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Conferenza stampa Parma Calcio con Bani Lucarelli Conti

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Parma, presentati Conti e Bani. Lucarelli: «Ci salviamo con i “vecchi”»

Parma, presentati Conti e Bani. Lucarelli: «Ci salviamo con i “vecchi”»

Giornata di presentazione per due dei sei nuovi volti in casa Parma. Accompagnati dal vice direttore sportivo Alessandro Lucarelli, i difensori Andrea Conti, ex Milan, e Mattia Bani, reduce dall’anno al Genoa, sono stati presentati in conferenza stampa.

Entrambi i nuovi acquisti del mercato di gennaio hanno fatto trapelare un messaggio di positività e convinzione: la salvezza del Parma è raggiungibile. A margine della conferenza ha risposto alle domande anche Alessandro Lucarelli. Di seguito, l’estratto delle dichiarazioni rilasciate alla stampa.

CONTI: «Perché Parma? Conoscevo D’Aversa già da tanti anni e sapevo come lavora. L’ho sentito spesso prima del mio trasferimento: sapevo che avevo bisogno di cambiare e ho deciso di venire qui, non solo per l’allenatore ma anche per la società, che è seria, solida, storica: sono convinto che possiamo fare bene. La settimana di ritiro? So cosa significa andare in ritiro e vivere una situazione difficile. A parte negli ultimi anni di Milan, in passato ho  giocato per salvarmi. Il nostro obiettivo riguarda la salvezza e resta  difficile; ma abbiamo un ottimo gruppo, ci sono ottimi giocatori in squadra. Questa domenica per noi partirà un nuovo campionato, nel quale cercheremo di raggiungere i 27 punti che ci mancano per la salvezza. Confronto post Napoli? S’è trattato di uno dei classici confronti al termine di una partita. Negli spogliatoi ci siamo detti che avevamo concesso due gol evitabili, ma la prestazione c’era stata.
Cosa è mancato a questa squadra? La squadra c’è, probabilmente ci manca un po’ di consapevolezza nei nostri mezzi. Siamo a metà percorso, ci sono tanti scontri diretti, nei quali dovremo pensare a fare più punti possibili.
Difesa a 4 o difesa a 5? Questa è una domanda che in molti mi fanno. Ho sempre giocato in una difesa a 4, a parte un anno a Bergamo dove aveva giocato come quinto di centrocampo. Sono due sistemi diversi nei quali il ruolo cambia. Ma io non ho preferenze, sono a disposizione dell’allenatore e giocherò dove lui preferirà schierarmi».

BANI: «Credo che ci potremmo salvare e che con questa società si possa programmare un progetto a lungo termine. Queste sono state le motivazioni che mi hanno spinto a scegliere Parma; non ho avuto alcun tipo di dubbio a venire qui.
Sulla partita di Napoli, che io ho visto da fuori, dico che ragazzi hanno fatto un’ottima prestazione. Bisogna tener conto della qualità dell’avversario contro cui si giocava; ma il Napoli faceva a uscire dalla sua metà campo nel secondo tempo. Forse, la squadra manca un po’ di spavalderia, che è quella cosa che poi ti porta a vincere le partite.
Il Bologna? Essendo un derby, è sempre una partita difficile. Siccome l’anno scorso ero dall’altra parte, posso dire che anche il Parma, a Bologna, era percepito come un avversario ostico. E lo dimostrano i risultati della passata stagione: al ritorno addirittura ci fu una doppia rimonta del Parma nei minuti finali. Chi sbaglia meno in queste partite qua porta a casa i punti.
Difesa a tre? Ancora con il mister non ne abbiamo parlato».

LUCARELLI: «La linea della società è condivisa e sposata da tutti i suoi componenti: si individuano degli obiettivi, si traccia una strada e la si segue. Poi, come può captare sul mercato, possiamo arrivare ad ottenere oppure no i nostri obiettivi. Abbiamo preso dei giocatori che ci potranno dare una grande mano. E sottolineo che il presidente ha dato una grande disponibilità economica, per far di tutto per mantenere la categoria.
Sono convinto che ci salviamo non con i nuovi, ma con i “vecchi”, che sono quei giocatori che devono avere un senso di appartenenza in più. Sono loro che devono prendere i più giovani e spingerli a giocare con il sangue agli occhi. Senza questa mentalità non ti salvi, nemmeno se compri Cristiano Ronaldo… Mi preme che la squadra ottenga la mentalità che aveva di mostrato negli ultimi due anni di Serie A. La salvezza è ancora possibile, nonostante – diciamo così – i disastri che abbiamo fatto siamo a 2 punti. Ci sono ancora 18 partite, saranno 18 battaglie. Ma concentriamoci di volta in volta: esiste solo la partita di domenica.
La ricetta per uscire dalla crisi? Testa bassa, lavorare e seguire il mister, che conosce bene l’ambiente e ha il senso di appartenenza giusto. Peccato non ci sia il pubblico a darci una mano: in una partita come quella contro il Bologna ci sarebbe servito. Rimbocchiamoci le maniche, niente più scuse e negatività.
Sul mercato dico che non è stata una scelta quella di concludere alcune trattative gli ultimi giorni, perché prima si mettevano i giocatori a disposizione del mister e meglio sarebbe stato. Purtroppo in Italia c’è l’usanza di tenere il mercato aperto per un mese e fare tutti gli affari all’ultimo giorno.
Tanti centravanti in rosa, servono i cross dalle fasce: si può pensare a un cambio modulo
? Questo è un aspetto che compete a D’Aversa. Sicuramente con le nuove entrate ci sono più soluzioni, secondo quello che reputa il mister anche a secondo della gara. Sappiamo che il mister è molto bravo a cucire la squadra in base alle caratteristiche degli avversari. Se poi cambierà il modulo non lo so, sicuramente avrà più soluzioni per farlo.
Zirkzee e Mann? Posso dire che sono a disposizione, fisicamente non hanno problemi. Hanno bisogno di un minimo di tempo per capire quello che chiede il mister, per capire la lingua, il campionato, ecc. Sono a disposizione, a livello fisico stanno bene. Magari, non entreranno subito dentro, rispetto a Pellè, Bani e Conti, che già conoscono la Serie A, le dinamiche di una squadra che deve salvarsi e che abbiamo preso anche perché anche a livello mentale hanno queste caratteristiche».

 

(Foto: Parma Calcio 1913)

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