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Il Parma Baseball festeggia i 70 anni battendo Godo 16-6

Il Parma Baseball festeggia i 70 anni battendo Godo 16-6

Nella serata dei festeggiamenti per il settantesimo compleanno del baseball parmigiano il Parma Clima sconfigge il Godo con il risultato di 16 a 6 all’ottavo inning e mantiene il secondo posto in classifica in coabitazione con Nettuno e San Marino.
Nonostante l’applicazione della regola della “manifesta inferiorità” il match è risultato molto combattuto con il Godo che ha più volte insidiato la leadership ducale.
Migliore in campo Riccardo Paolini che ha concluso la serata con un eloquente 5 su 6 arricchito da tre doppi e un triplo.

LA CRONACA
Prima dell’incontro sfilano davanti al pubblico alcuni grandi del baseball ducale con Claudio Iaschi, più volte nazionale azzurro, che effettua il lancio della prima palla.
Guido Poma rivoluziona la squadra dopo l’opaca prestazione della prima gara. Zileri, Sambucci, Scalera e Vinales si siedono in panchina sostituiti da Flisi, Gradali, Mercuri e Victor Grasso, alla prima apparizione nel massimo campionato italiano. Rispetto alle ultime uscite cambia anche lo <starting pitcher> con Junior Oberto preferito a Mattia Aldegheri.

Il Godo ripresenta invece la squadra che ha portato il Parma Clima al tie break e affida il monte di lancio al veterano Matteo Galeotti.
Il Parma dei giovani parte forte, inizialmente aiutato da un errore dell’interbase ma poi bravo a capitalizzare una base per ball, un doppio di Paolini e un singolo di Mercuri. L’immediato vantaggio di tre punti genera sicurezza nei ragazzi di Guido Poma che al secondo allungano ulteriormente: con due eliminati Galeotti colpisce Desimoni e poi è costretto a incassare un triplo di Paolini e i singoli di Mirabal e Sebastiano Poma che valgono il 5 a 0.
Al quarto Galeotti deve alzare bandiera bianca dopo un doppio a destra di Poma: lo rileva Alessandro Ciarla, subito colpito da un triplo di Koutsoyanopulos che, unito ad una palla mancata, consente ai ducali di portarsi su un comodo 7 a 0.

Dall’altra parte Oberto lancia quattro eccellenti riprese nelle quali non concede né punti né valide ma al quinto accusa improvvisamente la fatica: Bucchi indovina un triplo al centro, Reda e Giacomo Meriggi beneficiano di due basi per ball e poi Marco Servidei, Di Raffaele e Luca Servidei battono tre singoli consecutivi che permettono agli ospiti di riavvicinarsi fino al 7 a 5 costringendo la panchina del Parma Clima a chiamare al lavoro il debuttante Samuel Aldegheri. Il giovanissimo mancino chiude la quinta frazione cogliendo fuori base Luca Servidei ma la partita è ormai completamente riaperta. Al sesto il pubblico del Nino Cavalli sente correre i brividi lungo la schiena. Samuel Aldegheri avverte la pressione del debutto e litiga con la zona dello strike: Evangelista e Bucchi beneficiano di due basi per ball mentre Reda batte un singolo al centro. Godo riempie le basi senza eliminati e Guido Poma deve correre ai ripari sostituendo il pitcher di rilievo con il fratello Mattia che compie un capolavoro mettendo consecutivamente strikeout Davide Meriggi, Erik Gelli e Simone Melandri.

Nella seconda parte del sesto inning il Parma Clima mette sul tabellone il punto dell’otto a cinque grazie alle valide di Paolini (doppio) e Sebastiano Poma (singolo), senza dubbio i battitori più efficaci della serata.
Il Godo si riavvicina al settimo. Dopo aver messo a segno due eliminazioni Mattia Aldegheri concede due basi per ball e un singolo: dal bullpen ducale esce Mauro Schiavoni che, dopo un errore difensivo, chiude l’inning con un “kappa” ai danni di Davide Meriggi.
Al cambio di campo il Parma Clima mette definitivamente le mani sul match sfruttando un rilievo poco felice di Piumatti: le valide di Desimoni, Paolini, Mirabal e Gradali allargano il punteggio fino al 13 a 6. Per la chiusura anticipata del match attraverso l’applicazione della “mercy rule” è necessario attendere la seconda parte dell’ottava frazione quando Flisi e Paolini allargano il divario fino al 16 a 6. Lanciatore vincente è Mattia Aldegheri, salvezza per Mauro Schiavoni.

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