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Calcio Serie A

Parma bravo e sfortunato: la Lazio pareggia con un autogol

Parma bravo e sfortunato: la Lazio pareggia con un autogol

Se non fosse stato per una carambola infame che ha regalato il pareggio alla Lazio, il Parma avrebbe potuto festeggiare la terza vittoria consecutiva.

L’1-1 finale non fa una grinza, per carità, ma un po’ di amarezza resta, perché la squadra di Marino ha continuato ad evidenziare confortanti segnali di crescita, nel gioco e nella condizione fisica. Adesso il Parma ha una sua fisionomia e gioca a viso aperto, senza troppi timori reverenziali, come è successo oggi contro una Lazio a tratti troppo leziosa. E anche sprecona. I gol di Crespo, simile a quello segnato a Lecce (cross dalla destra di Angelo e deviazione vincente) e l’autogol di Antonelli chiudono una gara avvincente, soprattutto nella ripresa, quando Parma e Lazio hanno aperto i lucchetti delle due difese e si sono spinte in avanti con più uomini rispetto al primo tempo.
Le uniche note stonate sono stati gli errori sotto porta di Zarate e Marques, due giocatori per certi versi uguali: troppo innamorati del pallone e molto fumosi. Nessuna ammonizione in 90 minuti, un piccolo record che testimonia la grande correttezza in campo. Al triplice fischio finale applausi per tutti, ma anche una buona dose di rammarico, che di questi tempi è un buon segnale, perché significa che il Parma è vivo e se la gioca con chiunque.

La tattica. Marino si presenta con un 4-3-1-2 anomalo, ma ancora una volta deve fare a meno di Giovinco; il fantasista non è neanche in panchina (mistero), anche se ieri si era allenato regolarmente. Comunque: Candreva fa il regista ma in determinate occasioni si sposta a sinistra e trasforma il modulo in 4-3-3. Antonelli torna a sinistra e Gobbi a centrocampo; la novità è Bojinov e Crespo insieme dal primo minuto. Le scelte di Marino subiscono una modifica dopo appena 20 minuti, in concomitanza con l’infortunio di Morrone e l’ingresso di Angelo: Parma con il 4-3-3 puro. Scelta ripagata immediatamente in tempi record dato che è Angelo a pennellare il cross per il gol di Crespo.
Reja conferma tutte le anticipazioni della vigilia: 4-2-3-1 con Zarate prima punta e Floccari alle sue spalle. Un sistema di gioco che mira ad esaltare il contropiede e la corsa di un velocista come Zarate.

Primo tempo. L’avvio del Parma è promettente e già al 4′ Dzemaili si rende pericoloso con un destro da fuori area che sorvola la traversa. La Lazio risponde al 13′ con un’iniziativa personale di Zarate che sulla destra prende palla, si accentra e calcia in porta: tiro alto. Le giocate dell’argentino mettono scompiglio nella difesa crociata, la quale concede troppi spazi e marca con un po’ troppa supeficialità.
Al 23′ arriva il vantaggio del Parma: Angelo, entrato da pochi minuti al posto dell’infortunato Morrone, pennella un cross perfetto dalla destra, Crespo ruba il tempo a tutti e colpisce di testa, la palla sbatte prima sul palo e poi finisce in rete.
Dopo una blanda reazione della Lazio che si rende pericolosa con Zarate e Floccari, sebbene Mirante resti inoperoso, è il Parma a sfiorare il raddoppio: corre il 34′, lo scatenato Angelo si invola sulla destra e lascia partire un siluro da 25 metri che però termina alto. Passano solo 5 minuti e Angelo si rende ancora protagonista: discesa sulla destra, cross basso al centro dell’area, deviazione di Crespo con il piatto destro, alto.
Al 40 la gara si accende a causa di un errore di Rizzoli che non fischia un evidente spinta a centrocampo di Hernanes su Candreva; la difesa del Parma è scoperta, Hernanes ne approfitta e dopo una serpentina tira in porta, Mirante respinge male, poi Zarate tenta il pallonetto ma Paci riesce a salvare sulla linea con un intervento acrobatico.
Al 47′ cross dalla destra di Lichtsteiner, deviazione sotto rete di Mauri, Mirante è fortunato a ritrovarsi la palla sul piede e a deviare in angolo. Sugli sviluppi del corner, battuto da Zarate, Floccari devia appena con la testa, il pallone carambola sulla spalla di Antonelli e finisce incredibilmente alle spalle di Mirante. Autogol rocambolesco. E’ il gol del pareggio che chiude i primi 45 minuti e rende amaro il caffè dell’intervallo.

Secondo tempo. La ripresa inizia ad un ritmo elevato con le due squadre che si sfidano a viso aperto. Marino e Reja partono con gli stessi uomini con cui hanno chiuso il primo tempo. All’8′ bella triangolazione Gobbi-Bojinov al limite dell’area, tiro di quest’ultimo, traiettoria centrale, Muslera non ha problemi. Al 10′ da un errore di Angelo nasce un pericoloso contropiede orchestrato da Zarate, un contropiede fatto di dribbling e finte, poi il tiro in porta che Mirante respinge con i piedi. Al 13′ ancora Zarate: destro carico di effetto dal limite, Mirante si distende e devia.
Al 14′ ancora Lazio: rasoterra di Hernanes, Mirante è spiazzato ma il pallone sfiora di pochissimo il palo. La difesa del Parma barcolla pericolosamente.
Al 24′ Marques (entrato al posto di Bojinov) serva un buon pallone a a Candreva che dopo un paio di finte calcia da posizione angolata, Muslera para a terra. Al 28′ tiro dal limite di Marques: la mira è giusta, manca la forza e Muslera para ancora.
Al 42′ punizione di Marques, Lucarelli manca la deviazione sotto porta; era un’ottima occasione. La partita si chiude con un tiro da 30 metri di Matuzalem che Mirante para in due tempi.

PARMA – LAZIO 1-1
Reti
: pt 23′ Crespo, 48′ Antonelli (aut.)

PARMA (4-3-3): Mirante; Zaccardo, Paci, Lucarelli, Antonelli; Morrone (20′ pt Angelo), Dzemaili (43′ st Dellafiore), Gobbi; Candreva, Crespo, Bojinov (12′ st Marques).
A disposizione: Pavarini, Feltscher, Pisano, Ze Eduardo. All. Marino
LAZIO (4-2-3-1): Muslera; Lichtsteiner, Biava (30′ st Diakitè), Dias, Radu; Brocchi, Matuzalem; Hernanes (26′ st Ledesma), Floccari, Mauri; Zarate (36′ st Rocchi).
A disposizione: Berni, Garrido, Bresciano, Foggia. All. Reja
Arbitro: Rizzoli di Bologna
Note: pomeriggio piovoso, terreno in discrete condizioni. Spettatori 14.062 (10.578 abbonati) per un incasso totale di 148.689,90. Ammoniti: nessuno. Angoli 7-4 per il Parma. Recupero: 3′ pt; 5′ st.

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