In serie A fa notizia la sconfitta (innocua) della Juventus contro l’ultima in classifica, il Verona dell’ex Toni che ha deciso di appendere le scarpe al chiodo. E’ tutto un discorso di motivazioni?
“Sì, le motivazioni sono una componente importante del risultato. La Juve ha preso l’impegno alla leggera. Merito al Verona che ci ha creduto. Mi verrebbe da ridere cosa avrebbe detto la stampa se il Verona fosse stato in lotta per la salvezza. Toni? E’ un peccato sentire le polemiche con Del Neri; Toni è un personaggio acqua e sapone che dice sempre quello che pensa. Se ne va con un cucchiaio alla Juve”.

Napoli e Roma continuano a vincere ma la sensazione è che a 90 minuti dalla fine i giochi per il secondo posto siano fatti…
“Sì, la sensazione è quella, che i giochi siano fatti; a Torino il Napoli ha vinto facile, la squadra di Sarri pratica un calcio totale, non ha avuto tensioni neanche per il momentaneo vantaggio della Roma. Il secondo posto è al sicuro, è anche meritato.
La Roma, da quando è subentrato Spalletti, ha fatto un campionato d’avanguardia. Non credo che una squadra possa fare di più di quello che ha fatto la Roma. Il gap con la Juve è ancora distante, Spalletti lo sa bene. E’ logico che se mandano via Nainggolan e Pjanic e non vengono sostituiti, diventa ancora più dura. La Roma non può rinunciare a certi giocatori”.

Vince anche l’Inter ma è sempre il calciomercato a tenere banco. Perchè?
“Il mercato è l’argomento dominante, sempre, durante tutta la stagione. Contro l’Empoli ha vinto ma ha dimostrato la sua discontinuità, che fotografa tutta una stagione. Ha fallito l’obiettivo Champions anche se il quarto posto non è da buttare. Cinque anni fuori dalla Champions: è evidente che non hanno gestito al meglio il post Mourinho”.

Il Milan ma continua a non convincere. E’ l’ennesima conferma di una stagion e assolutamente negativa, indipendentemente dal sesto posto?
“Fino a 5 minuti dalla fine era in zona Europa League, ma nel complesso non ha saputo sfruttare le superiorità numerica, ha giocato in maniera lenta e monotona; nel finale ha subito la pressione del Bologna in 10. Non capisco perché non abbia giocato Balotelli”.

Il prossimo anno può essere quello del ritorno di Maldini e Donadoni?
“Paolo Maldini ha sempre avuto la possibilità di rientrare con vari incarichi ma ha sempre rifiutato perché non li riteneva dei ruoli idonei. Lui vuole gestire in un certo modo il lato tecnico. Non si sa ancora se resterà Berlusconi. Negli ultimi anni Donadoni è uno degli allenatori più chiacchierati, ma poi alla fine non se ne fa nulla”.

Il pareggio a reti bianche tra Fiorentina e Palermo desta qualche sospetto?
“ vacanziera, ha giocato a ritmi blandi che si è presa la sua bordata di fischi. Comportamento inspiegabile. Il Palermo si è preso il punto senza troppi affanni”.

Vale lo stesso discorso per Atalanta-Udinese?
“Pareggio tra due squadre che non si sono dannate per superarsi”.

Il Frosinone saluta la serie A a testa alta, mentre continua il sogno europeo del Sassuolo…
“Ha fatto di più il Frosinone, il Sassuolo ha segnato all’ultimo su un contropiede. Il Frosinone meritava un premio per la grande abnegazione dimostrato tutto l’anno. Hanno dato tutto, ma è evidente che ci sono valori tecnici diversi dovuti soprattutto all’aspetto economico, cioè agli investimenti”.

Suicidio Carpi?
“E’ stata una partita incredibile, con grande intensità, grandi emozioni, rigori, pali e traverse. Non si possono sbagliare due rigori, le possibilità di salvezza sono praticamente nulle. Non dipende più dal Carpi. Comunque ha fatto un grande campionato”.

Il derby della Lanterna: rande Genoa, ma la Sampdoria non ha alibi?
“Dominio Genoa, sotto tutti i punti di vista. Genoa con gli occhi della tigre, la Samp ha sbagliato l’approccio, vittoria strameritata. Grande delusione Samp, la cessione di Eder è stata pesante”.

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