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Nevio Scala e Fabio Pecchia a colloquio prima di Parma Brescia

Parma Calcio

Pecchia sempre più dentro al Parma nel segno del mito Scala

Pecchia sempre più dentro al Parma nel segno del mito Scala

Passato e presente a confronto. Nevio Scala e Fabio Pecchia, prima di Parma-Brescia, hanno avuto modo di scambiarsi un saluto e probabilmente anche qualche opinione da allenatore prima di Parma-Brescia.

La storia, gloriosa ancorché trascorsa, e quella presente, piena di buoni propositi e spirito di emulazione: in un solo scatto c’è il Parma di trent’anni fa e quello di adesso. Anche alla vigilia della gara contro le Rondinelle, il tecnico di Formia non aveva nascosto l’emozione di incontrare dal vivo quelli che erano stati i suoi idoli da giocatore e, soprattutto, la guida di un maestro come Scala, ritenuto un punto di riferimento, al di là di moduli e stile di gioco: «Apprezzavo il Parma di Nevio Scala, ma l’apprezzavo da giocatore. E adesso nella posizione in cui mi trovo lo apprezzo anche da allenatore. Trent’anni fa era già all’avanguardia» aveva confessato il mister di Formia nella conferenza pre-gara. Probabilmente avrà anche avuto modo di dirglielo di persona. Chissà, forse, che il prossimo incontro non sia quello del ricevimento dell’investitura da parte del mito Scala. Per certificarla bisognerà, però, tagliare almeno un traguardo importante, proprio come fece quel Parma del 1993. E i playoff saranno il banco di prova del Parma di Pecchia, ora quinto a 54 punti, che intanto ha iniziato a correre e vincere (14 punti nelle ultime 6 partite) all’insegna di una “praticità” non così lontana dalle idee di calcio del maestro che trionfò a Wembley trent’anni fa.

 

 

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