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Il presidente Kyle Krause in conferenza stampa 28 02 2022 scaled e1660834197230

Parma Calcio

Krause, un biennio di divorzi e punti interrogativi

Krause, un biennio di divorzi e punti interrogativi

Avanti un altro. O forse no. L’addio “silenzioso” di Julien Fournier  si aggiunge alla lista dei divorzi dell’era Krause, il quale, tra dirigenti (Carli, Fouriner, Galli, Kalma, Piazzi e Ribalta) e allenatori (Liverani, D’Aversa, Maresca e Iachini), ha già stracciato 10 contratti in poco più di due anni.

Ribaltoni che, con le dovute proporzioni, fanno venire in mente presidenti burrascosi del calibro di Gaucci, Preziosi e Zamparini. Presidenti mangia allenatori e dirigenti. Ironia a parte, il divorzio da Fournier, a causa di divergenze con il patron americano e per motivi strettamente famigliari (la famiglia vive in Francia), alimenta una serie di perplessità e incomprensioni che stonano con le dichiarazioni dei diretti interessati di appena 3 mesi addietro e, soprattutto, con la struttura stessa del club crociato, ben assortita e funzionante, anche senza la necessità di un Managing Director Sport, come era successo subito dopo le dimissioni di Ribalta, quando il duo Pederzoli-Notari aveva scelto l’allenatore (Pecchia) e svolto il calciomercato.

Di sicuro, l’addio di Fournier (leggi qui) mette a nudo le scelte sbagliate di Krause; sbagliate perché fino ad oggi non hanno prodotto i risultati sperati, e non parliamo solo di campo e classifica. Le divergenze tra i due sono nate sin da subito: mentalità e visioni differenti. E allora c’è da chiedersi: cosa si sono detti durante i colloqui preliminari? Perché hanno deciso di firmare un contratto pluriennale a cifre importanti? Su quali basi? E ancora: uno dei due ha cambiato idea e si è reso conto di aver commesso un clamoroso errore?
Giacché siamo in tema di domande, cosa c’è da aspettarsi per il futuro? Un nuovo casting, un nuovo annuncio su Linkedin, una promozione interna oppure un po’ di buon senso?

Interrogativi che molto probabilmente resteranno senza una risposta (pubblica), ma sicuramente faranno riflettere il “comandante” Krause, anche perché il margine di errore si assottiglia col passare del tempo e la storia del club impone scelte credibili per il futuro, senza per forza dover ricorrere a figure che non conoscono minimamente il contorto e sconquassato calcio italiano (un dettaglio di non poco conto). Per il bene di tutti, compreso lo stesso Krause.

Intanto il mercato invernale è nelle mani del trio Pecchia-Pederzoli-Notari. E questa, alla luce degli ultimi avvenimenti, è una notizia positiva, nel senso che le linee guida sono già tracciate, senza “intrusioni” o cambi di rotta dell’ultimo momento. In due parole: lungimiranza e stabilità. Ingredienti essenziali per costruire un progetto vincente.

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