A volte la carriera di un giocatore è determinata dalle intuizioni degli allenatori. Jaime Valdes ha 30 anni e non si può più considerare un giocatore emergente, ma nel ruolo di regista arretrato davanti alla difesa "alla Pirlo" che gli ha cucito addosso Roberto Donadoni mercoledì è apparso a suo agio.

E chissà che questo nuovo Valdes non possa essere una bella novità per il Parma, ma anche per lui stesso, che è apparso soddisfato dell’esperimento come lo era stato il mister crociato. “Quel ruolo l’avevo provato più volte in allenamento, ma mai in partita: all’inizio ha avuto qualche difficoltà, ma anche grazie all’aiuto dei compagni mi sembra di aver fatto bene anche se le mie doti sono più offensive – ha detto Valdes – Giocare in questo ruolo è delicato, quando perdi palloni può essere molto rischioso. Io ne ho perso qualcuno nel finale, ma nell’arco della gara ne ho recuperati tanti. Ho cercato di fare cose semplici, mettendo anche a frutto un pò dell’esperienza che ormai mi sono fatto nel campionato italiano”.
Un nuovo ruolo che potrebbe consentire a Valdes di trovare più spazio. “Fisicamente mi sento bene, sono a completa disposizione del mister. Sia che decida di farmi giocare tutta una partita o solo pochi minuti, nel ruolo che decide lui – ha detto Valdes, che domenica tornerà a Bergamo da ex di turno – E’ un ambiente con molta grinta e molto calore, che aiuta tanto la squadra. L’Atalanta nonostante la penalizzazione sta facendo bene. Noi, anche se i risultati non ci premiano, siamo in forma. Sarà una gara alla pari. Loro sono molto aggressivi, compatti. Noi dobbiamo andare avanti cosi, continuare a giocare come stiamo facendo ma stare molto attenti in difesa e andare decisi in attacco. La classifica la conosciamo, andiamo in campo per cercare il risultato, come sempre”.