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Ciclismo

Giro d'Italia, Marzano: Dopo la faticaccia di ieri ho risparmiato energie per il futuro

Giro d'Italia, Marzano: Dopo la faticaccia di ieri ho risparmiato energie per il futuro

MASSA CARRARA à¢â‚¬â€œ Il prosciutto di Parma è fantastico, e pure il grana. Non farebbe parte della nostra dieta da ciclisti, basata soprattutto su riso, pasta e carne rossa, ma un etto a testa ce lo siamo mangiato. E siamo rimasti decisamente soddisfatti.

Ma passiamo alla corsa e alla partenza da Fidenza, dove abbiamo trovato una bella accoglienza. Indovinata anche l’idea di partire dall’Outlet, un luogo bello e moderno. Poi non ho più badato molto al contorno visto che siamo partita forte subito e mi sono concentrato sulla gara. Peraltro, nonostante la bella giornata (se si esclude un piccolo tratto in cui è piovuto) è stata particolarmente dura per me. Dopo la faticaccia di ieri ero infatti molto stanco, e così, di comune accordo con il mio ds, mi sono fermato, insieme a Simoni. Puntare a fare classifica per i “gregari” come me è solo uno spreco di energie, che invece vanno mantenute per la terza settimana, quando il gioco si farà duro.
Siamo molto contenti per la vittoria nella volata del gruppo da parte del nostro compagno Danilo Hondo. Quando ha finito la gara inizialmente ha esultato perché pensava di aver recuperato Lloyd e Bertogliati, invece loro erano già arrivati da un pezzo. Dopo che gli hanno detto che invece era arrivato solo terzo ci sarà rimasto un po’ male, ma ha vinto oltre 100 gare e non ne ha fatto un dramma. Fosse capitato a me che non ho mai vinto sarebbe stato diverso… Peccato anche per Petacchi, che è stato competitivo fino alla fine. Probabilmente ha visto che gli altri erano irraggiungibili così ha rinunciato.
Lloyd, il vincitore, ha osato ed è stato premiato, quindi merita i complimenti, così come Nibali, che mantiene la maglia rosa. E’ bravo, giovane e italiano, e sono contento per lui. Ed essendo toscano correre nella sua regione con addosso la rosa per lui sarà speciale. Mi dispiace invece molto per la caduta di Tiralongo, un mio ex compagno di squadra ma soprattutto un amico. Era uno degli uomini più importanti per Vinokourov, e preparava da mesi il giro. E’ frustrante per un corridore doversi ritirare a causa di una fatalità. Ma per fortuna non si è fatto male. Stasera lo chiamerò.
Ora fari puntati sulla tappa di domani, la Carrara-Montalcino, lunga e faticosa. Siamo molto curiosi soprattutto per il tratto di strada non asfaltato, che pochi di noi conoscono. Ci siamo attrezzati e correremo con ruote in alluminio con tubolari più grandi per evitare di bucare. Ma soprattutto speriamo non piova, se non ci toccherà correre nel fango… Ho visto che hanno cambiato il percorso a causa della frana a Volterra, ma non è che sia molto diverso. Sarà una gara dura, ma speriamo di fare bene. Siamo sempre lì ma non abbiamo ancora vinto e ci vorrebbe un successo. Se accadrà domani? Non so, in ogni caso abbiamo prenotato un Brunello di Montalcino per cena, sperando che il nostro sponsor, Vini Farnese, il quale ogni sera ci fa dono del suo vino, non si offenda se per una sera verrà “tradito”.

6a tappa: vince Lloyd, maglia rosa sempre a Nibali

Se l’è aggiudicata l’australiano Matthew Lloyd la sesta tappa del Giro d’Italia Fidenza-Marina di Carrara. Una vittoria in solitudine quella di Lloyd, che ha staccato di circa un minuto il secondo classificato Bertogliati, mentre al terzo posto si è piazzato Danilo Hondo, che ha staccato tutti nella volata del gruppo, dal quale si è staccato sul finire della corsa Petacchi. Questo epilogo mantiene in maglia rosa Vincenzo Nibali della Liquigas. Da segnalare una caduta sul Passo del Brattello che ha coinvolto Codol, Bonaffond e Tiralongo, con questi ultimi due costretti al ritiro e portati via in ambulanza.

7a tappa: Carrara-Montalcino, 220 km

Dal mare di Carrara alle colline del comune noto per il Brunello. Tappa lunga e dura quella di domani, con il percorso addirittura modificato (decisione ufficializzata oggi) a causa di una frana avvenuta a Volterra, dove peraltro era previsto il Gran Premio della Montagna. Si parte dal litorale della Versilia e la prima metà del percorso è piuttosto pianeggiante. La modifica del percorso (2km, dai 222 iniziali a 220) parte dal km 102, dove la corsa proseguirà verso Roncolla senza passare da Volterra. Arrivati a Roncolla i ciclisti riprenderanno il percorso originale, che da qui alla fine presenterà numerose salite e discese fino al passo del Rospatoio. La fine della corsa si presenta ostica per la presenza di un paio di sterrati per un totale di 14 km su strada bianca contro i 5 km “normali”. Prima dell’ingresso a Montalcino altre salite, curve e strade strette.

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