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curva nord tifosi boys contro correggese

Parma Calcio

IL COMMENTO: è un Parma forza cinque. Correggese schiantata, super Baraye

IL COMMENTO: è un Parma forza cinque. Correggese schiantata, super Baraye

Cinquina Parma, doppietta Baraye, Correggese affondata. Finisce 5-1, ma non è stata una passeggiata di salute come il risultato potrebbe far pensare, almeno fino a metà secondo tempo. Lo strapotere dei crociati è venuto fuori alla distanza, dopo qualche sbavatura iniziale, un rigore regalato da Cacioli e un paio di contropiede ad alto rischio. La differenza tecnico-tattica, anche questa volta, è sembrata fin troppo evidente, anche dinanzi all’organizzazione dell’avversario (modulo 4-3-3) che aveva preparato la partita in un modo semplice, il solito: difesa accorta e ripartenze. Mister Campedelli (recrimina per un rigore non concesso sul 3-1 che avrebbe potuto riaprire la gara), però, non è ancora riuscito a trasmettere alla sua squadra la voglia e la fame delle squadre provinciali, caratteristiche che invece il Parma sembra avere nel proprio dna, perché a parte piccole imperfezioni, sulla palla arrivava sempre per primo, vinceva quasi tutti i contrasti e correva più degli avversari. Dettagli di non poco conto per una nobile decaduta come il Parma il cui principale rischio è proprio quello di avere un atteggiamento supponente, di sottovalutare gli avversari, di sentirsi già arrivato. La fame e la rabbia che fuoriesce dagli occhi arrossati di Longobardi, invece, è l’antidoto migliore contro ogni preoccupazione.
Si può parlare di tutto, di moduli, giocatori, ballottaggi, eccetera, ma davanti a cotanta solidità bisogna solo togliersi il cappello.
Il 5-1 di oggi azzittisce tutto e tutti, anche quei pochi acari che lo 0-0 di Budrio aveva sollevato. Troppo Parma, insomma, una squadra in costante crescita che al Tardini, come spiegava la scorsa settimana “Il Gede”, non conosce (e non conoscerà) avversari.
Corapi e Giorgino, poi, sembrano di un altro pianeta. Troppo esperti e precisi per un campionato di serie D. Cosi come Lucarelli, una bestemmia vederlo tra i dilettanti.
Guai ad esaltarsi, certo, ma davanti a tanta differenza è difficile poter pensare diversamente. Anche se il “piccolo” grande Lentigione tiene il passo dei crociati e continua la sua favola in testa alla classifica, proprio insieme ai crociati.

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