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Parma Calcio

IL COMMENTO Vittoria, rimonta e polemiche. Lauria e Longobardi ribaltano il Villafranca

IL COMMENTO Vittoria, rimonta e polemiche. Lauria e Longobardi ribaltano il Villafranca

Doppietta Parma, ma quante sofferenze. Un gol di Longobardi nella ripresa spiana la strada al secondo successo consecutivo dei crociati che come nella gara d’esordio devono sbrogliare una matassa molto intricata, piena di spine e veleni. Finisce 2-1 e al Tardini è una festa genuina e popolare, così come il corteo di tifosi e squadra, dal Barilla Center allo stadio, che hanno sigillato l’ennesimo atto d’amore della tifoseria verso una squadra che seppur a fatica continua a vincere. E a poco importa se lo spettacolo è un optional, d’altronde la serie D non ammette troppi leziosismi.

Apolloni e Frutti si sono affrontati con moduli e filosofie completamente differenti: 4-2-3-1 per il Parma, 3-5-2 per i veronesi. Le conseguenze sono scontate: centrocampo intasato, fasce bloccate e pochi spazi dove agire. Spesso si gioca in un fazzoletto di 40 metri (non di più), ma questo era prevedibile e preventivabile, come aveva ammesso lo stesso Apolloni alla vigilia, il quale temeva le ripartenze del Villafranca. E così è stato, neanche il tempo di leggere tatticamente la partita che gli ospiti passano in vantaggio su rigore (Cecco non sbaglia dal dischetto), dopo un lancio dalle retrovie che ha colto impreparato Cacioli e tutta la difesa (lo stesso Cacioli atterra in area Ghezzi con una spinta da dietro). Un gol a freddo che non cambia la sostanza, perché ora più di prima, è il Parma a dover fare la partita. Dopo 20 minuti di problemi e zero occasioni, il Parma comincia a macinare gioco e occasioni, seppur evidenziando i soliti limiti nella costruzione del gioco, in particolar modo a centrocampo. Cercano inutilmente la via del pareggio Sereni (16′: colpo di testa parato d’istinto dal portiere), Lucarelli (30′: missile terra aria da 40 metri, Cantamessa si distende e devia in angolo), Lauria (34′: sinistro centrale) e Longobardi (35′: cross di Ricci, testa di Longobardi fuori di poco). Fino al discusso pareggio di Lauria, contestatissimo dagli ospiti per una presunta posizione di fuorigioco dello stesso attaccante crociato. Ma andiamo con ordine: corre il minuto 37′, Cacioli rimette al centro un pallone pericoloso, Adorni anticipa tutti ma prima di concludere a rete viene travolto da Belfanti: è calcio di rigore. Lauria dal dischetto si fa ipnotizzare da Cantamessa (tiro angolato ma debole), sulla ribattuta si avventa Longobardi che serve ancora Lauria che questa volta non sbaglia (a porta vuota).

Partita in discesa? Neanche a dirlo, le difficoltà della ripresa restano le stesse, tant’è che il Parma confeziona solo due limpide occasioni con Melandri e Longobardi. I veneti coprono tutti gli spazi e concedono pochissimo. Al 36′ il gol della liberazione: Cacioli apre per Ricci che dalla sinistra crossa basso sul primo palo, Longobardi fa una diagonale perfetta e in scivolata devia il pallone quanto basta per spedirlo nell’angolino opposto. Delirio Tardini e corsa di Longobardi sotto la curva stile Barbuti. E’ il 2- finale anche se nel finale un brivido corre lungo la schiena degli oltre 7mila tifosi presenti sugli spalti: Zommers si oppone alla grande su un diagonale forte e preciso di Vincenzi. Subito dopo arriva i ltriplice fischio finale. E’ un’altra vittoria sofferta, stile Arzignano. La serie D è questa, bisogna farsene una ragione.

 

(foto tratta dal profilo Facebook ufficiale del Parma Calcio 1913)

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