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Calcio Serie A

Parma, il messaggio di Donadoni: Diamo un esempio diverso

Parma, il messaggio di Donadoni: Diamo un esempio diverso

Siena è un ulteriore banco di prova per il Parma e le sue ambizioni. Parola di Donadoni: "Sappiamo che ci aspetta una partita difficile – spiega il tecnico – contro una squadra che ha fatto un ottimo campionato, per noi quindi sarà  un ulteriore banco di prova".

In Toscana mancheranno gli squalificati Santacroce e Valdes, ma il record di 5 vittorie consecutive è un medicinale che diffonde entusiasmo e pensieri positivi, anche di fronte ad una piccola emergenza come quella di domani; senza dimenticare che questa è l’ennesima partita giocata a distanza di tre giorni da quella precedente. “Abbiamo dimostrato che anche se manca qualcuno lo spirito di squadra sopperisce – ci tiene a sottolienare Donadoni -. L’ultimo allenamento per me sarà fondamentale per capire le condizioni di tutti. Floccari per esempio non è al 100 %. Si giocherà alle 12.30, magari sotto la pioggia. Voglio gente che stia davvero bene”.
Capitolo formazione: a differenza di altre volte, Donadoni lascia intravedere le proprie intenzioni, fermo restando che il modulo sarà sempre il 3-5-2. “Ho inserito Feltscher a Lecce, Marques con l’Inter e hanno fatto buone prestazioni. Io mi auguro di poter dare spazio anche Pereira. Però credo che Musacci per le caratteristiche che ha, abbia qualche possibilità in più”.
L’ultimo pensiero di Donadoni è rivolto ai fatti di Firenze che ha coinvolto il collega Delio Rossi. Come ha già fatto in altre circostanze “scomode”, il tecnico del Parma preferisce non entrare nel merito della questione: “E’ meglio restare zitti e non fare commenti. Siamo tutti “saputelli”, poi quando ci si casca si trovano mille alibi. Lo stesso Rossi ha detto che il suo è stato un gesto che non andava fatto. Io personalmente non conosco la realtà di Firenze, lo spogliatoio. Dovremmo ridimensionarci, tutto. Non cavalcare gli eventi per trarne scoop o fare del gossip. Dico questo rivolgendomi a tutti. Non solo allenatori e giocatori. E’ compito di tutti, dirigenti, addetti ai lavori, stampa dare un esempio diverso”.

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