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Ciclismo

Storie di ex ciclisti: Luciano Armani, un Sant'Ilario per una grande carriera

Storie di ex ciclisti: Luciano Armani, un Sant'Ilario per una grande carriera

Tra gli sportivi celebrati all'ultima edizione del premio "Sant'Ilario Per lo Sport" c'è stato anche l'ex corridore professionista Luciano Armani.

Alla cerimonia, svoltasi giovedì scorso alla Corale Verdi e organizzata dai Veterani dello Sport, come ogni anno sono stati premiati otto personaggi dello sport parmense scelti dal consiglio direttivo, presieduto da Corrado Cavazzini. Luciano Armani, nato a Felegara il 12 ottobre 1940, fu un corridore completo, abile in tutti percorsi. Sei giri d’Italia all’attivo e una storia piena di aneddoti. Dopo un ottimo percorso da dilettante, Armani è passato professionista nel 1965 alla Bianchi Mobylette con capitano Pierino Baffi, vincendo in quella stagione la tappa del Giro D’Italia a Maratea, prima di proseguire la sua carriera agonistica fino al 1973 con la G.B.C. Nel corso degli anni, dopo una parentesi nel 1968 alla Faema con il cannibale Eddy Merckx, indossò tutte le maglie delle società di Parma, presente nel grande circo di quel periodo: 1966 alla Salvarani, 1967 alla Salamini, poi dal 1969 al 1972 alla Scic, trovando grandi corridori come Vittorio Adorni, Felice Gimondi, Michele Dancelli, Carlo Chiappano, Arnaldo Pambianco e Sante Gaiardoni.
In carriera il felegarese Armani collezionerà 17 vittorie su strada: fra le più importanti la Coppa Sabatini 1965, una tappa alla Parigi Nizza 1966, il Giro di Sardegna 1967, Milano Torino e tappa di Bolzano del Giro D’Italia nel 1970. Ma la vittoria più importante (ancora oggi nell’ambiente, dopo 40 anni, se ne parla) è arrivata al Tour del 1971, quando vinse la tappa di Marsiglia arrivando addiritura con oltre 1h 30″ di vantaggio sopra la tabella massima di marcia, lasciando di stucco gli organizzatori non ancora pronti per ricevere l’arrivo della tappa. Inoltre, sono stati oltre 20 i podi conquistati in corse nazionali ed internazionali. Nel 1969 a Zolder in Belgio, Armani, ha anche vestito l’azzurro per aiutare il suo capitano Vittorio Adorni a difendere l’oro mondiale conquistato a Imola nel 1968. Nel 2010 il Camping Arizona gli consegnò il Sombrero D’Oro all’impresa.

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