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IL GEDE: «Otto sconfitte di fila sono fuori da ogni logica»

IL GEDE: «Otto sconfitte di fila sono fuori da ogni logica»

La 37a giornata di serie A sotto la lente di ingrandimento di mister Pietro Gedeone Carmignani.

Torna come ogni lunedì la storica rubrica di Sportparma “Il Gede Risponde” per analizzare l’ultima, l’ennesima sconfitta del Parma e il resto della giornata di serie A dove ormai mancano pochi verdetti.

Il Parma non conosce altre strade se non la sconfitta. E’ una stagione umiliante?
“C’è solo da dimenticare questa stagione e anche al più presto. L’augurio è che la società sappia costruire una squadra per riportare subito il Parma in A, con idee chiare e un progetto ben delineato”.

I tifosi hanno chiesto al presidente Krause di fare piazza pulita. E’ d’accordo?
“I risultati di questa stagione fanno pensare ad una rifondazione, ma qualche giovane di valore c’è. Giovani su cui costruire il futuro ripartendo dalla B un campionato che potrebbe servire a farli crescere e maturare”.

Al di là dei proclami e delle intenzioni, il Parma non ha ancora deciso l’allenatore per la prossima stagione. E’ anomalo?
“Vanno valutate con attenzione e criterio tutte le situazioni. Non credo che tutto sia da scartare. Questa squadra ha fatto molto meno delle sue potenzialità. Non si possono perdere 8 partire di fila, è fuori da ogni logica. Le scelte non devono essere prese di pancia, con nervosismo. Per la prossima stagione servirà gente pratica della serie B. Quando decideranno il tecnico poi costruiranno la squadra. Tuttavia il Parma mi sembra in ritardo nella programmazione della prossima stagione, l’allenatore dovrebbe averlo già scelto. Il tecnico lavora in simbiosi con il direttore sportivo. Se non l’hanno scelto sono colpevolmente in ritardo; ripeto, la prima cosa da fare è l’allenatore. Come vuole giocare il prossimo anno, su quali giocatori puntare e quali confermare”.

Il Milan stecca sul più bello e ora la Champions passa dalla sfida contro l’Atalanta. Come è potuto succedere?
“Questo campionato spezzatino incide un po’ anche sulla testa dei giocatori; il Cagliari ha giocato con la testa libera perché già salvo, mentre i rossoneri erano troppo tesi. Cagliari sempre pericoloso e un Milan impacciato, incapace di riempire l’area di rigore, ai rossoneri manca la punta, Ibrahimovic è un giocatore che non può giocare 38 partite. Lo dico da tempo, serve un vice Ibrahimovic, anche perché Mandzkukic è arrivato non pronto.
La lotta Champions si è complicata, è rientrata in gioco la Juventus che ha potuto usufruire di un certo atteggiamento dell’Inter che non ha giocato con quella ferocia e determinazione che avrebbe messo in campo in altri momenti. La Juve non ha fatto la partitona. Il calendario è a favore dei bianconeri: la Juve va a Bologna e il Milan contro l’Atalanta”.

E il Napoli di Gattuso?
“Il Napoli si trova di fronte ad un dilemma: Gattuso resta o va via? Lui e De Laurentis sono due caratteri forti. Anche io sono stato anche critico con Gattuso, però bisogna ammettere che ha avuto tanti infortuni, soprattutto in attacco. Alla fine l’allenatore ha saputo dare gioco e continuità di prestazioni e rendimento. Ora il Napoli gioca da squadra, se tutto avesse funzionato dall’inizio sarebbe stata la squadra che avrebbe potuto ostacolare l’Inter”.

La Roma si è ritrovata nel derby…
“Sì, la Roma si è ritrovato vincendo il derby, resta la favorita per il settimo posto malgrado la piazza sia delusa per non aver ottenuto la qualificazione in Champions”.

E arriviamo alla lotta retrocessione e al mezzo mezzo “suicidio” del Benevento…
“Harakiri Benevento, doveva fare 3-4 gol per la superiorità dimostrata in campo, ma come spesso succede nel calcio chi sbaglia paga e ha preso gol al 93’. Un pareggio che ha salvato il Cagliari e in parte il Torino, anche se domenica c’è lo scontro diretto, dopo il recupero di Torino-Lazio. C’è anche da dire che ultimamente la Lazio mi sembra un po’ sulle ginocchia, ma il legame tra i due fratelli Izaghi è un aspetto da non sottovalutare, la Lazio cercherà di aiutare il Benevento.
Complimenti allo Spezia, nessuno ci credeva a inizio stagione. Invece il lavoro e la programmazione pagano. A volte non bisogna spendere e spandere per ottenere i risultati. Italiano bravo allenatore e società preparata a costruire la squadra secondo le esigenze del suo allenatore”.

 

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