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Pecchia: «Vedo una Reggina forte, diversa da noi. L’esperienza non si compra»

Parma Calcio

Pecchia: «Vedo una Reggina forte, diversa da noi. L’esperienza non si compra»

Crocevia fondamentale al “Granillo” tra Reggina e Parma per il prosieguo della stagione. Del delicato appuntamento ha parlato Fabio Pecchia, tecnico dei ducali, alla vigilia della sfida.

La conferenza stampa di rito, in presenza dei giornalisti presenti a Collecchio, ha evidenziato le differenze fra la squadra calabrese, esperta e abile in rimesse, e quella ducale, giovane e contraddistinta dalla filosofia di saper fare la partita. Pecchia è anche tornato sul ko interno con il Pisa, analizzando il gol subito (uno degli 11 del 2023) e la gestione delle risorse dei suoi giocatori.

Ecco le parole di mister Pecchia raccolte dalla redazione di SportParma, presente alla conferenza con il nostro giornalista Lorenzo Fava.

REGGINA CALANTE, PARMA ALTALENANTE «Tutti hanno cose buone e cose negative. Io vedo una Reggina forte, molto diversa da noi, con tanta esperienza e anche in salute: a Cittadella ha fatto una partita di forza e di energia. Non sono tre mesi fa. Non m’inganna il loro andamento. Guardiamo in casa nostra. Noi dovremo fare una prova di forza».

DIFFERENZE SOCIETARIE «Delle cose che succedono in casa altrui non ho piena conoscenza e competenza. Posso dire quello che vivo a Parma: il club ci permette di lavorare nelle migliori condizioni, anche di più. Io devo concentrarmi su quello che fa l’avversario sul campo».

COBBAUT E CAMARA «Cobbaut ogni giorno che passa e ogni allenamento sta sempre meglio; va tenuto in conto il lungo stop e la tenuta. Sono contento per come è tornato, penso possa essere una soluzione, è un giocatore che completa il reparto difensivo qualora mancasse qualcosa. Abbiamo recuperato tutti, tranne Valenti che sarà squalificato: anche sui lati abbiamo tutti i giocati, a parte Mihaila. Camara ha capacità di arrivare in area di creare occasioni: non è solo un giocatore di fascia, è un “atipico” ma con qualità. Camara è in buone condizioni, è un giocatore che quando è stato chiamato in causa ha dimostrato di essere in grado di essere subito utile».

LA SCONFITTA COL PISA «Le sconfitte devono dar valore. Quella col Pisa ha lasciato rabbia, dispiacere, mista a delusione. Analizzando la partita nel dettaglio ci sono tantissime cose positive che la squadra ha fatto: aggressione alta, palleggio, abbiamo tenuto una squadra con struttura lontano dalla nostra porta. Tante cose positive che ci dobbiamo portare dietro».

L’ESPERIENZA «L’esperienza non si compra. Se noi pensiamo anche a domani, con la Reggina c’è una differenza d’età notevole: l’avevo già detto all’andata, c’erano 100 anni di differenza. E quella non si colma. La filosofia del club è molto chiara: il presidente l’ha detto che vuole costruire qualcosa di bello in Italia e anche all’estero. Lavorare in quella direzione mi dà carica, voglia, stimoli».

PROGETTO VINCENTE «Non ho mai sentito la parola “perdere” in questo progetto. Io capisco l’ambiente che arriva da anni non positivi. Il mio lavoro è quello d vedere che nel tempo venga costruita una squadra con un preciso stile di gioco: voglio una squadra che non si snaturi, sia che giochi al Tardini sia che giochi a San Siro. Tutti voglio vincere e arrivare in fondo, e non giocare per perdere».

PRESSIONE E PLAYOFF «La squadra ha sempre voluto reagire e fare le cose. Noi abbiamo dalla nostra la giovane età, che può anche essere un vantaggio. Mi piace vedere la squadra con la giusta pressione, ma anche con la voglia di fare le cose. Il Pisa era una squadra più fisica, più di duelli; domani sarà una gara giocata sulla velocità. L’obiettivo per me è la partita di domani. Al 20 maggio tireremo le somme».

CHICHIZOLA E ANSALDI «Buffon non ha giocato per una questione di gestione. Ansaldi sta molto meglio, sicuramente è in grado di partire, però era giusto fare quel tipo di gestione».

REGGINA DI RIMESSA «La Reggina immagino continuerà così: cambia se Menez è attaccante o esterno. Immagino di trovare la stessa squadra dell’andata».

I GOL SUBITI «Rispetto a quello che concediamo i numeri sono alti. Poi devo dire che Idrissa Touré, mio ex giocatore, ha fatto un gran gol. Possiamo pensare di migliorare, ma io credo che in quel frangente la giocata abbia rotto gli equilibri. La linea deve continuare così, perché ci consente di recuperare palla alto. Mi dispiace perché concediamo poco e subiamo troppo».

 

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