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Parma Calcio

Serie D, istruzione per l’uso (4)

Serie D, istruzione per l’uso (4)

La sottoscrizione di 3.000 abbonamenti per una squadra che ancora non è stata presentata, è un autentico atto di fede. C’è tanta voglia di Parma, dopo lo scampato pericolo dell’estinzione. Rivolgo questo quarto capitolo di istruzioni in particolare alle migliaia di neo-abbonati crociati, sperando che mi stiano ad ascoltare. Esistono davanti al Parma 1913 due paletti ben piantati, che non possono essere spostati e neanche scansati. Si tratta di due date: il 23 agosto, inizio della Coppa, e il 6 settembre, inizio del campionato. A 24 giorni dalla Coppa (questa volta sto scrivendo il 30 luglio) vediamo come il Parma 1913 si sta avvicinando al primo paletto.

1) Il Parma 1913 non parte da zero, ma da sottozero. I dirigenti hanno tanto entusiasmo e voglia di fare, ma non hanno mai lavorato insieme. A sua volta, l’allenatore Apolloni dovrà allenare un gruppo di giocatori, non ancora definito, che non ha mai giocato insieme. Esiste una legge nel calcio, valida dalla Terza Categoria alla finale di Champions League: per ricavare una squadra da un gruppo di giocatori ci vuole tanto lavoro e tempo. Non basta essere bravi o di categoria superiore. Bisogna sapere giocare insieme. Ad aggravare questo problema in serie D, ci sono i quattro giovani, che non sono di categoria superiore ma solo giovani e che si devono combinare coi vecchi. E a loro volta i vecchi devono adattarsi ai giovani. Tutto questo impasto non è semplice da mettere insieme e, sottolineo, richiede tempo e non ammette scorciatoie che porterebbero solo ad un fallimento. Da questo punto di vista Apolloni si troverà a lavorare nelle peggiori condizioni e con tante incognite.
2) Il Parma 1913, non per colpa sua, è in ritardo su tutte le tabelle di marcia della serie D. Inizierà ad allenarsi a rosa allargata solo lunedi 3 agosto. Le altre squadre ha già iniziato da 7-10 giorni. Rosa allargata significa che sarà un cantiere piuttosto movimentato, lontano dall’assetto ottimale. Venti giorni di allenamenti non saranno sufficienti per avere una squadra competitiva rispetto a chi si prepara da un mese. Anche con doppia seduta giornaliera, esistono limiti invalicabili nei tempi di preparazione. Sarà già un’impresa titanica avere una squadra minimamente competitiva il 6 settembre.

Il fattore gruppo e il fattore tempo, rischiano di entrare in collisione col più grande pericolo a cui va incontro questo bel progetto di Parma 1913: il fattore aspettativa. Tutto quello che sta accadendo in queste ore è sproporzionato rispetto alla serie D, a partire dai 3.000 abbonamenti che probabilmente diventeranno molti di più.

Il campionato di serie D del Parma 1913 non sarà una passeggiata. Prima di tutto bisognerà vedere se il Piacenza e il Fiorenzuola resteranno nel girone D oppure migreranno in quello lombardo. Se il Piacenza, al terzo anno in serie D, resterà nel girone D, per il Parma la strada si presenterà in salita. In ogni caso la Correggese sarà un avversario molto duro. E’ prevedibile che per vedere il vero volto del Parma 1913 ci sarà da attendere fino all’inizio di ottobre. Non è assolutamente detto che una rosa messa insieme fuori tempo massimo sia quella giusta. Aggiustamenti nel mercato di dicembre saranno inevitabili.

Ricordo a tutti i tifosi che il Parma 1913 non vincerà tutte le partite. Se al primo pareggio sarà un dramma e alla prima sconfitta una tragedia, tutto diventerà molto complicato. E i pareggi e le sconfitte arriveranno, senza preavviso. Qualunque squadra giocherà al 300% contro il Parma, tutti i campi in trasferta saranno piccoli e infuocati rispetto al Tardini. Perchè la serie D è molto complicata, a partire dalla Coppa del 23 agosto.

Tifosi, media e opinionisti televisivi avranno pazienza di aspettare sino ad ottobre ? O al primo pareggio metteranno Apolloni sulla graticola?

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