Entra in contatto:
carmignani2011 bis 179457122

Il Gede Risponde

Il Gede: Parma in crescita, ma bisogna essere sereni e avere pazienza. E Leonardi non deve creare alibi alla squadra

Il Gede: Parma in crescita, ma bisogna essere sereni e avere pazienza. E Leonardi non deve creare alibi alla squadra

Affidiamoci alle sagge parole di mister Pietro Gedeone Carmignani per analizzare la sconfitta di ieri del Parma. Il “Gede risponde” è la storica rubrica di Sportparma sul campionato di Serie A. Per l'ex allenatore del Parma la squadra crociata è in crescita, risultato e classifica a parte.

.

Parma-Roma 1-3, risultato giusto o bugiardo come hanno sostenuto in tanti?
“Il Parma ha ritrovato il gioco purtroppo non i punti. Tecnicamente e agonisticamente è stata una partita positiva. Purtroppo ha vinto la maggior qualità dei singoli della Roma. Nel finale le due squadre si sono allungate, ma la partita è stata sempre piacevole e avvincente. Il gol del Parma è da attribuire alla qualità di Cassani e Biabiany (i difensori della Roma non potevano fare niente), che poco prima aveva sbagliato un gol clamoroso”.

Quante e quali responsabilità ha la difesa crociata sui tre gol della Roma?
“Nei gol della Roma c’è stata l’immobilità della difesa del Parma. Florenzi è stato lasciato libero. Sul gol di Totti c’è un’errata applicazione del fuorigioco di Gobbi. In generale in difesa ci sono state diverse disattenzioni, peccato perché sulle fasce il Parma aveva creato diverse difficoltà. Lucarelli ha commesso troppi errori e troppi falli, ha rischiato il rosso più volte. A mio avviso Biabiany è stato il migliore e Cassano è in crescita, ha creato diverse difficoltà”.

L’ad del Parma Leonardi protesta per il secondo gol di Totti, a suo avviso irregolare (fuorigioco). E’ d’accordo?
“Così facendo Leonardi crea alibi inutili alla squadra, il gol di Totti è regolare, purtroppo. E’ un momento no per i punti, ma con la Roma il Parma ha dimostrato di essere una squadra; ha giocato alla pari contro uno dei migliori centrocampo del campionato. Leonardi, invece di protestare con l’arbitro, dovrebbe riprendere Amauri per il gesto di stizza per la sostituzione. Io gli farei rivedere la partita per fargli capire dove ha sbagliato. Non è scritto da nessuna parte che lui deve giocare sempre”.

Domenica si gioca catania-Parma, due squadre ancora alla ricerca della prima vittoria. Sarà una partita ad alta tensione?

“Partita difficile perché siciliani sono a zero punti, ma il Parma non deve avere paura perché ha qualità e condizione fisica. Deve giocare in modo sereno. Se ti va male anche a Catania poi subentra il nervosismo, ma il Parma è attrezzato per fare un buon campionato, a ridosso delle grandi. Bisogna essere sereni e avere pazienza”.

La Roma può puntare allo scudetto?

“La Roma è una squadra attrezzata per fare un grande campionato, con questo allenatore ha trovato equilibrio e compattezza. Ha il centrocampo più forte in Italia. E poi Totti non tramonta mai”.

In testa alla classifica c’è anche il Napoli…
“Benitez deve capire che bisogna sempre giocare con la miglior formazione possibile. La partita con l’Atalanta l’ha vinta dopo i cambi e gli ingressi dei “senatori”. A me Benitez è sempre piaciuto, anche quando era all’Inter, ma non condivido il pensiero di De Laurentis che ha già sentenziato che Benitez è migliore di Mazzarri. A proposito: sabato nell’anticipo Inter-Juve, Mazzarri è stato bravo a creare densità a centrocampo, rubare palla e puntare sul contropiede. L’Inter ha una squadra buona, può competere per lo scudetto, e poi non ha l’assillo delle coppe. Nel primo tempo non ha fatto giocare la Juventus. Poi nel secondo tempo la partita è cambiata. L’unica cosa che mi permetto di dire a Mazzarri è che l’Inter non può giocare con una punta sola”.

Torino-Milan e Fiorentina-Cagliari sono state la partite dei veleni. Non crede che si stia esagerando un po’ dato che siamo solo alla terza giornata di campionato?
“Quando Ventura ha tolto Cerci, che era il giocatore che metteva più in difficoltà il Milan, da quel momento la partita è cambiata. Il Milan è stato furbo a battere subito la rimessa. Diciamo che il Toro si è giocato tutto negli ultimi 10 minuti, prima aveva meritato di vincere. Il Milan del primo tempo è non pervenuto: squadra assente tatticamente, tecnicamente e fisicamente per oltre un’ora. Kakà ha bisogna che la punta gli apra gli spazi con l’uno-due. Ai tempi c’era Gilardino. Oggi ci sono Balotelli e Matri, due giocatori diversi dal Gila. La condizione fisica di Kakà non è delle migliori, serve pazienza. Passiamo alla Fiorentina: le squadre che vincono non sono quelle che si lamentano. Il pari col Cagliari è un risultato giusto. L’infortunio di Gomez ha fatto sbilanciare in avanti la Fiorentina, ma è sempre mancato l’ultimo passaggio. Il rigore su Rossi ci può stare, però non è quell’episodio che fa la qualità del gioco”.

Qual’è la squadra rivelazione di queste prime tre giornate di campionato?
“Il Livorno. I toscani hanno saputo sfruttare due scontri diretti contro Sassuolo e Catania. Paulinho è sempre determinante, sia in serie B che in Serie A.

Il Genoa ha stravinto il derby, tutto merito di Liverani o c’è anche una buona dose di demeriti della Sampdoria?
“A fine partita Delio Rossi si è sentito in colpa per non essere riuscito a caricare l’ambiente. Il Genoa ha segnato tre gol bellissimi, i nuovi innesti hanno cambiato la squadra, ora c’è più qualità. Ho visto un Genoa diverso. La Samp si è spenta senza avere reazioni.

Il Sassuolo è partito malissimo, la panchina di Di Francesco è a rischio?

“Se il Sassuolo perde anche le partite che merita di pareggiare, come a Verona, è logico che la rotta si presenta molto difficile. Non capisco la cessione di Pavoletti, è un giocatore che segna sempre, vedi a Varese.

Infine la Nazionale: per il dopo Prandelli ci sono diversi nomi in lizza, tra questi tre ex gialloblù…
“Se Prandelli vuole smettere con la Nazionale è perché ha altre proposte. Lui è un allenatore abituato a costruire lavorando tutti i giorni. Il futuro allenatore dell’Italia? Credo che a tutti faccia piacere allenare la Nazionale, ma è una strada più idonea per un allenatore che non è all’inizio della carriera. Guidolin e Pioli potrebbero anche meritare la Nazionale. A Pioli, però, consiglierei di ambire ad un grande club. Ranieri è un altro nome che secondo me potrebbe fare molto bene in Nazionale. E poi ci sono anche Ancelotti e Mancini”.

Commenti
Pubblicità
Pubblicità
Pubblicità

Altri articoli in Il Gede Risponde