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Il Gede Risponde

Il Gede: “Le vittorie del Parma fanno piacere, ma aumentano il rammarico”

Il Gede: “Le vittorie del Parma fanno piacere, ma aumentano il rammarico”

L’analisi e il commento sull’ultima vittoria del Parma e l’intera giornata di serie Aè affidata, come al solito, a mister Gedeone Carmignani che con la sua rubrica “Il Gede risponde” affronta tutti i temi caldi del momento.

Le ultime vittorie del Parma la fanno divertire oppure fanno aumentare il rammarico per una stagione maledetta?
“Le vittorie del Parma fanno aumentare il rammarico, sicuramente. Comunque fa piacere vedere un Parma così orgoglioso, anche senza Cassano e con meno problemi. Quando si è liberi di testa si gioca molto meglio, è evidente. Peccato che non ci siano novità a livello societario, perché questa è una rosa di serie A che può giocarsela alla pari con molte squadre. Se si sapevano tutti i problemi che aveva Ghirardi fin dall’inizio della stagione, ci si poteva salvare anche in una situazione di emergenza”.

Il Parma troverà un compratore entro il prossimo mese? Quali sono le sue sensazioni?
“Le cifre per acquistare il Parma non sarebbero neanche proibitive, all’ultima asta si compra a 6 milioni, ma poi devi riuscire a pagare tutti i giocatori, compresi quelli che sono in altre squadre. Il debito sportivo non è basso e poi bisogna pianificare subito la prossima stagione. Servono tanti soldi. Le vittorie come quella di ieri possono rappresentare un bel biglietto da visita per futuri compratori. Speriamo che fino all’ultima asta qualcuno si faccia vivo. Dispiace perché questa agonia andrà avanti fino a fine maggio, intanto i tifosi si godono questo Parma”.

Mercoledì si va a “casa” Pioli che per uno strano scherzo del destino potrebbe sancire la retrocessione matematica dei crociati…
“Partiamo col dire che il Parma non farà sconti a nessuno. Ieri la Lazio ha sprecato una grossa occasione per sigillare il secondo posto in classifica. Il Parma ha la serenità per giocarsela, la Lazio avrà più tensione per l’occasione sprecata contro il Chievo, prevedo una partita aperta. Pioli non vorrebbe giocarla questa partita”.

Quale è l’aspetto tecnico che più l’ha colpita del Parma dell’ultimo mese?
“Tecnicamente e fisicamente il Parma è in grande forma e poi molti giocatori hanno voglia di mettersi in mostra. Merito a Donadoni, allo staff, ai dottori che si adoperano per il Parma. Merito di tutto l’ambiente Parma che ha deciso di rimanere vicino alla squadra, giornalisti compresi”.

Il Torino vince il derby con la Juve dopo un’astinenza lunga 20 anni. E’ stata una partita che poteva finire in qualunque modo, è d’accordo?
“Lasciamo stare gli incidenti, è stato un derby bellissimo dove è stata confermata la crescita del Toro, individuale e di squadra. Partita con molte occasioni, il Torino le ha concretizzate, la Juve le ha sbagliate. Tutto qui”.

E’ stata una domenica piena di risultati a sorpresa. Come mai?
“Sì, è stata la giornata delle sorprese, vedi la sconfitta pesante della Fiorentina. I Viola sono una squadra che può aver disperso le proprie attenzioni verso l’Europa League, ma non è così che si diventa grandi. Poi c’è il merito del Cagliari che si è liberato da certi schemi tattici, forse inidonei, e si è espressa alla grande. Credo che il Cagliari non fosse adatto alle idee di Zeman. L’averlo richiamato dopo l’esonero è stato uno dei tanti errori della stagione. A Zeman bisogna dare dei giovani. I suoi sistemi di gioco e allenamento vanno bene solo con certi giocatori”.

Napoli schiacciasassi, è da secondo posto?
“Il Napoli ha fatto una partita spaventosa, ha sempre attaccato e ha spazzato via la Samp. Questo è il Napoli che si aspettavano tutti. Adesso è tornato in lizza anche per il secondo posto. Rimane l’ambiguità sul futuro di Benitez. Con due-tre giocatori il Napoli ha una squadra da scudetto.
Ritiro? Una casualità. Il ritiro punitivo non serve, si fa solo quando una squadra non riesce ad allenarsi per contestazioni o cose del genere”.

E’ stata anche la domenica dell’Inter che ha dato una bella lezione alla Roma…
“L’Inter ha fatto una grande prestazione, si è vista la qualità dei singoli e poi il carattere e la voglia di fare risultato a tutti i costi che è nel Dna di Mancini. Ho visto una squadra diversa, è pronta per lo sprint finale. Si sono riavvicinati all’Europa League e se la giocheranno fino alla fine. La Roma non è più la squadra dell’andata, sono in difficoltà, è evidente. Se perdono la Champions viene fuori un 48. E’ scaduta nella qualità e nell’organizzazione di gioco, questi sono gli aspetti più preoccupanti”.

A differenza del Milan che invece sprofonda sempre più giù. A quanto pare non è solo un problema di natura tecnica o tattica?
“Ho visto una squadra che in campo si trascinava come se fosse già in vacanza. Purtroppo Inzaghi non riesce ad incidere né a livello di gioco né a livello motivazionale. L’Udinese l’ha preso a pallate. Gran partita dei friulani, il Milan ha subito dall’inizio alla fine. Il bello è che la rosa del Milan è una delle più pagate, dopo una prestazione del genere bisogna intervenire subito e prendere provvedimenti seri”.

Sul podio della classifica dei marcatori di serie A c’è sempre il nome dell’eterno Toni. E pensare che sta meditando di smettere…
“Toni è un fenomeno, il Verona ha battuto il Sassuolo grazie ad una grande prestazione ma soprattutto grazie ad un Toni super. Chiudere la carriera qui sarebbe giusto, ma spero ci pensi fino in fondo perché altri 10-20 gol li può fare ancora”.

Il Cesena è spacciato?
“E’ una squadra con evidenti limiti ma che non smette di lottare; la salvezza è molto lontana. Mercoledì l’ultima spiaggia contro l’Atalanta (in casa). Ma 8 punti di distacco sono tanti”.

Che idea si è fatto di quanto successo a Bergamo nel post gara di Atalanta-Empoli?
“Per commentare certe cose bisognerebbe sapere come sono andati i fatti. A volte la provocazione è un’aggravante. L’Empoli ha giocato alla grande, ha dominato la gara. Per l’Atalanta è un punto importante contro una squadra che ha giocato solo per vincere”.

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