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Parma Calcio

IL COMMENTO: un Parma spietato, attraente e maturo per i playoff

IL COMMENTO: un Parma spietato, attraente e maturo per i playoff

Bello, attraente e maturo. Una serata da incorniciare e appendere sul muro dei ricordi. Il Parma frantuma il Padova a domicilio (1-2), dopo un primo tempo sontuoso, da padrone incontrastato del campo, e consolida il secondo posto in classifica con un margine di 4 punti sulla squadra di Brevi. Una sorta di ipoteca in vista dei playoff.

Una vittoria meritata che non può essere macchiata dal gol nel finale dell’ex Mandorlini, perché per 80 minuti abbondanti i patavini non sono mai stati capaci di impadronirsi della partita e dettare i tempi; complice anche un atteggiamento suicida dei veneti, perché concedere tante libertà a uno come Scozzarella è un delitto. Una scelta che di fatto ha consegnato le chiavi del centrocampo al Parma, che, con astuzia ed esperienza, ha sferrato due colpi mortali nel giro di 34 minuti. Baraye e Calaiò, gol da fuoriclasse. Gol che fanno capire quanto sia elevato il potenziale offensivo di questa squadra. Gol che riassumono la strategia di D’Aversa: lanci, verticalizzazioni, superiorità numerica sulle fasce, raddoppi di marcatura e densità a centrocampo. Concetti basilari che il Padova ha fatto molta fatica a capire e a neutralizzare. Proprio queste difficoltà diffondono una ventata di ottimismo per il futuro gialloblù, perché, come scrivevamo poche ore prima del fischio di inizio, quella dell’Euganeo era una partita da vincere per imporre una supremazia mentale, agli avversari e a se stessi. Tre punti per rinforzare ambizioni e mentalità, appunto. Tre punti per l’autostima.

D’altronde le sfide che contano il Parma non le ha mai sbagliate, anche se non sempre sono terminate con una vittoria. Vedi Reggio Emilia e/o Venezia. Partite simili l’una con l’altra, accomunante dai primi 30 minuti travolgenti, soprattutto sotto il profilo psicofisico (e dei gol segnati). E questo è un altro segnale di maturità e consapevolezza nei propri mezzi. Frasi fatte, certamente, ma i concetti non sono scontati dopo una stagione così altalenante e per certi versi deludente.
L’unico neo è l’infortunio di Munari che stando alle parole di D’Aversa sarebbe stato sostituito solo a scopo precauzionale. Resta il fatto che, se si dovesse trattare di una ricaduta (infortunio muscolare), sarebbe un grave errore di valutazione e gestione dell’infortunio. Speriamo di sbagliarci.

 

 

(Nella foto l’esultanza del Parma dopo il secondo gol di Calaiò – FOTO LORENZO CATTANI)

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