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39° Premio Sport Civiltà: tutti i premiati e la fotogallery

39° Premio Sport Civiltà: tutti i premiati e la fotogallery

Il sipario del premio Sport Civiltà di Parma questo pomeriggio si è alzato sulle suggestive note di un pianoforte e di una fisarmonica che hanno intonato la canzone ‘I ponti di Parigi’: un doveroso ed emozionante omaggio alla capitale francese dopo gli attentati del 13 novembre scorso. I Veterani dello Sport di Parma, che da 39 anni organizzano questo prestigioso riconoscimento per promuovere i grandi valori dello sport, sono riusciti anche quest’anno a radunare nel tempio della lirica, il Regio di Parma, grandi campioni del presente e del passato, autorevoli dirigenti ed importanti firme del mondo sportivo. Una serata ricca di emozioni, storie, racconti e grandi imprese, condotta dai giornalisti Massimo De Luca e Francesca Strozzi.

PREMIO ATLETA DELL’ANNO
Se lo scorso anno il premio ‘Atleta dell’Anno’, in versione rosa, era stato assegnato alle azzurre del volley che avevano fatto innamorare l’Italia durante i mondiali di casa, quest’anno è stata la volta delle sorelle più giovani, le azzurrine che hanno regalato all’Italia la prima storica medaglia d’oro in un mondiale under 18. Sono salite sul palco del Regio Vittoria Piani, Paola Egonu (Mvp del torneo e miglior schiacciatrice ) Alessia Orro (miglior palleggiatrice) ed Alexandra Botezat, assieme al presidente della federazione Carlo Magri. Le quattro splendide ragazze, amanti della comunicazione ‘social’ che durante il mondiale avevano lanciato l’hashtag ‘noisiamonoi’, sono state interrogate da Massimo De Luca proprio sui tweet appena scritti e lanciati. Per Magri “Vincere il Mondiale è stata una grande impresa; non era facile perché eravamo favoriti ma loro sono state eccezionali e questo sarà un importante trampolino di lancio per il loro futuro”.

Un’altra storica medaglia premiata dai Veterani è stata quella di Adriano Malori, argento nella cronometro individuale ai Mondiali di ciclismo di Richmond (Usa), seconda medaglia per l’Italia dopo quella di Andrea Chiurato del 1994. Stuzzicato da Massimo De Luca sui quei 9 secondi che lo hanno separato dal bielorusso Kiryenka, vincitore dell’oro, Malori ha replicato: “Ci avevo quasi creduto… ma purtroppo lui ha fatto l’ultimo strappo più forte di me. Sono comunque molto felice per questa medaglia e adesso penso a Rio. Sfortunatamente ho trovato in internet il percorso e mi sono accorto che è molto impegnativo e non proprio adatto alle mie caratteristiche, ma l’Olimpiade è una grande opportunità e dovrò per forza adattarmi al percorso sia con la testa che con le gambe”.

PREMIO DIRIGENTE SPORTIVO
Per la categoria ‘Dirigente’ il premio quest’anno è andato a Giuseppe Marotta, il dirigente sportivo legato alla rinascita della Juventus. A Torino dal maggio 2010, ha portato alla corte della ‘Vecchia Signora’ giocatori del calibro di Pirlo, Vidal, Pogba e Tevez, permettendo ai bianconeri una striscia di successi tra cui 4 scudetti, una Coppa Italia e la finale di Champions League. “A 21 anni ero già direttore sportivo del Varese nella mia città natale, e da lì è partita la mia lunghissima carriera che mi ha visto approdare al Venezia, all’Atalanta, alla Sampdoria dove sono rimasto 10 anni, dopodiché nel 2010 ho deciso di accettare la nuova sfida di rilanciare la Juventus. Stasera ricevo un premio importante che non è solo merito mio ma di tutta la società, di tutti coloro che lavorano dietro le quinte. Abbiamo vinto 4 scudetti di fila e adesso sentiamo un po’ l’usura, e poi ci hanno lasciato tre grandi giocatori Pirlo, Tevez e Vidal. Abbiamo fatto una scelta responsabile investendo sui giovani che rappresentano il futuro e che sapranno dimostrare il loro valore. Non abbiamo motivo di rimpiangere nulla.” Alla domanda di De Luca sul mercato d’inverno, Marotta ha replicato: “Non credo che interverremo con nuovi acquisti, a meno che non si presentino grandi opportunità, ma non sarà facile soprattutto a gennaio”. E poi ha concluso “ Spero di rivedere presto il Parma in serie A”.

PREMIO SPECIALE
Premio speciale, infatti, è stato assegnato al rinato Parma Calcio. Dalle ceneri di pochi mesi fa è rifiorito il nuovo Parma Calcio, attualmente dominatore del proprio girone del campionato di serie D. Tutto questo è stato possibile, oltre che alla generosità e alla passione dei molti tifosi, anche grazie ad una dirigenza seria e vicina al territorio, guidata dal grande Nevio Scala, allenatore del grande Parma dall ’89 al ’96 – con il quale ha vinto Coppa della Coppe, Coppa Uefa, SuperCoppa Uefa e Coppa Italia – e che oggi ha deciso di mettere a disposizione la sua esperienza per far tornare grande la sua squadra del cuore. Accompagnato sul palco del Regio dal vice presidente Marco Ferrari, Scala ha raccontato: ”Tutto nasce da una telefonata di Ferrari. E’ venuto a trovarmi a casa mia vicino a Padova, mi ha illustrato il suo progetto e da lì è nato tutto. Ritengo Parma una mia creatura, intendo quella degli anni 89’-90’, e quindi non potevo dire di no a questo nuovo progetto. L’anima è la stessa di allora!”. Per Ferrari: ”Parma aveva rappresentato la punta dell’iceberg di un calcio che non funzionava più e quindi da Parma ripartiamo per fare un calcio diverso. Questo è un progetto che nasce grazie alla disponibilità degli azionisti, dei 500 soci e all’entusiasmo di chi ci ha creduto. Questo progetto non avrebbe potuto partire senza Nevio. Il Parma oggi ha più di 10 mila abbonati, numeri che non facevamo neppure in serie A. Parma si è sentita offesa e stuprata e ha reagito con grandissimo orgoglio e l’attaccamento alla squadra è proprio figlio di quest’orgoglio ”.

PREMIO SPORT PARALIMPICI
Forti applausi e molta emozione per la giovane Bebe Vio, la neo campionessa del mondo di fioretto paralimpico, eletta atleta del mese (ottobre) dal il Comitato Paralimpico Internazionale. Bebe, colpita all’età di 10 anni da un una meningite fulminante che l’ha costretta all’amputazione dei quattro arti, è un grande esempio di forza e coraggio. “Nella mia vita ci sono stati momenti difficile, ma ho avuto due grandi fortune: avere una famiglia stupenda e fare sport. Lo sport ti aiuta a vedere la vita con occhi diversi, a trasformare la ‘sfiga’ in una figata pazzesca. Meno male che non c’è mia mamma stasera perché mi sgrida quando uso questi termini. Non voglio parlare di Rio perché porta sfortuna, ma nel cuore porto non solo la mia ultima vittoria individuale al mondiale ma soprattutto il bronzo a squadre, dove ho messo a segno la stoccata finale.”

UNA VITA PER LO SPORT
“Un uomo che ha vissuto davvero nell’acqua”. Queste le parole usate da Massimo di Luca per presentare Eraldo Pizzo, una leggenda della pallanuoto, l’uomo capace di vincere 16 scudetti, una coppa campioni, un oro olimpico a Roma ’60, disputare 4 olimpiadi e 28 campionati di serie A. “Oggi seguo i ragazzi e questa è la mio grande segreto per sentirmi sempre giovane”.

PREMIO STAMPA E TELEVISIONE
Il premio stampa e televisione è stato assegnato quest’anno alla giornalista, scrittrice e conduttrice televisiva della Rai che da oltre 18 anni segue il ciclismo Alessandra De Stefano (Rai) e al marito, il giornalista e scrittore francese inviato dell’Equipe, Philippe Brunel.“Ringrazio mio marito per essere qui con me questa sera, perché stare lontano da Parigi in questi giorni non è facile”.

PREMIO AMBASCIATORE DELLO SPORT
Il premio alla carriera come “Ambasciatore dello Sport” è stato assegnato al centrale della Nazionale della ‘generazione di fenomeni’ del volley azzurro negli anni ‘90 Andrea Lucchetta “La mia non è una cresta ma è un taglio che rappresenta una filosofia, il concetto è: non si affronta la vita a viso aperto ma sempre di traverso, come il taglio di capelli che porto. Adesso il mio impegno è rivolto ai giovani, voglio comunicare ai ragazzi l’importanza dello spirito di squadra grazie al cartone Lucky Team per il quale ho già prodotto 76 episodi”.

Premio ‘Ambasciatore dello Sport” anche per l’alpinista Hervé Barmasse “Ho avuto un bisnonno che scalava il Cervino e poi un nonno e un padre che arrampicavano. “Ho aperto molte vie ma ne ho 3 nel cuore: una si trova in Patagonia e due sono legate al Cervino. L’alpinista ha una grandissima responsabilità quando apre una nuova via in solitaria ma, nonostante il rischio, conoscere la montagna in solitaria è una passione che supera ogni paura”.

PREMIO ERCOLE NEGRI
Il premio «Ercole Negri» è stato assegnato al musicista Michele Pertusi.

Nelle fotografie di Marco e Luigi Vasini tutti i premitati della serata

Parma, 16.11.2015 - Sport: al teatro Regio consegna premio internazinale Sport e Civiltà 2015. FOTO MARCO VASINI Cell. 339.4333787 E-mail vasinimarco@libero.it

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