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Liverani: «Dobbiamo fare un percorso veloce per trasformarci da gruppo a squadra»

Liverani: «Dobbiamo fare un percorso veloce per trasformarci da gruppo a squadra»

Fabio Liverani presenta così la partita di domani contro la Fiorentina, valida per la settima giornata del campionato 2020-2021 in programma domani alle ore 20.45 allo stadioTardini”.

Possiamo definire questa settimana come una ”settimana normale”?
“Beh, direi di sì. Diciamo che da mercoledì siamo diventati il “gruppo squadra”, a prescindere da quei 2-3 infortuni che possono far parte di un qualsiasi momento della stagione. Da mercoledì siamo riusciti a fare 2-3 allenamenti con il gruppo squadra e ho visto uno spirito bello, cattivo, aggressivo, di entusiasmo, che mi ha trasmesso qualcosa di bello”.

Sono rientrati anche calciatori che, praticamente, non aveva mai avuto a disposizione come ad esempio Osorio e Brunetta. Quali sono le prime sensazioni vedendo tutto il gruppo al completo o quasi?
“E’ stato tutto quanto, a prescindere dai nomi, bello. Vederli allenare è stato per me motivo di grande orgoglio e di conferma di ciò che pensavo nei momenti di difficoltà: questo che abbiamo costruito, insieme alla proprietà e al direttore sportivo, è un gruppo bello, di qualità, importante. Ad oggi dobbiamo fare un percorso veloce per trasformarci da gruppo a squadra. Anche i giocatori più esperti vedono che ci sono calciatori giovani, bravi e che possono darci una mano. Coloro che sono al Parma ormai da anni sono entusiasti di vedere e aiutare gente nuova, che porta entusiasmo e che, a loro volta, può trascinare”.

Che Fiorentina si aspetta domani?
“Noi abbiamo sempre preparato la gara con le nostre qualità e con il rispetto verso la squadra che affrontiamo. La Fiorentina, sicuramente, ha fatto una campagna acquisti per entrare tra le prime otto, ha preso tanti calciatori bravi costruendo una squadra di livello. Probabilmente, come tutti in questo momento, è in cerca della quadratura e di punti. Siamo soltanto alla settima partita, ci vuole un po’ di pazienza ma il calcio italiano è questo: tutti vogliamo vincere, tutti vogliamo i punti e tutti andiamo abbastanza veloci. Tutte le partite hanno un valore importante, un risultato positivo prima della sosta ci permetterebbe di lavorare con serenità”.

Dal punto di vista tattico, il 3-5-2 visto in campo contro l’Inter può essere un punto di partenza per altre partite o è utilizzabile in gare particolari?
“E’ un’alternativa. Sicuramente, quando abbiamo costruito la totalità della squadra, avevamo in mente un altro tipo di schieramento. Strada facendo, però, ci siamo accorti che – per defezioni o problematiche – questi ci danno un po’ più di serietà. L’obiettivo nostro è quello di tornare velocemente ad un modulo con una difesa a 4 e i 3 calciatori davanti: questo è il nostro obiettivo e il nostro auspicio. Il campo ti dà dei feedback, come si sente serena la squadra e in grado di giocare. A me i numeri cambiano poco, è l’atteggiamento che conta: abbiamo intrapreso una strada con quello giusto e spero di vederlo confermato domani sera”.

Ha problemi di abbondanza, per la prima volta. I calciatori non convocati sono fuori per scelta e non per infortunio. Di fatto si alzerà, non poco, il livello degli allenamenti.
“Era questo il nostro obiettivo e lo abbiamo raggiunto da 2-3 giorni. Credo che sia bello, per me oggi, dover scegliere per quello che vedo e in cui credo. Spiegando però ai miei calciatori che non c’è niente di definito: ogni settimana tutti devono giocarsi la maglia dei primi 11 ma anche quella per andare in panchina e per subentrare”.

 

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