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Piove, sempre, sul Nino Cavalli

Piove, sempre, sul Nino Cavalli

La società  Parma Baseball ha tenuto una conferenza stampa, questa mattina, per "prendere le distanze" dall'iniziativa di Marco Vasini, fotografo e attuale coach della squadra. Contrariata per il problema delle continue infiltrazioni d'acqua nei locali adibiti a spogliatoi e tunnel di riscaldamento, la società  ha comunque dato le attenuanti alla Stu Authority, rappresentata in sala

Tanto tuonò che piovve. E se piove, o peggio nevica, al nuovo Nino Cavalli son dolori. Per chi frequenta spogliatoi e tunnel di riscaldamento a fianco ovvero i giocatori. Problema noto tornato in auge alcuni giorni fa quando alcune foto scattate da Marco Vasini, fotografo ma anche ex-giocatore ed attuale coach del Cariparma, sono comparse sul sito di parma.repubblica. Già ai tempi dell’inaugurazione, settembre 2009 il giorno antecedente l’esordio mondiale con Giappone-Messico, sportparma pur rimarcando la complessiva bellezza dell’impianto e le sue “luci”, aveva segnalato anche alcune “ombre”, come è doveroso che sia. Un paio rimarranno per sempre. All’inizio del campionato 2010 venne alla luce anche il problema delle infiltrazioni e delle lampade. Le foto di Vasini, dunque, hanno riacceso la miccia. La società sè è affrettata ad emettere un comunicato per prendere le distanze e il giorno appresso ne ha emesso un altro spiegando la situazione. (http://www.parmabaseball.it/in/index.php). Infine, questa mattina ha indetto una conferenza stampa. Uno smarcamento, quello della società, per non dare adito a incomprensioni da “doppio gioco” come si è evinto dall’intervento del presidente del Parma Baseball, Rossano Rinaldi che ha fatto un po’ la storia dell’impianto che si può rivivere in questo articolo (http://sportparma.com/baseball_e_softball_sport_parma/3169-Inaugurato-nuovo-diamante-Quadrifoglio-Intitolato-Aldo-Notari.html).
Presente alla conferenza stampa anche il proprietario dell’impianto ovvero Stu Authority, rappresentato dalla dott.ssa Emilia Pedrelli, che lo “acquistò” dal Comune di Parma, tecnicamente si parla di diritto di superficie, al quale viene ceduto in comodato gratuito e che a sua volta dà in gestione, ordinaria, al Parma Baseball. Rinaldi ha sì rimarcato l’arrabbiatura per un impianto nuovo che non avrebbe dovuto presentare tale problematica ma al contempo ha concesso le attenuanti a Stu Authority. «Siamo in causa con la ditta esecutrice dei lavori (Albertini di San Benedetto del Tronto, ndr) per cui non abbiamo potuto muoverci con la necessaria libertà con gli interventi» ha dichiarato la dott.ssa Pedrelli che ha ricordato come per arrivare in tempo all’inaugurazione si dovette ricorrere ad imprese locali. Non la “sua” Coruzzi, ha tenuto a precisare il presidente Rinaldi. Il problema delle infiltrazioni, come detto, si ripete da inizio 2010 e Stu è sempre intervenuta con bonifica dei locali, interventi tampone cui provvederà anche questa volta, in attesa che venga a definizione la causa civile con la Albertini. La dott.ssa Pedrelli ha comunque annunciato che «Per settembre o anche prima dovremmo intervenire con una soluzione definitiva». Stu sta anche promuovendo una causa contro la Fibs ed i progettisti per stabilire se vi siano stati anche errori di progettazione.
La società ha fatto sapere che dal 2010 ad oggi sono state inviate decine di mail a Stu e Comune per sensibilizzare il problema e ha dunque voluto sottolineare come tale iniziativa di un suo tesserato non fosse legata alla società bensì del tutto personale.
Rinaldi e Fochi hanno anche approfittato per andare oltre. Tra i moltissimi commenti alla foto notizia, infatti, ne compaiono contro il duo Rinaldi-Fochi con “velate” accuse circa la gestione della società, su trasparenza e debiti presunti con i giocatori, tra i quali Corradini, accasatosi al Rimini. «Ho letto cose che non stanno né in cielo né in terra» ha attaccato Rinaldi «tipo che Corradini sarebbe andato via perché avanzerebbe tre anni di rimborsi. Lui era un mio dipendente, si è licenziato, di comune accordo, perché aveva problemi gravi a casa con la madre. Non siamo riusciti a trovare un accordo tecnico-economico soddisfacente per entrambi e quindi per questa stagione sarà a Rimini. Poi vedremo». Nel frattempo la sala si era riempita di presidenti di società sportive, in attesa della riunione successiva che verteva sui problemi che tutte hanno sull’aumento dei costi delle tariffe comunali e sugli introiti circa la gestione dell’anno in corso. «Per il 2011 abbiamo ricevuto 30 dei 40 mila euro che ci spettano» afferma Rinaldi «per il 2012 dobbiamo ancora parlare col commissario Ciclosi. Chiedete» prosegue il presidente riferendosi indirettamente ai commentatori internetiani «se gli altri presidenti ci guadagnano o meno. Noi non siamo qui per forza, se c’è qualcuno che vuol prendere il nostro posto, si accomodi». E a proposito delle presunte accuse, il gm Fochi ha preannunciato: «Stiamo valutando con l’aiuto della Polizia Postale l’eventualità di una denuncia per la gravità di certe affermazioni fatte da “sconosciuti” e credo che ci arriveremo».

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