Entra in contatto:
ribalta e krause

Parma Calcio

Il Parma e i procuratori: ecco le cifre esatte e l’analisi dei dati

Il Parma e i procuratori: ecco le cifre esatte e l’analisi dei dati

Nelle ultime 24 ore il Parma è tornato a riempire pagine di giornali, siti e social a causa dell’esorbitante cifra destinata nel 2021 ai procuratori dei calciatori.

I 10,5 milioni di euro in un solo anno (leggi qui) sono un pugno nello stomaco per tutto il campionato di B, ma non solo, perché molte squadre di serie A, Atalanta compresa, non spendono quelle cifre.

Ma come si è arrivati a questa situazione? Per capirlo Sportparma.com ha analizzato le cifre pubblicate ieri dalla Figc e ha scoperto una serie di dettagli che meritano un approfondimento a parte, perché spiegano in maniera minuziosa il conteggio finale e, per certi versi, lo rendono “meno pesante”, con riferimento alla stagione in corso (2021-22).
I 10,5 milioni spesi in procuratori nel 2021 vanno così suddivisi: circa il 60% fa riferimento ad impegni contrattuali sottoscritti dal presidente Kyle Krause nelle ultime due stagioni agonistiche (serie A e B), di cui solo il 25% (circa) è imputabile alla stagione in corso (2021-22), la prima dell’era Javier Ribalta; in pratica, per costruire la squadra di quest’anno in serie B, il dirigente spagnolo ha speso in commissioni ai procuratori una cifra che sfiora i 3 milioni di euro (più o meno come il Monza).

Il restante 40% dei costi complessivi del 2021 rappresentano l’eredità della vecchia gestione, quella di Nuovo Inizio, dove rientrano le commissioni dei contratti di Grassi, Inglese, Sepe, ecc. Impegni che Krause ha ereditato (consapevolmente) nel momento in cui ha acquistato il Parma nel settembre del 2020. Il restante 60%, però, è opera sua (Krause) ed è sufficiente a giustificare l’imbarazzo e lo scalpore delle ultime 24 ore, soprattutto se a tutto questo si aggiungono i risultati del campo negli ultimi due campionati.

 

Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità

Altri articoli in Parma Calcio