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Parma Calcio

IL GEDE: «Il Parma ha ridato un senso al finale di stagione, ma questo calcio non ha senso»

IL GEDE: «Il Parma ha ridato un senso al finale di stagione, ma questo calcio non ha senso»

La vittoria del Parma a Brescia, il nono scudetto di fila della Juventus e il resto della 36esima giornata di serie A, nel consueto commento di mister Pietro Gedeone Carmignani per Sportparma.

Al di là della classifica, che conta poco, qual è l’aspetto più positivo della vittoria del Parma a Brescia?
“Questo calcio non ha senso. Brescia-Parma come Spal-Torino. Il campionato a 18 squadre sarebbe più avvincente. Ci sono sempre 2 squadre che a 2/3 della stagione sono già retrocesse. Comunque, con questi 6 punti consecutivi il Parma ha ridato senso e lustro al finale di stagione, grazie anche alla qualità e furbizia di Kulusevski, vedi il rigore col Napoli”.

Che idea si è fatto del possibile arrivo, nelle prossime settimane, di una nuova proprietà del Qatar?
“Speriamo non facciano come i cinesi, bisogna essere vigili. Dispiace che una squadra come il Parma, da sempre molto legata al suo territorio, come anche ai miei tempi (Ceresini, Tanzi e oggi Nuovo Inizio), finisca in mani differenti. Ho letto che la nuova proprietà del Qatar vuole investire nel settore giovanile e questo mi fa molto piacere, perché non c’è altra strada per un club delle dimensioni del Parma; competere con i grandi club è sempre più difficile. Spero ci sia un grande figura che faccia da tramite tra parmigiani e qatarioti. Comunque, va fatto un plauso a chi ha portato il Parma a questo livello”.

E la condanna di Ghirardi, Leonardi e degli altri ex amministratori?
“Sono stati riconosciuti colpevoli, è quanto ha detto il tribunale. Non c’è da aggiungere altro”

Intanto la Juventus ha vinto il nono scudetto di fila. Cosa devono fare rivali per spezzare questo dominio?
Alla Juventus hanno vinto Conte, Allegri e Sarri. Questo per dire che più che gli allenatori vince la Juventus.Adesso c’è la Champions dove la strada è un po’ più difficile che in Italia. Lazio eccezionale per buona parte del campionato, l’Atalanta ha giocato un calcio migliore, l’Inter ha fatto una campagna acquisti faraonica e ha fatto più punti degli anni precedenti, ma alla fine vince sempre la Juve.
Allora bisogna capire che per vincere lo scudetto bisogna essere forti come la Juve, in tutti i sensi, sia dal punto di vista societario che del lavoro dei dirigenti, che della squadra. Gli introiti della Juve sono superiori a tutti gli altri. Ho sentito parlare di Messi all’Inter: ben venga un altro fuoriclasse nel nostro campionato, ma bisogna fare molto per competere con i bianconeri. Oggi è una società modello. Il giudizio su Sarri resta in sospeso in attesa della Champions League”.

La vittoria del Napoli contro il Sassuolo può essere di buon auspicio in vista del Barcellona?
“Il Napoli visto col Parma mi è sembrata una squadra con la testa altrove, forse alla Champions; col Sassuolo partita incredibile, ai neroverdi sono stati annullati ben 4 gol. Poteva finire 4-2 per il Sassuolo. Quindi le prestazioni del Napoli non sono ottimali, anche se ieri non ha giocato male, rispetto a Parma, ma il Barcellona è un’altra cosa”.

Stesso discorso per Conte all’Inter? Il giudizio finale è sospeso?
“L’Inter è in corsa per il secondo posto, l’obiettivo dichiarato dopo aver accarezzato il sogno dello scudetto; arriva a giocarselo in volata, all’ultima giornata c’è un Atalanta-Inter che promette scintille. E poi c’è l’Europa League che è un traguardo molto importante. Se arriva terza in campionato e non vince la Coppa il giudizio finale potrà cambiare molto”.

Immagino che sia contento della conferma di Pioli sulla panchina del Milan?
“La conferma di Pioli è un merito di questo allenatore, intelligente e capace, che non parla mai sopra le righe, che sa analizzare tutte le situazioni. Il vero tecnico di campo e panchina. Una conferma che mi fa molto felice, perché vengono premiati i suoi meriti. Si chiama meritocrazia. Ha saputo trasformare le difficoltà in opportunità. Gli ho scritto un messaggio e gli ho fatto i complimenti. E’ uscito fuori da un momento difficile col lavoro e il gioco. Bravo”.

L’annata del Lecce (quasi spacciato) è molto simile a quella dell’Empoli della stagione precedente. Quindi: in serie A ci si salva giocando un calcio offensivo o badando a non prenderle?
“Il Genoadeve ringraziare il Bologna che ha battuto il Lecce, con i salentini protagonisti di un incredibile rimonta. Il Lecce, però, ha incassato troppi gol e mcpon questo mi collego alla domanda: giocando bene si possono ottenere grandi risultati, ma si è sempre detto che le squadre forti le fanno le difese. Prima non prenderle, poi dopo con gli attaccanti l’episodio, la combinazione può sempre venire. Rimango dell’idea che le difese forti fanno le grandi squadre, comprese quelle che si devono salvare. L’allenatore deve avere una profonda conoscenza dei propri giocatori, adattando il sistema di gioco al materiale umano a disposizione. Una squadra deve osare ma con un certo equilibrio. Un allenatore bravo è quello che fa i punti che la squadra merita”.

E’ d’accordo con Juric, tecnico del Verona, che ha parlato non calcio?
“Juric doveva parlare prima del 5-1 incassato con la Lazio. Fino a tre settimane non l’avrebbe detto. Vittoria della Lazio eccessiva, perché il Verona ha sempre cercato di costruire pericoli. Giocare origini tre giorni è stata una necessità che tutti hanno accettato. Poi dal prossimo anno auguriamoci che il Covid-19 venga debellato e che si possa tornare con gli stadi semi-pieni, non pieni, anche perché in Italia gli stadi non si vedono da diversi anni”.

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