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Ciclismo

Ciclismo: al Giro di Romandia trionfa Richie Porte

Ciclismo: al Giro di Romandia trionfa Richie Porte

Vittoria a cronometro al Giro di Romandia dell'australiano Richie Porte con un delizioso retrogusto parmigiano.

Infatti il 25enne neoprof della Saxo Bank ed ex Bedogni ’09 ha sbaragliato il campo nella 3a tappa, in programma a Moudon, della breve gara a tappe svizzera conquistando così anche il suo 1° successo tra i professionisti. L’australiano ha percorso i 23 km della crono in 30’54” alla media 45,433 km/h distanziando di 26” Valverde della Caisse d’Epargne, di 27” il russo Karpets della Katusha e di 29” il suo connazionale Rogers del Team HTC-Columbia, già campione del mondo della specialità dal 2003 al 2005 ed ora nuovo leader del Romandia. Con l’affermazione di oggi Richie Porte è balzato (proprio come un canguro) al 7° posto della classifica generale a 17” da Rogers, anche se comunque non nutre ambizioni per la vittoria finale.

In gara anche il nostro Adriano Malori della Lampre-Farnese Vini che ha concluso la sua prova ad 1’29” da Porte, ma tenendosi dietro uno specialista come Grabsch dell’ HTC-Columbia, l’ex maglia oro Sagan della Liquigas, Bobridge della Garmin (suo giustiziere a Mendrisio) ed Ivan Basso (che sta rifenendo la condizione per il Giro). Tornando al successo di Porte e tralasciando il fatto che durante il prologo di 4,7 km di Porrentruy era finito per le terre volando gambe e ruote all’aria, l’australiano non è nuovo a questi exploit a cronometro: l’anno scorso in giugno a Pozzoleone in occasione della prova contro il tempo del GiroBio Under 27, Richie in maglia Bedogni battè di solo 10 centesimi di secondo (meno di niente!) proprio l’allora iridato di categoria Adriano Malori. Porte, che ha colpi da finisseur e regge sulle salite corte, chiuse il 2009 tra i dilettanti con 6 vittorie totali, tutte di alte livello, con la gemma dell’11 agosto all’internazionale “Città di Felino”, quando ai – 6km dall’arrivo si involò tutto solo verso la vittoria solitaria e relegando così i suoi ex compagni di fuga (tra cui ancora Malori e Dodi) ad una ventina di secondi.

Quello fu un trionfo non solo individuale ma di un’intera squadra, la famiglia Bedogni, così come amano definirsi sia patron Paolo Chiesa che il d.s. Giuseppe Trinci. Proprio il tecnico toscano ci racconta quanto c’è della Bedogni nella vittoria di oggi di Porte:”Siamo felicissimi per Richie, – attacca Trinci – per me è davvero come un figlio. Lui ha iniziato a correre tardi, da juniores, e noi, prendendolo dalla Mastromarco, lo abbiamo valorizzato e lo abbiamo fatto credere nei suoi straordinari mezzi. Onestamente non mi stupisco che abbia vinto così presto”. Suo mentore in Italia e decisivo per il suo passaggio prima alla Bedogni e poi alla Saxo Bank è stato l’ex prof Andrea Tafi. “Dobbiamo ringraziare Andrea – continua Trinci – perché ci ha portato un ragazzo fortissimo e perché si è fidato di noi per farlo crescere. So che Richie deve ancora migliorarsi perché Rijs (team manager della Saxo Bank, ndr) ad esempio lo ha messo in punizione perché si è presentato in ritiro con qualche chilo di troppo rispetto alla tabella, ma sono convinto che quando Richie avrà capito cosa potrà fare, diventerà davvero un gran bel professionista. Uno che potrebbe vincere grandi classiche”. E quel giorno sapremo che ci sarà anche un sapore parmigiano nelle vittorie di Richie Porte.

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