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CALAIÒ 100: «Dedicato ad Astori». D’AVERSA: «Interpretazione perfetta»

CALAIÒ 100: «Dedicato ad Astori». D’AVERSA: «Interpretazione perfetta»

Il rotondo successo per 4-1 a Pescara esalta il Parma e il suo tecnico, Roberto D’Aversa. Il tecnico ed Emanuele Calaiò hanno commentanto la vittoria nel post gara. Per l’Arciere gol numero 100 in serie B; il primo lo segnò 17 anni fa con la maglia del Torino (14 aprile 2001).

D’AVERSA: «La cosa più importante era dare continuità alla prestazione di Salerno, ma non era scontato dopo essere rimasti fermi un turno, devo dire che i ragazzi sono stati bravissimi a interpretare la partita. Sotto l’aspetto tattico non avevamo certezze su come avrebbero giocato i nostri avversari, ma quando una squadra è matura, al di là di come possono giocare gli avversari, sa che la differenza la fa l’interpretazione della partita. E oggi i ragazzi hanno fatto in maniera eccellente sia dal punto di vista del gioco che delle diverse occasioni da concretizzare.
Baraye? Quel che dico sempre da quando sono qui è di valutare quel che si fa negli allenamenti, Baraye ha dato una grande risposta, l’ho visto bene negli allenamenti e lo ha confermato oggi che meritava di giocare».

CALAIÒ: «Dediche per il mio centesimo gol in B ce ne sarebbero tante da fare. Alla mia famiglia e ai miei figli, ma oggi voglio riservare il mio pensiero particolare per questo mio traguardo a Davide Astori e alla sua famiglia. Quanto è successo ad Astori ci ha sconvolto tutti. Questo gol e questa vittoria la dedichiamo a lui. Seppur io non lo conoscessi personalmente. Davide fa parte di noi.
Sono contento di aver segnato il gol numero 100 con la maglia del Parma e di questo sono felicissimo. Sono contentissimo, oltretutto, perché abbiamo vinto con quattro gol in un campo difficile contro un avversario che aveva voglia di riprendersi e risollevarsi. Abbiamo conquistato una vittoria netta. Siamo strafelici. Sono tre punti pesanti, che danno continuità ai nostri risultati. Dobbiamo proseguire così. Ora non c’è più tempo per sbagliare. Se vogliamo fare qualcosa di importante, dobbiamo fare più punti nel girone di ritorno che in quello d’andata. Dobbiamo pensare partita dopo partita e non al futuro, al recupero con il Palermo o agli scontri diretti. Ora pensiamo alla Virtus Entella. Per noi ogni partita deve essere una finale.
Rispetto ad altre volte, abbiamo sfruttato i contropiede senza sbagliare l’ultimo passaggio. Oggi siamo stati molto cinici.
Faccio i complimenti a chi è entrato come Ceravolo, che a freddo, una volta subentrato, ha fatto subito gol, e poi a Baraye, che dopo tanto tempo è tornato a giocare da titolare facendo un’ottima prestazione, a Frediani e a tutti gli altri. Questo è un gruppo unito.
Ho 36 anni, ma finché sto così bene e mi diverto ho sempre voglia di giocare. Non dimentichiamoci, però, che la società ha opportunamente investito tanto su un attaccante come Ceravolo. E’ giusto che il mister dosi le energie di entrambi, alternandoci».

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