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Nel cuore dello Sport: intervista a Renato Conte, presidente-allenatore della Parma Sprint

Nel cuore dello Sport: intervista a Renato Conte, presidente-allenatore della Parma Sprint

Siamo giunti al quinto appuntamento con la nostra rubrica settimanale “nel cuore dello sport”; oggi parleremo di Atletica con il Presidente-Allenatore Renato Conte di Parma Sprint, società  che da un paio d’anni collabora con gli Special Olympics, associazione sportiva per soggetti con disabilità  intellettiva.

Buongiorno Presidente, ci spieghi brevemente chi è e di che cosa si occupa PARMA SPRINT?

“Parma Sprint è una società che ormai da 35 anni si occupa di atletica a livello giovanile, abbiamo atleti che vanno dai 6 ai 14 anni, sia nel settore maschile sia in quello femminile”.

Come si svolge l’attività?

“Operiamo seguendo un nostro principio che è quello di far vivere l’atletica, uno sport individuale, come uno sport collettivo di squadra, cioè familiare. Stiamo molto attenti ai risultati di squadra, ma non sdegniamo il risultato individuale, visto che è una caratteristica di questo sport, a dimostrazione di ciò ci sono i tanti atleti arrivati ad alti livelli che in passato abbiamo avuto”.

E’ facile convincere i ragazzi a praticare questo sport?

“Assolutamente no, anche se l’atletica è bella e coinvolgente, molti ragazzi iniziano per divertimento o per curiosità, ma tanti dopo aver compiuto i quattordici anni decidono di lasciare: un po’ perché non raggiungono i risultati e un po’ perché non hanno trovato l’ambiente giusto per esprimersi”.

Dopo i quattordici che succede?

“I ragazzi con le maggiori qualità vengono affidati al CUS, società cittadina che raccoglie i ragazzi dai 15 anni in su presenti in tutte le società giovanili di atletica”.

Organizzate degli eventi per promuovere questo sport?

“Si! Organizziamo un trofeo: “FMI Parma Sprint” che quest’anno è giunto alla sua ventesima edizione”.

In questo sport conta di più l’aspetto fisico o quello mentale?

“L’atletica è un connubio di queste due queste due qualità; il fisico aiuta, ma l’aspetto psicologico e la determinazione di ognuno fanno la differenza”.

I ragazzi diversamente abili che rapporto hanno con l’atletica?

“Il mondo della disabilità è un mondo che s’è da poco avvicinato al mondo dell’atletica, un ragazzo che ha delle difficoltà fa fatica ad avvicinarsi, perché non conosce l’ambiente quindi ne è intimorito e soprattutto perché preferisce gli sport di squadra”.

Voi però collaborate con gli atleti della Special Olympics?

“Si …lo scorso settembre in occasione del Memorial Mennea, grazie anche alla collaborazione del Centro Sportivo Educativo Nazionale di Parma, hanno partecipato insieme a noi gli atleti Special Olympcs ed abbiamo organizzato con loro match di rugby e baseball, è stata un’esperienza bellissima, vedere ragazzi che nonostante la loro disabilità intellettiva che fanno sport è una cosa che sinceramente ti riempie il cuore”.

Prossimi appuntamenti…

“L’atletica giovanile va di pari passo con le scuole, quindi siamo verso la fine. Soltanto chi si è reso protagonista nel campionato Allievi, da poco disputatosi avrà ancora un po’ di gare da disputare. Per Settembre speriamo di organizzare una gara di Tandem con i ragazzi SPECIAL OLYMPICS; non sarà facile, ma contiamo di riuscirci”.

Sembra un buon momento per l’atletica giovanile?

“Si! Erano più di trent’anni che non ci si vedeva tanta gente qui al parco con tanti ragazzi a praticare questa disciplina”.

In contrapposizione però c’è il momento negativo dell’atletica degli “adulti “diciamo…

“Ma no! …L’atletica viene chiamata “la regina degli sport” proprio perché c’è tanta competitività, camminare correre e saltare sono azioni “naturali”, quindi è normale che possano partecipare tutte le nazioni del mondo, di conseguenza ci sono nel panorama mondiale dell’atletica delle super potenze con cui è difficile competere. Noi del settore giovanile stiamo lavorando bene, speriamo che le nostre giovani promesse di 17-18 anni continuino così, in modo tale, che molto presto potremo toglierci anche noi delle soddisfazioni”.

Siamo ai saluti, noi la ringraziamo e le auguriamo un buon finale di stagione!

“Grazie a voi! Colgo l’occasione per ricordare ai ragazzi che le attività vengono svolte al Campo Scuola di Via Po, chiunque volesse venirci a trovare sarà il benvenuto”.

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