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Calcio Serie A

Parma in ritiro e Leonardi si sfoga: Gli stadi del Terzo Mondo sono di gran lunga migliori dei nostri

Parma in ritiro e Leonardi si sfoga: Gli stadi del Terzo Mondo sono di gran lunga migliori dei nostri

à â€° partita ufficialmente oggi la stagione 2010-11 del Parma. Questa mattina, infatti, giocatori e staff tecnico si sono ritrovati nel parcheggio del Tardini …

… dopo un mese e mezzo di vacanze, hanno poi pranzato al Palace Hotel Maria Luigia, storica sede dei ritiri pre gara della squadra crociata degli anni ’80-’90, ed infine, verso le 14.00, sono partiti alla volta di Levico Terme dove soggiorneranno per una ventina di giorni.

Tanti, tantissimi i volti nuovi di questo nuovo Parma targato Pasquale Marino, il mister siciliano che oggi ha sfoggiato un’invidiabile abbronzatura, 32 i giocatori convocati. “Ho preferito fare annusare a tutti i nostri giocatori l’aria di un ritiro precampionato di una grande società di serie A – ha detto l’Amministratore Delegato Pietro Leonardi – anche se tra qualche settimana molti di loro potrebbero andare in prestito in qualche società di categoria inferiore. In questi 32, ci sono molti giovani che in prospettiva possono sviluppare delle potenzialità importanti per il Parma, quindi abbiamo voluto dare un segnale molto chiaro sulla progettualità della nostra società sugli stessi. Ne abbiamo portati molti in ritiro anche perché Levico Terme ci ha fornito delle strutture adatte”.
Le prime dichiarazioni dell’Ad crociato rientrano in quelle classiche di un inizio promettente di stagione, dove l’obiettivo dichiarato rimane la salvezza, anche se si capisce subito che questo Parma può puntare più in alto. Il numero due del club di Piazzale Risorgimento non lesina però dure critiche al “sistema calcio italiano” che ultimamente si è arricchito di una legge sugli extracomunitari, varata per far fronte alla crisi della Nazionale Azzurra ma che ai più risulta di dubbia efficacia, e della famosa quanto rifiutata tessera del tifoso.

Ma andiamo per ordine: “Quando mi sono arrabbiato dopo la decisione del Consiglio Federale sugli extracomunitari – inizia Leonardi – sono stato abbastanza chiaro; mi auguravo che dopo il fallimento della nostra Nazionale al Mondiale si facesse un tavolo con tutte le parti per discutere sulle riforme di questo sistema, ed invece sono state prese decisioni avventate che in realtà sono servite solo per mascherare tutte le strategie sbagliate adottate in passato proprio su questo tema. In Italia si pensa che per risolvere il problema della Nazionale basti togliere un extracomunitario e questo evidenzia come in realtà siamo indietro anni luce rispetto alle altre realtà calcistiche. Guardiamo ad esempio gli stadi del Terzo Mondo, sono di gran lunga migliori dei nostri; in Italia si fa fatica a presentare una legge sulla privatizzazione degli stadi che è alla base di un futuro competitivo del nostro calcio. Fin quando non ci saranno delle vere e proprie riforme – continua l’Ad crociato – il Parma, insieme a tante altre squadre italiane, dovrà fare di necessità virtù, costruire un sistema di ricerca di giovani talenti ed arrivare per prima su di loro, anche se poi si dovrà rinunciare a qualcosa perché ci si ritrova con i bastoni tra le ruote come nel caso degli extracomunitari. Bisognerebbe sempre, prima di decidere le cose, che tutte le componenti si parlino, si confrontino per esprimere le idee serie. Fare delle regole nuove è anche giusto, ma non in corso d’opera come è stato fatto in questo caso, perché bisogna dare alle società di calcio il tempo di programmare le loro strategie. Solitamente, dalle più grandi sconfitte si riparte pensando a tutti gli errori che si sono commessi, invece in questo caso di errori se ne sono aggiunti altri. Dovete capire la mia sofferenza, il Parma ha lavorato per mesi in osservazione di giovani talenti investendo anche molti soldi in questo, e come per magia, come un cancellino sulla lavagna, si butta via tutto in un’ora solo perché, senza voler parlare male di nessuno, invece di far giocare determinati giocatori se ne fanno giocare altri che magari non hanno più tante motivazioni a giocare un mondiale. Questa non è colpa nostra, il problema è un altro, ovvero che il sistema calcio in Italia ha bisogno di riforme radicali.” Leonardi non si tira indietro nemmeno su un commento sulla “tessera del tifoso”, creata per ostacolare maggiormente la partecipazione dei tifosi allo stadi.

“Per quanto riguarda la tessera del tifoso, il Parma ha mandato il suo messaggio. Noi dobbiamo attenerci alle regole anche se non le condividiamo perché pensiamo che sia un qualcosa che limiti molto i nostri tifosi. Sembra un po’ come il gioco del circo: facciamo fare ai tifosi un salto mortale, poi due, tre e così via, al posto di facilitare le cose. Magari l’anno prossimo, per assurdo, importiamo anche l’usanza delle vuvuzela, ma se piove un “povero cristo” non può portare all’interno dello stadio l’ombrello. Questo è l’assurdo del nostro sistema. A Parma, la tessera del tifoso non è una speculazione, non costa nulla e non è collegata a nessun sistema bancario quindi, di conseguenza, per la società, è un discorso analogo a quando ci hanno imposto di mettere i tornelli o la video sorveglianza”.

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