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Il Gede Risponde

IL GEDE: «Al Parma c’è poco da rimproverare»

IL GEDE: «Al Parma c’è poco da rimproverare»

Le domande della nostra redazione le risposte di mister Pietro Gedeone Carmignani. Come ogni lunedì torna l’appuntamento con “Il Gede risponde”. Analisi e commenti sull’ultima giornata di serie A (9a) e la sconfitta interna del Parma contro la Lazio.

Come analizza la sconfitta del Parma contro la Lazio? Per 81 minuti non si è vista troppa differenza tra le due squadre?
“Il Parma ha perso a causa dei contropiedi che la Lazio ha saputo sfruttare, proprio la migliore caratteristica del Parma. E’ stata un partita equilibrata soprattutto nel primo tempo, il Parma ha creato anche qualche pericolo, ma non è stato concreto. Ha giocato con concentrazione e tenacia, pronta a chiudere e ripartire. Si è sentita molto la mancanza di Gervinho e la condizione poco brillante di Inglese, reduce da infortunio”.

Gervinho e Inglese, due giocatori imprescindibili quindi?
“Senza loro due viene meno la qualità. Eppure senza Gervinho e Inglese il Parma ha giocato alla pari con la Lazio. E’ stata meno brillante del solito, ma ha giocato alla pari per buona parte della gara. Se all’Inter e al Napoli togli due giocatori importanti ne restano altri 12-13, purtroppo al al Parma non è così”.

I due gol subiti nascono da errori dei difensori crociati o dalla bravura degli attaccanti laziali?
“La Lazio ancora non è all’altezza della scorsa stagione, ma è in forte crescita. Ha accelerato solo nel secondo tempo ed è bastato per ottenere la terza vittoria esterna. Questo spiega la differenza tecnica tra le due squadre. Al Parma c’è poco da rimproverare, se non una maggiore attenzione difensiva in occasione del rigore e del secondo gol”.

Sabato si va a Bergamo contro un Atalanta in crescita. Che partita sarà?
“Sì, l’Atalanta è in crescita, il recupero di Ilicic è stato fondamentale, ma non deve ingannare il 5-1 ai danni del Chievo. Vedremo. Il Parma se la giocherà senza timori. E ci sarà Gervinho”.

La frenata della Juve contro il Genoa riaccende la fiducia delle inseguitrici o rischia di essere solo un caso sporadico?
“Nel primo tempo Juve nettamente padrona del campo, sapeva dove e quando aspettare gli avversari e attaccare. Ronaldo vede la porta come nessuno al mondo. Quando poi non chiudi la partita, può succedere che gli avversari prendano coraggio; così il Genoa è arrivato al pareggio, anche per la presunzione della Juve, di Bonucci che non è nuovo a queste errori. Il pareggio, non se la prendano i tifosi juventini, dà speranza alle inseguitrici”.

Il Napoli infatti ne ha subito approfittato…
“Il Napoli è sempre più sicuro della propria forza, è una squadra completa, che risolve le gare come ieri dalla panchina. Due dei tre gol sono arrivati da giocatori partiti dalla panchina e questo è un grande merito di Ancelotti. E’ un Napoli diverso da Sarri”.

L’Inter si aggiudica il derby con merito o solo grazie ad un errore di Donnaruma?
“L’Inter è stata più pericolosa, più presente in area avversaria e ha creato di più, questo dovuto anche alla forza fisica della squadra nerazzurra; il Milan ha subito perché non è riuscito a stare unito, non è riuscito a sfruttare il palleggio che è alla base del suo gioco. Un Milan che è mancato anche a livello di mentalità, si è limitato ad aspettare l’Inter. Il gol poteva venire solo da un errore e così è stato: erroraccio di Donnaruma, nella stessa azione ha sbagliato la valutazione della traiettoria e i tempi di uscita. E’ un ragazzo che va difeso e tutelato, ma ieri ha sbagliato. Il Milan deve interrogarsi sulla mentalità della squadra”.

La Roma cade sul più bello. Perché?
“Con questi risultati altalenanti la Roma rischia la zona Champions; la Spal ha avuto un grande atteggiamento, bravissimo Lazzari. I ferraresi venivano da 4 sconfitte e la Roma da 4 vittorie. Assurda l’espulsione del portiere, ma non poteva intervenire la Var? La Roma è uscita tra i fischi dopo una prestazione pessima che merita un accurata analisi tecnica”.

Cosa dire della figuraccia di Ventura (5-q) all’esordio sulla panchina del Chievo?
“Ventura deve pensare a portare serenità e fare giocare la squadra con determinazione e cattiveria, caratteristiche che hanno sempre contraddistinto il Chievo. Inutile partire dal modulo perché ieri ha creato confusione. Ventura prima deve dare le certezze e poi pensare al gioco. La partita con l’Atalanta non è mai esistita. Ilicic giocare importantissimo. La squadra di Gasperini è destinata a risalire la classifica, ma ieri è stata fin troppo semplice”.

 

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