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Calcio Serie A

Leonardi su Lanzafame: Non lo giustifichiamo, ma squalificare un giocatore così è ingiusto

Leonardi su Lanzafame: Non lo giustifichiamo, ma squalificare un giocatore così è ingiusto

Si è aggiunto un nuovo capitolo alla vicenda che ha visto Davide Lanzafame, protagonista della prima squalifica di un calciatore in serie A per bestemmie.

Dopo che l’attaccante ha pubblicato una nota sul proprio sito, aggirando il silenzio stampa del giocatori del club crociato, nel tentativo di discolparsi dall’accusa del giudice sportivo che gli costerà un turno di squalifica, è arrivata, tramite l’Ad Pietro Leonardi, la posizione ufficiale del Parma Fc sull’accaduto: “Non vogliamo giustificare il comportamento o l’eventuale errore di Lanzafame e non faremo ricorso a questa squalifica, anche perché prima di formularla sapremmo già l’esito. Ci teniamo però a sottolineare che una modifica del regolamento a campionato in corso non ci sembra corretto, indipendentemente da chi viene colpito, se un giocatore del Parma o uno di un’altra società. Crediamo che cambiare le regole in corso d’opera falsi il campionato e forse sarebbe meglio rimandare tutto alla prossima stagione.”

All’Ad crociato non piace molto nemmeno la formula di questa regola: “la segnalazione è arrivata al Giudice Sportivo dalla Procura Federale dopo aver visionato i filmati della gara in questione, e non da bordo campo come in precedenza si era detto. Questo non ci sembra giusto, è una cosa troppo ad interpretazione, ed andrebbe ad inserirsi in un meccanismo perverso che è deciso da cameramen e registi che potrebbero seguire un calciatore più assiduamente di un altro.” A chiusura di conferenza, Leonardi conferma il silenzio stampa dei giocatori gialloblù, che continuerà sicuramente fino alla gara con il Siena ma che potrebbe protrarsi anche dopo un’eventuale vittoria: “Il silenzio stampa è stato deciso dai giocatori stessi e per questo vanno rispettati. Magari tra qualche giorno decideranno spontaneamente di tornare a parlare, ma non credo che stiano mancando di rispetto né nei confronti della stampa né nei confronti dei tifosi. Questo non è un silenzio polemico. Ci dispiace per i tifosi ma si deve avere lo stato d’amino per poter parlare. A volte sono meglio i fatti delle parole”.

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