Alla vigilia del 33esimo compleanno (il 22 luglio) Marco Marchionni commenta l'inizio della sua settima stagione in maglia gialloblù: "E' la prima volta che mi capita di fare il ritiro qui a Collecchio. Può essere più faticoso ma è giusto perchà© il 18 agosto abbiamo la prima partita di Coppa Italia e prepararci a questo clima può aiutare".

“Passiamo insieme molto tempo tra i due allenamenti della giornata – spiega Marco nella conferenza stampa di rito -, facciamo due chiacchiere, c’è una sala hobby in cui possiamo cementare ancora di più il gruppo. Il Parma si è sempre caratterizzato per questo, riuscire a formare un bel gruppo ci porrebbe sulla buona strada. In quanto al sottoscritto, l’anno scorso mi sono allenato due mesi da solo, quest’anno credo che il lavoro in palestra possa aiutarmi. A 33 anni si cambia fisicamente, mi servono queste tipologie di esercizi.

Penso di essere ormai un centrocampista centrale, fare l’esterno a 33 anni è dura, in mezzo si diventa più importanti per la squadra. Sono arrivati tanti giocatori in questa zona di campo, fa soltanto bene avere alternative: da gennaio in poi l’anno scorso ci criticavano per questo. Dovremo iniziare come l’anno scorso nel girone d’andata e mantenere il ritmo nel ritorno, cosa non accaduta l’anno scorso: ci era spiaciuto, potevamo fare qualcosa di più”.

Nella prossima stagione, il Parma avrà in più l’arma Cassano: “Antonio deve solo essere messo nelle condizioni di esprimersi – conclude Marchionni -, è un giocatore che può aiutarci a risolvere le partite ma non possiamo pensare che risolva tutto da solo. Il Parma deve capire che ogni partita ha la sua storia, con le grandi squadre come con le altre. Se le sappiamo affrontare allo stesso modo cercando la vittoria, sarà la nostra arma in più. In campionato e in Coppa Italia, un trofeo a cui teniamo. Io l’ho vinta nel 2002 con questa maglia, so cosa significa”.