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Nuoto

Hockey Subacqueo: ParmaSub campione d'Italia

Hockey Subacqueo: ParmaSub campione d'Italia

Nel weekendscorso a Lignano Sabbiadoro si sono svolte, nell'ambito della manifestazione Subacquatica 2010, le finali del campionato italiano di hockey subacqueo FIPSAS.

Nei mesi precedenti i risultati conseguiti nei tre tornei preliminari a Cagliari, Trieste e Torino, avevano stabilito gli abbinamenti degli incontri delle nove squadre partecipanti a questo evento conclusivo. ParmaSub, team portacolori della città ducale, è stata di diritto ammessa a disputare la semifinale del sabato pomeriggio in quanto classificata seconda nel ranking provvisorio precedentemente acquisito.

La squadra avversaria è l’Assetto Variabile di Bologna, società storica che ha portato l’hockey subacqueo in Italia più di dieci anni fa e che in passato ha vinto diversi titoli nazionali, comunque rientrando sempre in uno dei tre gradini del podio finale.

ParmaSub è partita come di consueto all’attacco costringendo i bolognesi a difendersi davanti alla loro porta, ma questa volta la sfuriata iniziale non è stata premiante ed al primo ripiegamento offensivo gli avversari hanno segnato.

La reazione è stata però immediata ed il gol del pareggio è arrivato quasi subito nell’azione successiva alla ripresa del gioco, creando una situazione psicologica più favorevole ai ducali, ma anche la consapevolezza della necessità di impostare un gioco più ragionato.

Da quel momento la partita è stata molto equilibrata ed i due tempi di gioco regolari di 15minuti ciascuno non sono stati sufficienti per determinare un vincitore percui si è disputato un extratime con la formula del golden gol.

In situazioni come queste la differenza la fanno la determinazione, i nervi, la freddezza, ma anche la resistenza fisica e dopo un inizio favorevole all’Assetto Variabile l’incontro è stato nettamente a senso unico con la ParmaSub capace, dopo 7minuti di assalti continui, di trovare il gol della vittoria del 2-1 che ha così sancito la possibilità di giocare la finale della domenica mattina per il titolo di campione d’Italia.

In questa manifestazione le squadre partecipanti provenivano da diverse città d’Italia, tra le quali appunto Parma e Bologna, ma anche Cagliari, Roma, Trieste e Torino, in alcuni casi con più di una società rappresentante per singolo capoluogo.

A farla da padrone è stata l’Emilia e, nell’altra semifinale disputata tra EridaniaSub Torino e H2BO di Bologna, questi ultimi, già campioni in carica, hanno vinto agevolmente come da pronostico.

La finale per l’assegnazione del titolo è di fatto una rivincita del precedente campionato del 2009 che terminò con la vittoria per 2-1 a favore dei bolognesi ed i giocatori protagonisti in acqua sono più o meno gli stessi dell’anno precedente, ma con qualche novità tattica nella formazione ducale frutto di esperimenti effettuati nei tornei preliminari, che hanno portato al cambio di qualche ruolo rafforzando in parte la difesa a scapito dell’attacco.

La partita è stata molto bella, corretta e ben arbitrata, equilibrata, ricca di spunti tecnici e soprattutto tattici, si è visto un bel gioco, con la prevalenza delle rispettive difese e continue ripartenze per trovare spazi in attacco.

A metà del primo tempo una fuga sulla destra si è conclusa, dopo una mischia in zona d’angolo, con il disco riportato al centro ed un guizzo dell’ala sinistra ducale ha dato il vantaggio alla ParmaSub.

La squadra bolognese è ripartita all’attacco ma si è trovata di fronte un avversario disposto in maniera ordinata, che ha bloccato sul nascere ogni iniziativa, rintuzzando e vanificando ogni sforzo, in attesa del momento giusto per colpire di nuovo.

A 5minuti dalla fine il gol del raddoppio porta la firma di un difensore, come spesso avviene nelle partite molto equilibrate, e nel tempo restante, nonostante una momentanea inferiorità numerica, scompare ogni tipo di tensione e fatica ed il risultato rimane immutato, un 2-0 meritato.

Al segnale di fine partita degli arbitri c’è spazio per esultare, non prima però di avere stretto la mano agli avversari, tra gli applausi del pubblico presente, che ha seguito la partita nei monitor a bordo vasca grazie alle riprese subacquee.

ParmaSub è campione d’Italia per la seconda volta nella sua storia, a cinque anni di distanza dal suo primo titolo conquistato a Genova nel 2005.

Vincere o perdere una finale a certi livelli è spesso questione di centimetri, o di riuscire a resistere un secondo in più dell’avversario e concludere un azione o un passaggio o sacrificarsi nel trattenere e difendere il disco e fare rifiatare i compagni

In uno sport di squadra basato sull’apnea la comunicazione deve essere rapida nei brevissimi intervalli di gioco e l’intesa sott’acqua è il frutto di tanti allenamenti e schemi, movimenti, posizioni e tattiche imparate praticamente a memoria.

Un ringraziamento sentito va quindi al presidente della società, Fabio Paterlini, che ogni anno garantisce la disponibilità degli impianti per gli allenamenti, in una realtà come Parma, dove trovare una sistemazione idonea a questo sport non è purtroppo per niente facile.

La speranza ora è quindi di trovare spazi sempre più adeguati per crescere, confidando in particolare nelle possibilità offerte dalla nuova struttura ormai pronta, nella quale si potrà realizzare un campo con profondità regolare, condizioni essenziali per potere allargare sempre di più la base dei praticanti di questo fantastico sport.

Il prossimo importante appuntamento è a settembre, quando la ParmaSub organizza, come di consueto da alcuni anni a questa parte, un importante torneo internazionale, che in passato ha visto la partecipazione di oltre 20 squadre provenienti da tutta Europa, sia maschili che femminili.

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Questo l’elenco dei tesserati campioni d’Italia: Adorni Alan, Barbieri Simone, Bertoli Valentina, Cacciavillani Gianpierre, Capretti Michela, Cavalieri Michele, Ferrari Luca, Guidi Lucia, Levrieri GianLuca, Loris Francesca, Paterlini Alessandro, Pazzaglia Mario, Piermattei Rolando, Pirondi Daniele, Salone Giuseppe, Varacca Alessio, Zaccarini Lorenzo, Zoni Francesca.

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