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Calcio Serie A

Guidolin: Con l'ansia non si vince, la squadra deve giocare rilassata

Guidolin: Con l'ansia non si vince, la squadra deve giocare rilassata

All'indomani del mini-ritiro tra Salso e Collecchio e alla vigilia di Parma-Sampdoria, Francesco Guidolin torna a parlare del momento del Parma dopo tre giorni di silenzio stampa.

La sfida di domani pomeriggio al Tardini contro i blucerchiati è, vista la crisi di risultati dei crociati, forse più importante della stagione, e per prepararla con la maggiore tranquillità possibile la società ha deciso di giocarsi la carta ritiro. Una scelta avalalta da Guidolin: “E’ una medicina usata in Italia quando una squadra è in carenza di risultati. Se presa nel modo giusto può fare bene – spiega il tecnico di Castelfranco Veneto – Abbiamo lavorato molto bene nel nostro centro sportivo, e dobbiamo continuare a farlo, perchè non saranno questi tre giorni di ritiro a farci vincere o perdere. Squadra serena, motivata e consapevole di giocare una gara importante”.
Si sa, quando mancano i risultati da tanto tempo la pressione tende ad aumentare, e non sempre questo giova ai giocatori. Guidolin lo sa, e prova a fare da “parafulmine”, prendendosi le responsabilità: “La pressione deve sentirla sempre l’allenatore che non riesce a far vincere la propria squadra per 9, 10 o 12 partite di fila. I ragazzi devono essere rilassati per dare il loro miglior contributo: con ansia e frenesia non si ottiene niente”. Dalla aprte del Parma gioca il fatto che la Samp sarà senza attacco, con assenti il solito Cassano e gli squalificati Pazzini e Pozzi, con un 18enne, il serbo Scepovic, schierato per la prima volta titolare insieme probabilmente a Guberti, ma non per questo Guidolin è tranquillo: “Loro hanno delle defezioni, ma chi giocherà al posto dei titolari farà il possibile per non farli rimpiangere. Anche loro hanno avuto un mese difficile, passando un periodo di crisi come il nostro, ma ora funzionano”. Peraltro pure il Parma ha i suoi problemi, come spiega l’allenatore, che però ricorda di fare buon viso a cattivo gioco: “Anche noi abbiamo le nostre defezioni, ma stiamo andando comunque avanti con il nostro modo di lavorare. Più che dei giocatori ci manca la fragranza della vittoria. E non è poco, perché non è che manchi da due o tre partite, manca da un pò”. Un dubbio di formazione è relativo all’attacco, con le condizioni di Biabiany da verificare: “Biabiany è in dubbio, nonostante oggi sia andato benissimo nella rifinitura – afferma Guidolin, precisando che – Se non ci sarà comunque non credo che cambierò sistema di gioco: ho le idee chiare, sto solo valutando un paio di ipotesi.
In questa sfida Guidolin prova a caricare i supporters, in primis i boys arrivati questa mattina a Collecchio dove hanno lasciato appeso per qualche ora uno striscione con scritto “Dobbiamo vincere” durante l’allenamento a porte chiuse. “Il mio gruppo non è cambiato: non si è montato la testa né ha tirato il freno a mano. I nostri tifosi sappiano che siamo sempre gli stessi – conclude Guidolin, che non manca di ringraziarli – In questi giorni sono apparsi dei cori e degli striscioni bellissimi nei confronti dei calciatori. E’ piacevole l’idea della Curva di invitare la gente a sostenere una squadra di bravi ragazzi che in questo momento è in difficoltà. Poi, al 90°, si può esprimere dissenso o approvazione. Fermo restando che siamo noi che andiamo in campo”.

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