Il ciclismo parmense ha avuto la sua festa. Presso il cinema teatro di San Pancrazio, il Comitato FCI di Parma ha premiato i suoi migliori tesserati nelle varie categorie e specialità Â .

A presenziare tale cerimonia davanti al presidente Bruno Rastelli, c’erano figure istituzionali come Roberto Ghiretti, assessore allo sport del comune di Parma e Daniela Isetti, consigliere nazionale di FCI e CONI più alcuni dilettanti, su tutti Malori e Dodi. In sala si sono visti anche Giorgio Dattaro, organizzatore dell’internazionale G.P. Città di Felino, Roberto Miodini, d.s. Carmiooro, Demis Furlotti, giudice di gara FCI, Leonardo Levati, già team manager di varie formazioni e tante altre personalità di spicco del nostro ciclismo.
Dopo l’obbligato cappello introduttivo di Rastelli, dove ha ringraziato tutti i presenti, sponsor compresi, le premiazioni sono iniziate subito dopo a tambur battente. Per le prime è stato chiamato sul palco Ghiretti. L’assessore ha confermato che a Fognano verrà costruita una pista di mountain bike vicina a quella ciclabile già esistente, ha anticipato che nell’immediato futuro riproporrà in città una tappa del Giro d’Italia, sull’onda dell’entusiasmo che l’ha portata a Fidenza, ma soprattutto ha tenuto a specificare che a Parma in materia di sport non esistono né figli né figliastri e che quindi il ciclismo parmense ha tutte le carte in regola per crescere ancora e diventare uno sport d’eccellenza in tutta la provincia.
Dicevamo dunque i riconoscimenti. Per la categoria Juniores Damiano Troni e Mirko Maestri, entrambi del Team Airone, si sono laureati rispettivamente campione provinciale strada e campione provinciale inseguimento individuale ed hanno ricevuto le targhe da Roberto Giretti.
Con il motto “chi impara lo sport impara a vivere”, Giancarlo Ceci, consigliere del Coni, ha premiato le Allieve e Allievi Monica Casali (VeloClub Fidenza) dominatrice con 6 titoli totali, Sara Pasquali (VeloClub Fidenza), Simone Maraffi (Biking Noceto) e Marco Gardini (Torrile).
E’ stata la volta poi degli Esordienti premiati da Daniela Isetti, non prima che la nostra esponente federale portasse i saluti del presidente nazionale Di Rocco ed incentivasse il Comitato Provinciale a continuare su questa strada per l’attività svolta. Alessandra Nicolini (VeloClub Fidenza), Antonella Cesaraccio (VeloClub Fidenza), Mattia Rossi, Cristian Pessina, Matteo Vida e Andrea Cornacchione, tutti del Torrile, sono stati i migliori dell’annata.
L’indimenticato ex prof felegarese Luciano Armani ha premiato ragazzi e società che hanno partecipato e vinto le varie classifiche del 1° Piccolo Giro del Ducato nella categoria Allievi. Dal 5° al 1°, Carlo Alberto Maiorino, Gian Marco Goldoni, Maxim Ekseev, Matteo Calcagni e Michele Maggi, nella classifica a punti, mentre nei traguardi volanti si è imposto Trevisan Mirko su Calcagni Matteo e Cappelli Luca. Us Calcara, CC Cremonese e Pontenurese le squadre più forti.
Si è passati alle premiazioni mtb. Matteo Balduini, Fabio Bonfanti, Paolo Zerbini e Francesco Ferrari, tutti del Pedale Fidentino, hanno ricevuto le medaglie nelle loro varie categorie.
La mattinata è entrata davvero nel vivo quando sul palco è salita una campionessa assoluta ed emergente della nostra provincia, come Alia Marcellini. Noi di SportParma.com siamo felici di essere stati i primi a parlare dei suoi straordinari successi, che lei stessa ha poi ricordato a tutta la platea: tricolore nel downhill e nel Four Cross, bronzo storico agli Europei di downhill, 10 vittorie totali ed il sempre buono 4° posto ai Mondiali di Canberra.
I dilettanti Malori, Dodi, Pavan, Ponghellini e Notari sono stati premiati con targhe e medaglie per i bei risultati ottenuti. Malori non si è poi potuto esimere da una battuta sul suo prossimo passaggio nei professionisti con la Lampre dopo le 3 prove da stagista in questo finale di stagione.
Dulcis in fundo, sul palco sono passati tutti i Giovanissimi, che oltre a trasmettere una contagiosa simpatia, devono essere considerati la vera risorsa su cui puntare per sperare di tenere in auge il ciclismo a Parma. Se la speranza fosse grande come il numero dei ragazzi visti alla festa, il nostro movimento non avrà paura di fare tanti chilometri.