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Calcio Serie A

Tavano e Lucarelli gol, terza sconfitta consecutiva per il Parma

Tavano e Lucarelli gol, terza sconfitta consecutiva per il Parma

LIVORNO. Un'altra sconfitta, la terza consecutiva. Nessun campanello d'allarme, però, perchà Â© il Parma esce sconfitto 2-1 dalla trasferta di Livorno ma lo fa a testa alta, come ra successo mercoledì scorso con la Juventus.

Il risultato finale sta stretto agli uomini di Guidolin che hanno creato qualcosina in più degli avversari, ma allo stesso tempo hanno concesso troppe libertà agli attaccanti toscani, Cristiano Lucarelli in primis, autore del gol del 2-0; l’altro gol porta la firma di Tavano. A niente servono le sterili proteste per un presunto fuorigioco che ha invalidato un gol di Antonelli, semmai questa volta è mister Guidolin a finire sul banco degli imputati con l’ennesima esclusione dal primo minuto di Bojinov. Il vero problema dei crociati, infatti, è stato la mancanza di peso nel reparto offensivo, incapace di sfruttare la gran mole di lavoro del centrocampo. Il sogno Champions League è già svanito, ma è inutile fare drammi perché questa squadra sta regalando grandi soddisfazioni ai propri tifosi e gli ultimi risultati sembrano una punizione eccessiva. E’ anche vero che il gioco palla a terra non è più brillante come nella prima parte della stagione ma è anche vero che in questo periodo i campi sono indecenti, pieni di buche e pozzanghere.
Tatticamente è una partita di facile lettura, perché Parma e Livorno si schierano con il 3-5-2 e usano armi simili per superarsi. La differenza la fanno le due coppie di attaccanti: Biabiany-Paloschi e C.Lucarelli-Tavano, più mobili i primi due. Guidolin presenta alcune novità, anche a causa delle assenze: in difesa tornano Paci (capitano) e A.Lucarelli, Lunardini sostituisce Morrone e Antonelli vince il ballottaggio con Castellini (Lanzafame in tribuna, molto probabilmente a causa delle insistenti voci di calciomercato). Cosmi, sulla sinistra, preferisce Pieri a Vitale ma l’ex Udinese sarà costretto ad uscire dopo 32’ per un infortunio muscolare; a centrocampo Bergvold al posto del gioiellino Candreva. Sono queste le uniche novità oltre all’ex Cristiano Lucarelli.

Parte meglio il Parma, più intraprendente e dinamico rispetto ai toscani, soprattutto in mezzo al campo, con Galoppa e Dzemaili a costruire il gioco palla a terra. I primi pericoli alla porta di De Lucia arrivano tutti da palle inattive, come al 2’ quando Galoppa sfiora il palo su calcio di punizione; o al 4’ quando Galoppa (sempre lui) batte una punizione dalla sinistra che Paci colpisce di testa ma non centra la porta. Il Livorno si scrolla di dosso la ruggine solo al 15’ grazie ad un diagonale di C.Lucarelli che non impensierisce Mirante. La squadra di Cosmi cresce con il passare dei minuti, soprattutto grazie all’apporto di Bergvold che spezza e costruisce il gioco con grande efficacia; e soprattutto grazie alle invenzioni di Tavno come in occasione del gol al 23’ quando riceve palla da Raimondi, prende la mira e trafigge Mirante con una rasoiata dal limite (Paci gli concede troppo spazio). Prima di allora era stato il Parma a sfiorare il vantaggio, con un’azione già vista tra Galoppa e Paci (angolo del primo e colpo di testa del secondo che sfiora il palo).

Il vantaggio del Livorno, arrivato alla prima vera occasione dalle parti di Mirante, diffonde un po’ di preoccupazione tra i gialloblù tant’è che la manovra diventa meno fluida e i prevedibili lanci lunghi dalle retrovie si moltiplicano. Al 44’ ancora una punizione dal limite di Galoppa che sfiora il palo, poi il fischio dell’arbitro che decreta la fine del primo tempo. Il risultato è un po’ bugiardo.

Nella ripresa Guidolin cambia volto alla propria squadra soprattutto dopo aver corso il pericolo di trovarsi subito sotto di due gol, per fortuna Mirante ha i riflessi pronti su un velenoso diagonale di Tavano. Al 13’ entrano in campo Amoruso e Bojinov, escono Paloschi e Lunardini, si passa ad un super offensivo 3-4-3. Il problema, però, è che il Parma continua a buttare via troppi palloni e a scavalcare il centrocampo amaranto con lanci lunghi e spesso imprecisi. Le fasce restano un optional e in area di rigore c’è troppa confusione. Amoruso sfiora il pareggio al 19’ con un colpo di testa in tuffo che meritava miglior sorte.

I crociati spostano in avanti il baricentro ma in mezzo al campo perdono spinta e inventiva, la manovra resta lenta e prevedibile e così sale in cattedra Filippini, un vero e proprio maratoneta che percorre chilometri su chilometri, come al 17’ quando dalla destra serve C.Lucarelli il quale scatta sul filo del fuorigioco, supera il fratello Alessandro e davanti a Mirante non sbaglia. E’ il gol del 2-0, un gol che non manda al tappeto il Parma e al 23’ Dzemaili, con un destro dal limite sporcato da una leggera deviazione (assist di A.Lucarelli dopo un calcio d’angolo), accorcia le distanze. La partita diventa avvincente sebbene le occasioni da gol non siano tante.

Il Livorno agisce in contropiede anche perché Cosmi sostituisce Tavano e Lucarelli con Danilevicuis e Candreva. Si crea qualche mischia in area di rigore livornese, ma De Lucia e Mirante non devono compiere parate. Vani gli sforzi di Bojinov e Dzemaili, quest’ultimo è l’ultimo a mollare. Finisce 2-1.

LIVORNO – PARMA 2 – 1
Marcatori: 23’ Tavano; 17’ st C.Lucarelli, 23’ Dzemaili

LIVORNO (3-5-2): De Lucia; Diniz, Rivas, Knezevic; Raimondi, Filippini, Mozart, Bergvold, Pieri (32’ Vitale); Tavano (21’ st Danilevicius), C.Lucarelli (43’ st Candreva ).
A disposizione: Benussi, Simeoni, Modica, Cellerino.
Allenatore: Cosmi

PARMA (3-5-2): Mirante; Paci, Panucci, A.Lucarelli; Zaccardo, Dzemaili, Lunardini (14’ st Amoruso), Galloppa, Antonelli (30’ st Castellini); Biabiany, Paloschi (14’ Bojinov).
A disposizione: Pavarini, Dellafiore, Zenoni, Budel.
Allenatore: Guidolin

Arbitro: De Marco di Chiavari
Note: Cielo coperto e terreno pesante a causa della pioggia caduta nelle ore precedenti la partita. Ammoniti Lunardini, Rivas e Paci. Angoli 6-6. Recupero pt 2′; 4′ st.

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