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Calcio Serie A

Donadoni: “Tavecchio? Colloquio importante, ma non è una questione di soldi. La partita? Dovremo essere forti a livello mentale”

Donadoni: “Tavecchio? Colloquio importante, ma non è una questione di soldi. La partita? Dovremo essere forti a livello mentale”

Una sala stampa gremita di giornalisti, telecamere e microfoni, come mai era suc cesso in questa stagione. Tutti gli occhi sono puntati su Roberto Donadoni, il quale alla vigilia di Parma-Atalanta, ha spiegato a tutti i presenti le ragioni del ritorno in campo. “Non è una questione di soldi” ha subito precisato il tecnico bergamasco. Ecco le parole di Donadoni:

NON E’ UNA QUESTIONE DI SOLDI: “Non sono i soldi che ci interessano, anche se con i soldi qualcuno ci mangia e se uno ha sette Ferrari vuol dire che lavora e i soldi se li guadagna. Chi riduce tutto al discorso economico non ha recepito nulla di quanto è stato detto. Ieri c’è stato un colloquio importante con il presidente Tavecchio che ci ha detto cose importanti che ci hanno fatto piacere, come sulle garanzie che abbiamo chiesto e che ci ha detto che proverà a portare avanti. Perché se siamo arrivati a questo punto significa che qualcosa non funziona. Ripeto. Chi evidenzia solo il discorso economico non ha capito nulla. Vogliamo cambiamenti affinchè quel che è successo al Parma non accada ancora. Per organizzare situazioni efficaci servirà del tempo. E’ logico che questa è una toppa. Si sa che diverse società di serie A sono indebitate per diversi milioni di euro. Ci vorrà tempo per sanare questa situazione, quattro o cinque anni, ma vanno messi dei paletti, delle regole. Che vanno rispettate, e non aggirate, perché questo porta alla situazione attuale”.

SU MANENTI: “Non abbiamo più voglia di parlare con nessuno, vogliamo i fatti. Sono state due settimane molto delicate e molto significative. Un episodio del genere non è mai accaduto nel calcio italiano e deve far riflettere tutti”.

AI TIFOSI: “Come ho già detto a qualcuno di loro ieri sera e ribadito oggi, non sono i soldi, i 5 o 10 o i 15 milioni. Non è quello che ci fa decidere di giocare o no. Noi ci alleniamo durante la settimana perché vogliamo scendere in campo la domenica, non raccogliere margherite. Domani giocheremo ancora gratis. Così come la settimana dopo, finchè non sarà dichiarata fallita questa società. A meno che il presidente attuale che è Manenti non decida di fare qualcosa. Ma è una scelta la nostra che abbiamo fatto perché dopo l’incontro con Tavecchio di ieri crediamo ci siano i margini perché le cose possano andare verso la giusta direzione”

LA RISPOSTA A LUGARESI (CESENA): “Qualcuno ben più famoso di me, disse, “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Ma comunque senza perdersi in troppi discorsi, se devo dire qualcosa al presidente lugaresi lo chiamo al telefono e lo dico a lui”.

LE CONDIZIONI DELLA SQUADRA: “Da allenatore sottolineo che questa è una squadra che giorno dopo giorno negli ultimi due mesi ha avuto una caduta importante dovuta a queste problematiche. Non si tratta di mettere in campo automi, parliamo di persone. Quel che è successo in questi mesi ha fatto sì che siamo in difficoltà, c’è una componente psicologica che influisce. Se i giocatori hanno fatto questa scelta, significa se sono in grado di scendere in campo. Dal punto di vista mentale, dopo due mesi duri, dovremo essere forti e cercare di combattere. Vogliamo arrivare alla fine del campionato con la dignità che questa squadra ha dimostrato fino ad oggi”.

LE DIMISSIONI DI LEONARDI E LE INDAGINI: “Ho una mia idea, ma penso che se ha fatto una scelta del genere l’avrà maturata visto quel che sta accadendo e poi semmai spiegherà lui. Comunque ritengo sbagliato che siano primi i giornali a sapere se uno è indagato”.

NESSUN RIPENSAMENTO: “Se sono qui è perché ho fatto questa scelta. Non dico di essere felice, però sono convinto di quello che sto facendo e non solo per il Parma. Qui c’è gente, medici, collaboratori, marketing, che si stanno prodigando per trovare soluzione e dare continuità. Rimettendoci anche del proprio, alcuni senza percepire lo stipendio. E solo per una questione di dignità. Oggi abbiamo sistemato il centro sportivo per renderlo abitabile in vista del ritiro pre partita”.

LE INDAGINI DELLA MAGISTRATURA: “Se il Parma è in queste condizioni qualcuno ha commesso degli errori, è chiaro, ma prima vanno accertate eventuali colpe. Ognuno faccia la sua parte. Non so cosa accadrà, ma è una situazione che va chiarita fino in fondo”.

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