Nessun allenamento, neanche oggi. Così anche domani. Tre giorni di silenzio e riflessione, prima della tempesta e di un’altra settimana che si preannuncia nervosa e passionale. Sarà una domenica senza calcio, senza passione. Una domenica amara per un intero territorio e per una società secolare oggi ricoperta di debiti, a poco più di 10 anni dal crac della Parmalat, un’altra puntata dello “sputtanamento” mondiale di Parma e delle sue ex eccellenze.
Un’umiliazione senza precedenti, perché fino ad oggi lo sport aveva vinto su tutto. L’evoluzione moderna del calcio, i tornelli e gli steward, sono diventati la condizione indispensabile per giocare una partita di calcio e per consentire l’ingresso dei tifosi all’interno dello stadio. Complicazioni di un calcio sempre più lontano dalla gente, sempre più stuprato dai “soliti” furbetti del quartiere che in questa città spesso e volentieri godono delle simpatie dei poteri forti, con cui vanno a cena, organizzano incontri, conferenze e tagliano nastri. Un’isola felice che in realtà nasconde tante imperfezioni e irregolarità, anche di carattere penale.Per non parlare di Figc e Lega Calcio, due fantasmi apparentemente senza fosforo nel cervello, incapaci di controllare e verificare se un imprenditore che compra una squadra di calcio ha la liquidità necessaria per poter gestire una squadra di pallone.
In questo clima torbido siamo arrivati alle porte del fallimento del Parma Fc. Ora tutti parlano di “fallimento pilotato” e di ancora di salvataggio, ma in realtà non fanno altro che copiare e ripetere quanto scritto da noi di Sportparma e da Teleducato e Stadiotardini tre mesi fa. Ma allora i signorotti della città erano impegnati a “coccolare” l’amico Ghirardi, quando era chiaro anche alle pietre che i bilanci del club aveva superato il livello di guardia e la situazione era gravissima. Punti di vista, certamente, ma il lassismo di Parma e delle istituzioni è cosa nota, indipendentemente dalla voglia o meno degli industriali locali di investire nel calcio, un mondo che non genera profitti.
Ghirardi a Carpenedolo, Leonardi in ospedale, Taçi in Albania, Manenti tra Collecchio e la Slovenia, il sindaco Pizzarotti in stretto contatto con Figc e Lega Calcio. E i giocatori a casa per 3 giorni. Un’agonia. A Parma il calcio è in coma. In attesa di un miracolo o di un aula del tribunale (fallimentare).
Calcio Serie A
Una domenica senza calcio e futuro
Una domenica senza calcio e futuro
Altri articoli in Calcio Serie A
-
Abuso di posizione dominante, la Corte UE dà ragione alla Superlega
Un terremoto giudiziario e sportivo: la Corte di giustizia europea dà ragione alla Superlega...
-
Diritti tv: la promozione in serie A vale almeno 26 milioni
Dopo Frosinone e Genoa la serie B aspetta il verdetto dei playoff per conoscere...
-
Pecchia vince la Panchina d’Argento per il 2021/2022
Fabio Pecchia ha vinto la 31esima edizione della Panchina d’Argento, relativa alla stagione 2021/2022....
-
Calcio in lutto: addio a Sinisa Mihajlovic
Sinisa Mihajlovic è morto all’età di 53 anni. Le condizioni dell’ex tecnico del Bologna...
-
Juve, nelle carte dell’inchiesta Prisma compaiono il Parma e altri 14 club
Si allarga a macchia d’olio l’inchiesta della Procura di Torino che dal 2021 indaga...
-
Ottavi di Coppa Italia, Inter-Parma: info biglietti
Il 2023 si avvicina e gli ottavi di Coppa Italia pure. Il Parma affronterà...
-
L’Italia si propone per Euro 2032: 11 città candidate, Parma è fuori
Occhi sgranati e orecchie ben aperte, l’Italia si candida ad ospitare Euro 2032 (testa...