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Parmacaos: nel mirino degli inquirenti vecchi e nuovi proprietari

Parmacaos: nel mirino degli inquirenti vecchi e nuovi proprietari

Una settimana dopo l’anticipazione di Sportparma e Tuttosport (il 19 febbraio scorso) oggi spuntano fuori le notizie su presunte indagini penali nei confronti del Parma e dei suoi ex dirigenti, tra questi Ghirardi e Leonardi. Meglio tardi che mai! Ma in realtà le indagini sono scattate diverse settimane fa e coinvolgono anche la Procura della Corte dei Conti di Bologna. Ma non solo: al lavoro ci sarebbe anche la Dia di Bologna che starebbe indagando su presunti legami tra la vecchia proprietà e possibili organizzazioni criminali, italiane ed estere. Un giro d’affari poco chiaro, oltre che ad una montagna di soldi spariti nel nulla. Il sospetto degli inquirenti è che dietro la gestione Parma vi siano pesanti irregolarità di natura penale. La Procura di Parma (e non solo) e la guardia di finanza, al lavoro da alcune settimane, stanno verificando l’ipotesi di reato di “bancarotta fraudolenta”, un reato che prevede la custodia cautelare (in carcere o a domicilio).
In queste ore i magistrati stanno ripercorrendo gli ultimi anni di gestione Ghirardi (in particolare si sta verificando l’esistenza o meno di un collegamento “segreto” tra Ghirardi e Manenti), con particolare attenzione ai movimenti e alle strategie dell’ex ad Pietro Leonardi che stando a quanto riferiscono alcune fonti giudiziarie, sarebbe il “deus ex machina” del progetto Parma. Ma nel mirino degli inquirenti sono finiti anche Taçi e Manenti, gli ultimi due proprietari del club.
Ma la lavoro non ci sarebbero solo le Procure di Parma e Bologna, ma anche la Figc che dopo indagini approfondite su tutta la recente documentazione del Parma, avrebbe scoperto pesanti irregolarità nella stipula di alcuni contratti.
Indagini che a breve potrebbero partorire clamorose novità e azioni legali.

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