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Il presidente Luigi Mavilla assieme a Marco Libassi e a Marco Giandebiaggi

Calcio Giovanile

Giandebiaggi e Libassi al “camp” dell’Audace sotto i riflettori di Sky

Giandebiaggi e Libassi al “camp” dell’Audace sotto i riflettori di Sky

Libassi e Giandebiaggi in campo coi ragazzini dell’Audace, ripresi dalle telecamere di Sky. E’ questo ciò che è avvenuto giovedì su campi del parco Ferrari, quando i due ex giocatori del Parma, allenati tanti anni fa da Luigi Mavilla, attuale presidente dell’Audace, hanno fatto visita agli oltre 120 giovani atleti Audacini e ai 20 atleti di Special Olympics , protagonisti di questa settimana del Camp BiancoAzzurro, organizzato dalla società cittadina, per testimoniare i valori dello sport.

La rapida crescita dell’Audace, che nel giro di due anni è passata da circa 300 tesserati a quasi 550, fra giocatori e allenatori e che sta estendendo i propri orizzonti alla collaborazione operativa con altre società, verrà raccontata dalla troupe di Sky che ha approfondito i contenuti del progetto “Audacino” promosso dall’Audace con il supporto di Sinapsi-For e dello sponsor tecnico Erreà.

L’Audacino è la rappresentazione dei valori e del codice etico della Società e graficamente si distingue da una figura sorridente che in ogni occasione accoglie chi desideri condividere un’esperienza colorata di bianco e azzurro.
“L’Audacino rappresenta i valori più profondi dello sport, quindi il rispetto, l’inclusione, la disciplina, l’impegno, la passione e il divertimento” – ha spiegato il presidente Luigi Mavilla – “essere “Audacini” significa credere in valori profondi che sono alla base non solo del diventare giocatori ma anche uomini”.

La troupe di Sky è arrivata al mattino quando, oltre ad aver intervistato il massimo dirigente della società biancazzurra, ha raccolto la testimonianza di Pietro Grassi, un giovane atleta del 2004 che, oltre ad essere un valido giocatore, è idoneo a rappresentare i valori dell’Audacino avendo iniziato il suo percorso in biancoazzurro all’età di 5 anni e poi percorso tutta la sua esperienza sportiva indossando i colori audacini.

Pietro, tra l’altro, proprio per il suo modo di vivere lo sport, venne premiato nel 2018 col “Premio Sant’Ilario” per i suoi valori di sportivo dentro e fuori dal campo.

Gustato il pranzo tutti insieme al Circolo “Il Castelletto”, con cui l’Audace collabora per le attività di sviluppo del progetto “Audacino”, sono ritornati in campo coi loro 40 istruttori per vivere un pomeriggio di tornei, dopo una mattinata nella quale sono state alternate varie discipline sportive e attività motorie arricchite dai racconti della Fata Turchina del Teatro al Cerchio.

Gradita sorpresa, sono stati raggiunti da Marco Giandebiaggi e Marco Libassi, due ex Audacini e bandiere del Parma, che hanno trasmesso ai ragazzi, con la loro presenza, ma soprattutto con la loro semplicità, giocando assieme ai giovani atleti, la grande passione per il calcio e per i valori dello sport.

“È stata una giornata fantastica – ha commentato il presidente Luigi Mavilla – attraverso l’esperienza del Camp BiancoAzzurro, che proseguirà sino a fine luglio, proponiamo a bimbi, bimbe, ragazzi e ragazze un’attività non solo calcistica, ma una serie di attività multidisciplinari per stimolarli in modo completo”.

“In questo progetto è viva la collaborazione con l’Associazione Sanseverina e Special Olympics, grazie ai quale stiamo proponendo eventi inclusivi; un’attività che oltre ad essere un’importante opportunità di crescita e maturazione non solo per i giovani ma anche per noi adulti, riempie il cuore di gioia. Giovedì, tra l’altro, oltre a Sky, che ringrazio per l’interessamento, abbiamo avuto la gradita visita di due ex giocatori del Parma, Marco Libassi e Marco Giandebiaggi, che ho avuto il piacere di allenare tanti anni fa, che hanno preso parte a un piccolo torneo coi ragazzi. E’ stato davvero emozionante, dopo che sono cresciuti nella nostra scuola calcio ed hanno ed avuto una eccellente carriera professionale, vederli giocare con questa nuova generazione di giovani atleti ai quali, con la loro semplicità, hanno trasmesso quanto sia gratificante, educativo e arricchente, sotto tutti i profili, vivere il calcio nel rispetto di certi valori, ma sempre all’insegna del divertimento”.

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