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Donadoni tra ultimatum, veleni e sospetti: “Tanti rinvii e promesse, ora basta”

Donadoni tra ultimatum, veleni e sospetti: “Tanti rinvii e promesse, ora basta”

Una data da segnare, quella di oggi, perché per la prima volta Roberto Donadoni ha lanciato messaggi di fuoco a vecchi e nuovi proprietari. Lo ha fatto seguendo sempre il suo stile, cioè educatamente, senza mai alzare la voce; solo un paio di battutine velenose, ma il tecnico non si è tirato indietro davanti a nessuna domanda dei giornalisti presenti alla consueta conferenza stampa pre partita a Collecchio. Una conferenza che si è tenuta ugualmente anche dopo l’ufficialità del rinvio di Parma-Chievo (si giocherà mercoledì), segnale che Donadoni aveva la voglia e forse anche la responsabilità di dire tutta la verità, parlando a nome di tutti, ribadendo a chiare lettere che la scadenza del 16 febbraio è improrogabile. Insomma, niente sconti, a nessuno. Donadoni e la squadra hanno deciso, o arriva un segnale forte e chiaro dai nuovi proprietari oppure salta tutto in aria. Le parole del tecnico:

LA CESSIONE DELLA SOCIETA’: “C’è poco da commentare, anche perché come diceva un mio vecchio maestro abbiamo rimasto pochi giorni. Non capisco e non capirei che tipo di significato ha un teatrino che dura una settimana. Falsi acquirenti o presunti tali… E’ ora di dire basta alla presa in giro. Mi auguro che chi è subentrato abbia veramente le intenzioni oneste di fare cose, se non sarebbe l’ennesima presa per il sedere e sarebbe il colmo dei colmi”.

ULTIMA SCADENZA E DUBBI: “Lunedì avremmo una risposta definitiva, altrimenti si perde credibilità. Siamo tutti stufi di perdere credibilità, vogliamo fatti concreti. Onestamente non capisco perché acquisire una società con delle difficoltà e poi strada facendo accorgersi che le cose sono diverse…. Le verifiche si fanno prima di acquistare qualcosa. Non vogliamo avere più a che fare con persone che probabilmente cercano solo visibilità. Comunque, siamo fiduciosi, ma quello che si legge non fa ben sperare. Si leggono nomi legati a vicende strane,che poi non sono andate in porto. Questa città non ha bisogno di questo. Siamo esausti, non vogliamo più sottostare a questo tipo di situazione. La scadenza del 16 febbraio è imprescindibile, non intendiamo cambiare idea. Tutte le chiacchiere che si vorranno fare non ci interessano più. “.

IL BILANCIO SUL MERCATO: “Non si possono neanche fare delle valutazioni, nella situazione contingente pensare che Rodriguez, Varela e Nocerino siano arrivati significa che c’è la volontà da parte della dirigenza di dare una mano. Abbiamo una rosa di giocatori che, sono ancora convinto, se ci fosse un po’ di tranquillità e stabilità, può ancora dare tanto. Ad oggi questo ragionamento lo vede lontano”.

L’UMORE DELLA SQUADRA: “Ogni giorno si sente qualcosa di nuovo. E’ normale porsi dei quesiti. Non possiamo non essere ottimisti, ma questa situazione deve essere risolta entro 2-3 giorni”.

RIFORME E DECISIONI FORTI: “Credo che debba intervenire chi comanda e gestisce il calcio, ma mi rendo conto che si sperperano tante parole e pochi fatti. E’ un atteggiamento tipicamente italiano. Siamo arrivati al culmine, al punto di non ritorno. Bisogna prendere delle decisioni forti, che posso costare anche a livello personale. Bisogna smettere di guardare solo al proprio orticello. Bisogna fare cose che siano costruite per tutti in Italia. Non se ne può più di vivere situazioni di questo tipo”.

L’ALLARME DI TOMMASI: ” Credo che questa squadra ha dimostrato e dimostrerà fino in fondo la propria dignità. Però per com’è strutturata la nostra società se l’autogol subito dal Cesena contro di noi l’avessimo fatto noi qualcuno avrebbe gridato allo scandalo, e noi avremmo dovuto giustificarci di un qualcosa che non esiste. Basta mezza frase e poi tu devi discolparti da qualcosa che non sta nè in cielo nè in terra”.

RINVIO PARMA-CHIEVO: “Non abbiamo il campo a disposizione, non abbiamo la possibilità di pulire i campi, non abbiamo l’agibilità del Tardini. Non bisogna essere degli scienziati per capire che con queste temperature tutto ghiaccerà. Ma noi andremo avanti, e vedremo se mercoledì si giocherà oppure no”.

CAMPIONATO FALSATO? ” Se il Parma è nelle condizioni di poter giocare non ci sarà nessun tipo di “falso in bilancio”, passatemi la battuta, perchè la dignità di ogni singolo giocatore verrà dimostrata fino in fondo, per onorare quella che è la propria professione. E’ chiaro che se dopo il 15 di febbraio 10 giocatori rinunceranno è inevitabile che qualcosa di diverso accadrà, e non avremo le possibilità di competere con le altre società di Serie A. Io non posso garantire nulla, posso garantire quello che è il mio impegno, come la certezza del fatto che chi rimarrà qui e vorrà continuare questa avventura metterà il massimo impegno”.

IO NON SCAPPO: ” stufo di prendermi in prima persona la responsabilità di tutto. Non sfuggo alle mie responsabilità, sono disposto ad andare oltre ai miei compiti per il bene della società. Non sono voluto scappare, via, non ci tengo a scappare via ma c’è un limite a tutto”.

I DIPENDENTI MERITANO RISPETTO: “Tanti rinvii e promesse, basta, non siamo più disposti. Preferisco che qualcuno mi dica che non sono adatto ad allenare il Parma, ma non mi piacciono le persone che davanti dicono si e 15 giorni prima hanno detto cose diverse. E’ un comportamento da vigliacchi. I racconta-storie vanno bene fino a 5 anni per addormentare i bambini. Noi abbiamo bisogno di stare svegli. Di natura sono un ottimista, anche se qualcuno ha il desiderio di dipingermi in maniera diversa. Voglio essere ottimista, qui c’è tanta gente che ha bisogno di lavorare e sfamare le proprie famiglie, a parte i giocatori, ma anche alcuni di loro con pochi anni di carriera hanno bisogno di soldi. I dipendenti meritano rispetto”.

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