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tifosi parma a valdagno contro altovicentino

Parma Calcio

IL COMMENTO: Parma, una vittoria sontuosa che chiude i giochi e spegne le speranze altrui

IL COMMENTO: Parma, una vittoria sontuosa che chiude i giochi e spegne le speranze altrui

VALDAGNO – La montagna da scalare per raggiungere la capolista e spezzare l’incantesimo è diventata alta quanto l’Everest. Una mission quasi impossibile. Il Parma sbanca pure Valdagno con i gol di Corapi (magia su punizione) e Baraye (assist al bacio di Melandri), tutti nella ripresa, e si porta a +10 dalla seconda in classifica, l’Altovicentino, appunto, battuto nettamente sia all’andata che al ritorno. La gara di oggi è stata più combattuta e sofferta rispetto all’andata, complice un rigore a metà secondo tempo (fallo di Cacioli su Falconieri) che Peluso (il migliore dei veneti) ha trasformato, cambiando la trama della partita e costringendo il Parma a difendersi in massa. E’ la vittoria della sicurezza e della promozione virtuale, anche se è ancora presto per parlare di matematica e altri discorsi del genere. Di sicuro il 2-1 maturato oggi a Valdagno vale doppio e spegne forse definitivamente le speranze di rincorsa dell’Altovicentino, una squadra troppo timida (zero tiri in porta nei primi 45′) e preoccupata nel primo tempo, che ha regalato il primo gol (il portiere Abibi è responsabile) e pure il secondo (Melandri ruba palla ad un ingenuo Gritti), prima di riprendersi e scrollarsi di dosso le paure iniziali. Il Parma si è difeso con gli artigli (Falconieri non ha mai superato Lucarelli), accettando l’inferiorità numerica a centrocampo (Altovicentino con il modulo 3-5-2, Parma con il 4-2-3-1), ma colpendo l’avversario al primo svarione. La spinta costante degli oltre mille tifosi gialloblù ha fatto il resto, così come le scelte difensive di Apolloni che ha sigillato le fasce con Benassi a destra e Saporetti a sinistra, in pratica due difensori centrali. A centrocampo ha preferito il giovane Simonetti all’acciaccato Miglietta, mentre in attacco si è affidato alla solidità di Melandri, Corapi e Ricci (il meno brillante dei tre), oltre alla rapidità di Baraye, che oggi ha incontrato più di un problema, anche perché si è spesso trovato isolato, così come Guazzo nella ripresa.
Un Parma concreto e sontuoso, solido e cattivo, che ha retto alla grande al forcing finale dei veneti. Zommers non ha commesso alcun errore su quei pochi tiri che sono arrivati nello specchio della porta; e sulle uscite ha dimostrato una sicurezza da veterano. I cambi di Zanoncelli nella ripresa hanno creato qualche poblema sulle fasce, ma dopo l’ingresso di Mazzocchi Apolloni ha rimesso le cose al loro posto, spostando in avanti il baricentro della squadra. A proposito di Mazzocchi: il ragazzo ha qualità e personalità, oltre ad un bel dribbling; siamo convinti che presto dsi guadagnerà un posto da titolare.
Parma in paradiso, il resto della stagione rischia di essere una pura formalità. Altovicentino battuto e affondato. Salvo clamorosi cataclismi questa vittoria sancisce la fine anticipata delle ostilità. Ma guai a ripetere troppe volte questo concetto ad Apolloni il quale ha il compito di tenere i piedi dei propri giocatori ben saldati a terra. (Vittorio Primiceri)

(Nella foto i tifosi crociati a Valdagno – Foto Facebook Parma Calcio 1913)

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