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Ayomide Folorunso nella staffetta 4x400mix Eugene 2022.jpg

Atletica

Oregon 2022: Fantini e Folorunso in finale nel martello e nella 4x400mix

Foto: Colombo/FIDAL

Oregon 2022: Fantini e Folorunso in finale nel martello e nella 4x400mix

È iniziata nel migliore dei modi l’avventura a Oregon 2022 per due atlete parmensi. Nel primo giorno dei mondiali di atletica leggera, a Eugene Ayomide Folorunso e Sara Fantini hanno superato le batterie qualificandosi per le finali nelle rispettive discipline.

Nella notte italiana (ore 4.50) la Folorunso sarà di nuovo in pista per la finalissima della staffetta mista, mentre la Fantini gareggerà domani (domenica) alle ore 20.35 italiane per ambire a un posto sul podio tra le migliori martelliste.

4x400m MISTA – Batterie Una meravigliosa staffetta italiana guadagna la finale mondiale nella 4×400 mista, la prima volta del tricolore tra le prime otto (in questa neonata specialità olimpica) in una grande manifestazione estiva. Gli artefici dell’impresa sono Lorenzo Benati, Ayomide Folorunso, Brayan Lopez e Alice Mangione, schierati in quest’ordine nella nuova formulazione (uomo-donna alternati). Il quartetto azzurro chiude al quarto posto in 3:13.89 la propria semifinale (38 centesimi di ritardo dal record italiano siglato a Tokyo da Scotti, Mangione, Borga e Aceti), alle spalle di Stati Uniti (3:11.75), Olanda (3:12.63) e Polonia (3:13.70). Ma l’Italia è lì, immediatamente a ridosso, e finisce per essere ripescata con il sesto tempo assoluto per la finale di questa notte (le 4:50 italiane).
Lorenzo Benati è bravissimo a rimanere agganciato e mette a segno un eccellente 45.80 con partenza da fermo, utile a lanciare una scatenata Ayomide Folorunso: la parmigiana è incontenibile, recupera posizioni e cambia da terza, con un crono strepitoso di 50.88. Brayan Lopez è bravo a tenere sempre all’esterno, sia sul primo rettilineo che nella curva finale, il tentativo di rimonta della Gran Bretagna e cambiare ancora da terzo (45.68). Chiude Alice Mangione (51.53), che lotta fino all’ultimo metro con la Polonia (Justyna Swiety-Ersetic mette a segno un eccellente 50.73), arrendendosi solo sul traguardo. Nella seconda semifinale si va più piano, tanto il crono degli azzurri, quarti, è peggiore di un solo centesimo di secondo di quello degli Irlandesi, secondi.

MARTELLO DONNE – Qualificazione Promozione alla finale anche per Sara Fantini, sesta nella qualificazione del martello, al termine di una gara in crescendo, con due delle tre prove finite oltre la fettuccia dei settanta metri. Dopo un primo lancio misurato a 69,20, utile solo per avvicinare la zona-finale (quindicesimo posto parziale), la martellista fidentina supera con ampio margine i 71 metri (71,76) collocandosi comodamente nel gruppo delle dodici qualificate (ottavo posto dopo due round). Nella terza prova a disposizione, anche grazie ad una ammissione a quel punto già pienamente maturata, via ogni inibizione, e lancio di qualità, con il martello che si pianta nell’erba a 72,38, per il terzo posto nel gruppo ed il sesto complessivo. In testa la statunitense Janee Kassanavoid con 74,46, davanti alla connazionale Andersen (74,37), in quello che è sembrato un campo – perlomeno al momento – piuttosto equilibrato. Domenica (via alle ore 20.35 italiane) sarà probabilmente diverso, ma ciò che più conta è che Sara Fantini abbia dimostrato di poter essere protagonista in un contesto tanto qualificato, a conferma di una crescita (quest’anno ha portato il record italiano a 75,77) che non si può che definire consolidata.

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