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Calcio Serie A

Vincenzo Pincolini e la vittoriosa campagna di Russia

Vincenzo Pincolini e la vittoriosa campagna di Russia

Il "prof" Vincenzo Pincolini potrebbe essere considerato la nemesi del barbaro Attila. Se è una leggenda che da dove passasse il re degli Unni non crescesse più l'erba, è certamente vera la storia che vede le squadre completamente risollevate dall'arrivo del preparatore atletico fidentino.

La sua campagna di Russia è iniziata il 1° agosto scorso e da allora la sua Lokomotiv Mosca ha infilato 7 vittorie, 1 pareggio ed 1 sola sconfitta, peraltro giunta in condizioni a dir poco impossibili, passando dall’incerto 12° posto al più saldo 5° a 41 punti con i preliminari Champions League solamente a 2. In Russian Premier League nessun’altra squadra ha fatto meglio.

Pincolini in questi 3 mesi ha lavorato tantissimo sulla forma dei suoi, migliorandone le prestazioni anche grazie alla buona base che aveva gettato l’allenatore-amico Yuriy Semin, arrivato ad inizio campionato, dopo aver vinto insieme campionato e supercoppa in Ucraina con la Dynamo Kiev.

Nell’ultimo turno, i rosso-verdi del “prof” Pincolini hanno battuto in casa 2-1 i campioni in carica e primi in classifica del Rubin Kazan, già avversari dell’Inter in Champions, in una partita dal risultato bugiardo vista la netta differenza di condizione fisica tra la Lokomotiv e la squadra tartara.

Che esperienza! – esordisce Pincolini – Siamo tra le squadre più in forma del campionato. La nostra proprietà è molto contenta del nostro campionato, perché si sta facendo una bella pubblicità. Ha soldi da spendere e punta in alto, almeno alla prossima Europa League. Oltretutto la nostra vittoria sul Rubin è stata festeggiata da quasi tutta la nazione. Loro sono una squadra di un enclave musulmana e non sono simpatici praticamente a nessuno, quindi abbiamo acquisito qualche tifoso in più”.

L’avventura russa del nostro Vincenzo è ricca di soddisfazioni e aneddoti:”Abbiamo inanellato – continua – un bel filotto di ottimi risultati e la sconfitta subita è tutta da raccontare. Il 27 settembre abbiamo perso 2-1 contro il Terek Grozny in Cecenia, dove c’è una guerra civile e la situazione geo-politica ancora molto precaria. Pensate che ci siamo messi in moto alle 6 del mattino, abbiamo volato poi per quasi 4 ore e abbiamo dovuto pranzare sull’aereo, scortati addirittura dall’esercito. In campo eravamo comprensibilmente “cotti” e siamo usciti sconfitti, d’altronde il Terek raccoglie l’80% dei suoi punti in casa”.

Domenica 18 ottobre, per Pincolini sarà la sua 10a gara di campionato e i suoi “ferrovieri” giocheranno un derby incandescente nell’ancor mite Mosca, 14 gradi a tutt’oggi, in casa dello Spartak, 2° in classifica a 46 punti.

Se vinciamo domenica – prosegue il “prof” – avremmo poi 5 partite più abbordabili per ambire con maggior convinzione ai preliminari di Champions. Noi ce la metteremo tutta”.

Quindi questo significa allungare il visto di lavoro:”Mosca è proprio bella – conclude Vincenzo – ci sto bene. Non credevo che si stesse, se mi passate il termine, occidentalizzando così tanto. La sera c’è voglia di far tardi divertendosi in maniera genuina senza troppi sballi, almeno in apparenza. Ho un bell’appartamento in pieno centro, vicinissimo alla Vecchia Arbat, la via più turistica di Mosca e a due passi anche dal Cremlino e Piazza Rossa. Anche la mia famiglia quando mi raggiunge, si trova molto bene e poi ha scoperto un ristorante di romani dove ci si sente a casa.

Il “prof” Vincenzo Pincolini da Fidenza, dopo aver scritto in coppia con Sacchi l’inizio dell’epopea berlusconiana del Milan, vuole continuare a mietere successi anche nell’Est Europa e diventare il primo Zar di Russia e Ucraina.

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