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Calcio Serie A

Intervista ad Alberto Paloschi: Spero sia l'anno della rivincita. In attacco posso giocare ovunque

Intervista ad Alberto Paloschi: Spero sia l'anno della rivincita. In attacco posso giocare ovunque

LEVICO TERME. Si appresta a vivere la sua terza stagione in maglia crociata dopo un campionato, quello passato, fatto di luci ed ombre visto l'infortunio e le relative ricadute che l'hanno tenuto lontano dal campo di gioco per diversi mesi.

Stiamo parlando di Alberto Paloschi, classe 1990, che, dopo aver già realizzato, tra serie A e B 16 gol con il Parma in partite ufficiali, cerca la consacrazione definitiva che lo lancerebbe nel panorama d’elitè del calcio italiano. Il baby bomber è stato raggiunto nel ritiro trentino di Levico Terme dove ha rilasciato un intervista in esclusiva per i lettori di SportParma.com e ParmaOggi.it.

Buongiorno Alberto.
Buongiorno a voi.

La prima, come sempre, è una domanda di rito: cosa ti aspetti, a livello personale e di squadra, da questa nuova stagione con il Parma?
Prima di tutto spero di stare bene fisicamente, visto che l’anno scorso ho avuto diversi acciacchi che mi hanno permesso di collezionare solo 17 presenze in campionato. Spero sia per me l’anno della rivincita, in allenamento mi sto impegnando parecchio e penso che quando uno dà sempre il massimo alla fine raccoglie i frutti. Come ripeto spesso, mi piacerebbe arrivare in doppia cifra quest’anno in serie A, bissando così la stagione della B. Come squadra, invece, dobbiamo ripartire da quello che di buono abbiamo fatto l’anno scorso, ricordandoci però che prima di tutto dobbiamo pensare a raggiungere i 40 punti salvezza, per poi dedicarci magari a qualche altro obiettivo più ambizioso, cercando se possibile di migliorare la classifica finale rispetto alla scorsa stagione.

Con Pasquale Marino si cambia il sistema di gioco passando al 4-3-3, nel quale il tuo ruolo naturale sarebbe la punta centrale, anche se il mister ti ha provato anche come attaccante laterale. Quali sono le tue preferenze al riguardo? In che ruolo senti di poter dare il massimo?
Sono un ragazzo giovane e tutto quello che c’è da imparare è giusto che io lo apprenda, quindi non importa se il mister mi impiega a destra, al centro o a sinistra, l’importante è che sia un ruolo d’attacco ovviamente. Ho comunque già un’esperienza come attaccante laterale quando ho ricoperto questo ruolo nell’Europeo con l’Under 19, quindi per me non si tratta proprio di una posizione inedita, anche se, come è ovvio, preferirei giocare come punta centrale.

Siamo in piena fase di mercato e con molte probabilità, il tuo amico fraterno Luca Antonelli, lascerà il Parma. Ti dispiace iniziare la nuova stagione senza di lui?
Un po’ mi dispiace, certo, abbiamo legato tantissimo ed è con lui che ho scherzato di più in questi anni al Parma. Se dovesse andare via da qui, non è che comunque il nostro rapporto di amicizia si troncherebbe, anzi, sono certo che continueremo a sentirci anche fuori dal campo.

Un altro tuo amico sta vivendo un periodo particolare, Mario Balotelli, che lascerà l’Inter e l’Italia per iniziare un’esperienza all’estero. Quanto perde il calcio italiano con la sua partenza? Pensi che per lui sia la scelta migliore?
Se lui dovesse lasciare l’Inter andrebbe certamente in un altro grandissimo club, Mario è un ragazzo molto giovane, è già un fenomeno che deve maturare un po’ e può comunque solo migliorare. Se io avessi delle offerte dall’estero vorrei rimanere in ogni caso in Italia perché penso che il nostro sia il campionato più bello del mondo. Ad ogni modo, sono sicuro che qualsiasi decisione prenderà sarà quella giusta per lui.

Ci sveli un segreto: Balotelli è interista o milanista?
A dire il vero, non l’ho ancora capito nemmeno io!!!

Dopo la bruttissima figura della Nazionale ai mondiali sudafricani, il nuovo CT Cesare Prandelli dovrà rifondare la squadra. Dopo essere stato protagonista nella Nazionale Under 19 e Under 21, ti senti pronto al grande salto nella Nazionale maggiore, magari proprio al fianco di Balotelli?
Non credo di essere pronto per la Nazionale maggiore, devo ancora dimostrare quello che sono in grado di fare. Tra l’altro, abbiamo ancora degli impegni importanti con l’Under 21 a settembre dove ci giochiamo la qualificazione agli Europei e alle Olimpiadi. Quindi per ora penso soprattutto al Parma e all’Under 21, se poi dovesse arrivare la chiamata…

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