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Calcio Serie A

Il Gede: “Il Parma ha giocato solo nei primi 25 minuti, poi si è spento. Lo staff tecnico deve capire perché non c’è continuità. Società? Troppi misteri”

Il Gede: “Il Parma ha giocato solo nei primi 25 minuti, poi si è spento. Lo staff tecnico deve capire perché non c’è continuità. Società? Troppi misteri”

Come ogni lunedì ecco l’appuntamento con la ribrica “Il Gede risponde” firmata dall’ex tecnico del Parma Pietro Carmignani. Commenti e analisi sul pareggio di ieri del Tardini e sul resto del campionato di Serie A.

Il Parma ha sprecato un’altra occasione e ha fatto notevoli passi indietro rispetto alle ultime prestazione. Perché?
“La partita ha detto poco, sia da una parte che dall’altra. Il Parma ha giocato con lo spirito giusto solo nei primi 25 minuti, poi a poco a poco la partita si è spenta. Bisognava fare qualcosa in più vista l’importanza della partita e la classifica. La paura posso anche capirla, ma credo che in questo caso è il Cagliari che doveva averla, il Parma no”.

Problemi tecnici-tattici, le pessime condizioni del campo o altro?
“Il campo in quelle condizioni non aiuta, ma era così anche nei primi 25 minuti. Serviva grande agonismo, con tre punti ti avvicinavi alle altre. Il Parma è a 7 punti dalla zona salvezza, con Chievo e Torino che devono ancora giocare. Se non vinci queste partite quali vinci? Con il Cagliari i punti valevano doppio”.

Quante colpe ha Donadoni? Poteva rischiare di più soprattutto nella ripresa?
“Paletta è lontano dalla condizione accettabile e le certezze (Cassano) sono venute meno. Il punto muove la classifica ma è troppo poco. La squadra non riesce a fare una prestazione di livello. Sono convinto che nella testa dei giocatori c’era più di quanto hanno fatto. Lo staff tecnico deve capire perché non c’è stata continuità per tutta la partita. La classifica non aiuta ma questo deve sparire dalla testa della squadra”.

Domani è il giorno dell’annuncio della nuova società, che idea si è fatto?
“Poche idee e confuse. Troppi misteri ma magari è una cordata con tanti soldi. Serviva un po’ più di chiarezza. Al momento è tutto uguale a due settimane fa. Auguriamoci che la storia finisca domani e speriamo che la tifoseria non venga illusa.

Bisognerà intervenire in modo “pesante” sul mercato di gennaio?
“E’ naturale che bisogna intervenire sul mercato, le squadre le fanno i giocatori, quindi devi sopperire alle mancanze che hai avuto fin qui. Bisogna ripartire subito, ma con la classifica attuale”.

I fischi a Lodi e all’ex Dessena?
“Partiamo da Lodi: purtroppo la gente che va allo stadio rimane delusa per la prestazione e logicamente si lamenta; mi dispiace, perché Lodi è in difficoltà ma sta dando il massimo per uscire fuori da questa situazione. I tifosi dovrebbero prendersela con qualcun altro. Dessena? Una situazione spiacevole, ripeto quanto detto negli ultimi anni: lui sarebbe voluto rimanere a Parma a vita, se è andato via non è per sua volontà. Ai mie tempi lo cercava il Milan… Fischiarlo e insultarlo non ha senso, è un parmigiano vero”.

Giovedì sera c’è Napoli-Parma, cosa dobbiamo aspettarci?
“Il Napoli non ha una programmazione continua tra campionato e coppe, speriamo che il Parma ne sappia approfittare. Speriamo che il Napoli pensi alla Juve e a tutto il resto. Permettetemi di dire una cosa su Benite e anche su Garcia: entrambi continuano sempre a parlare di fatturato… sono allenatori o contabili? Allora non firmate i contratti e non accettate le proposte… Basta, fate gli allenatori”.

La Juventus frena e riapre la lotta per lo scudetto…
“La Juve non convince da due-tre partite; ieri ha dominato per 30 minuti, ma la Sampdoria si è dimostrata una squadra di carattere, ha anche rischiato di vincere, nel finale è stato determinante Buffon. L’arbitro non ha commesso grossi errori, semmai ha salvato Vidal dalla seconda ammonizione. La Samp sa sempre quello che deve fare, è una squadra organizzatissima. La Roma: una magistrale ripartenza ha sbloccato la partita. Il Genoa ha giocato quasi tutta la partita in 10 e questo ha dato sicurezza alla Roma che ha saputo aspettare il momento giusto per passare in vantaggio. La Roma ha saputo smaltire l’eliminazione dalla Champions. Comunque resta una bocciatura a livello internazionale, 5 punti in 6 partite”.

Grande vittoria del Milan, può veramente ambire al terzo posto?
“Il Milan è stato compatto, aggressivo, attento; una squadra in buone condizioni fisiche. Il Napoli non ha continuità, squadra lenta e compassata. Menez e Bonaventura hanno grandi qualità. Benitez ci deve pensare un po’ a questa sconfitta perché il Napoli ne esce ridimensionato, ma con Zapata in campo e modificato l’assetto tattico è stato un Napoli all’altezza della situazione. Il Milan si avvicina al terzo posto con una prestazione convincente”.

In forte crescita anche Lazio e Fiorentina…
“La Lazio si conferma una squadra attrezzata per lottare per il terzo posto. Ora deve dare continuità. Con l’Atalanta è stato tutto facile. Colantuono dovrà stare attento e intervenire a livello tattico, il primo tiro è arrivato all’89’. La Lazio può crescere ancora. Passiamo alla Fiorentina che ha sbancato Cesena: Di Carlo ha una bella gatta da pelare, salvare il Cesena è una missione difficilissima. La Fiorentina ha ripreso a giocare come sa dopo la figuraccia in Europa League. I Viola hanno giocato con due tocchi e in velocità. Vale lo stesso discorso della Lazio, può crescere e migliorare ancora. Ma anche l’Inter ha tutte le potenzialità per agganciare le squadre che lottano per il terzo posto”.

Vittorie importanti anche per Palermo e Verona…
Palermo-Sassuolo: partita bellissima, hanno giocato un bel calcio, mi sono divertito a vederla. Due squadre che rispecchiano il carattere dei loro allenatori. Il Palermo pressa ed è aggressivo, il Sassuolo è una squadra che ragiona ed ha equilibrio, che gioca da collettivo. Udinese-Verona: innanzitutto ringraziamo Di Natale e Toni per i gol e per le emozioni che ci regalano. L’Udinese è ripetitiva, ha mancato il salto di qualità, mentre il Verona ritrova la vittoria con una prestazione simile a quelle dello scorso anno”.

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