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IL GEDE: «Parma, soliti problemi e poca convinzione»

IL GEDE: «Parma, soliti problemi e poca convinzione»

Torna l’appuntamento del lunedì con “il Gede Risponde”, la rubrica del lunedì firmata dall’ex tecnico crociato Pietro Gedeone Carmignani.

Sotto la lente di ingrandimento l’ultimo sconfitta del Parma contro il Milan e la situazione di classifica che ormai sembra irrimediabile, oltre al resto della 30a giornata di serie A.

Il Parma visto in campo contro il Milan crede ancora nella salvezza?
“Il primo quarto d’ora del Milan è stato super, era logico che qualsiasi squadra potesse subire. Inizio travolgente, Ibrahimovic accendeva la luce in tutte le azioni. Milan arrembante, Parma in soggezione psicologica, perché dopo i primi 15 minuti la squadra si è ripresa, anche se sono mancate le idee e la convinzione. Soprattutto si è notato che Gervinho, il giocatore più rappresentativo, ha perso velocità e sprint, le sue doti migliori. I centrocampisti così perdevano il tempo del passaggio…. Guardavano verso di lui ma non riuscivano a servirlo. Salvezza? I giochi non sono ancora fatti, ma le partite diminuiscono e le difficoltà aumentano”.

L’espulsione di Ibrahimovic però aveva cambiato le dinamiche della partita e il Parma è andato più volte vicino al pareggio…
“Il Parma resta vivo e questo si è visto dopo l’espulsione di Ibrahimovic. La squadra ha saputo reagire, D’Aversa ha messo dentro Cornelius e ha alzato i centimetri in area, è arrivato il gol che ha riacceso le speranze. Ha cercato di sfruttare la fisicità dei suo attaccanti. E infatti Pioli ha pensato a inserire solo difensori. Il Parma ha avuto la possibilità di raddrizzare la partita, certo, ma non ci è riuscito”.

L’effetto D’Aversa non c’è stato, è d’accordo?
“I problemi del Parma partono dall’inizio, poi il cambio di allenatore non ha portato i punti sperati, tant’è che la media punti di Liverani è superiore a quella di D’Aversa. Non parlo di prestazioni ma di punti, perché la squadra lotta, ha pareggiato partite che doveva vincere, eppure mancano diversi punti. Diciamo che è mancata la scintilla che poteva arrivare a Sassuolo”.

Come giudica la prova di Gervinho?
“Non si può dare la colpa a un solo giocatore, anche se la prestazione di ieri non è stata all’altezza; è tutto l’insieme che non va bene”.

La salvezza è una missione impossibile?
“Non dipende più dal Parma, se vinci a Cagliari e il Torino vince contro la Roma le distanze restano uguali. Il Parma non deve mollare e pensare solo a vincere. Bisogna fare punti anche con le grandi… Comunque è un’impresa molto difficile”.

L’Inter non si ferma più….
“L’Inter ha fatto l’undicesima vittoria consecutiva, è una squadra pratica, che ieri ha impiegato 70 minuti per battere il Cagliari. Il gol lo trova sempre. Bravissimo il portiere Vicario a tenere in vita il Cagliari quasi fino alla fine. Alcuni dicono che l’Inter non sia bella da vedere, ma non è quello che conta, perché l’Inter tira almeno 10 volte in porta ad ogni partita. Il calcio non è solo estetica”.

La Juventus di Pirlo è uscita dalla crisi?
“La Juventus è una squadra che ha avuto i suoi problemi, ma ieri ha giocato una partita in cui ha fatto due gol e poi ha saputo controllare il Genoa. Ad inizio secondo tempo si è rilassata e la partita è diventata incerta. Forse la Juve ha ancora qualche linea di febbre, non è del tutto guarita. Col Genoa è stata una partita in cui a volte è stata anche confusionaria, giocava più con l’istinto che con la ragione. La Juve è una altalenante, ma c’è da dire che Pirlo non ha avuto il tempo per lavorare in un certo modo”.

Intanto alle spalle della Juve c’è l’Atalanta che è tornata su grandi livelli…
“L’Atalanta è sempre in zona Champions, ieri ha giocato un calcio di qualità ma ha vinto solo di misura contro una Fiorentina volenterosa. La Viola ha sfruttato le poche occasioni che ha avuto, l’Atalanta ha prodotto molto di più ma non segna quanto produce. E’ una squadra, quella di Gasperini, che sul 2-1 ha preso gol in contropiede, perché ha le sue idee di gioco e non si snatura in nessun modo”.

Anche il Napoli è in forte crescita?
“Sì, il Napoli si è ripreso, ha perso solo con la Juve nelle ultime 6 gare. Ieri ha vinto con autorità, ha fatto una prestazione convincente, la manovra scorreva veloce, ha mostrato diverse soluzioni offensive. E’ in buona condizione, ma ora dovrà affrontare l’Inter e la Lazio… si decide il campionato. La lotta Champions è la cosa più stimolante del finale di stagione, perché lo scudetto è assegnato da tempo”.

La Roma vince ma quanti sprechi da parte del Bologna…
“La Roma è l’unica italiana in Europa, ha giocato il primo tempo con la testa ancora all’Ajax. La qualificazione resta apertissima, ma all’andata è stata aiutata dalla casualità. In campionato rimane attaccate al treno Champions. Il Bologna ha fatto un ottimo primo tempo ma non è riuscito a fare gol malgrado tante occasioni. Sì, ha sprecato tanto, troppo”.

La vittoria del Torino è stata una mazzata non per il Parma…
“E’ stata premiata la squadra che ci ha creduto di più, cioè il Torino. Partita dai due volti, ma nel secondo tempo il Toro ha saputo soffrire e colpire l’Udinese; intensità nella corsa e nel gioco, il Toro ha solidità morale. Non ha giocato per il pareggio, è questo spirito ha pagato”.

Chiudiamo con Spezia-Crotone, partita rocambolesca…
“Il Crotone fa arrabbiare per come ha buttato via i tre punti, ancora una volta è stato vittima dei suoi errori difensivi. I calabresi meritavano di vincere e invece hanno perso in pieno recupero, 2 gol in 3 minuti. Spezia annebbiato, Crotone più libero mentalmente, ha giocato bene. Lo Spezia ha vinto una partita che poteva perdere”.

 

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