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Il Gede Risponde

Il Gede: Il Parma gioca a memoria, è come il meccanismo di un orologio di precisione

Il Gede: Il Parma gioca a memoria, è come il meccanismo di un orologio di precisione

Come ogni lunedì mattina ecco l'appuntamento con la rubrica "Il Gede risponde" firmata in esclusiva per Sportparma.com dall'ex tecnico crociato Pietro 'Gedeone' Carmignani. Il commento del igorno dopo all'ultima vittoria del parma e all'intera gironata del campionato di Serie A giunto alla 27esima giornata.

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Il Parma non si ferma più. Qual è il segreto della squadra di Donadoni?
“Il Parma sa sempre cosa deve fare in ogni situazione. Sembra un meccanismo di un orologio di precisione. Donadoni ha saputo lavorare sul gruppo ottenendo risultati insperati, perché nessuno avrebbe mai immaginato una serie così importante. Donadoni è un allenatore che non va mai sopra le righe, i metriti suoi e del suo staff sono tanti. Ieri ha giocato senza Amauri, mettendo più velocità con Biabiany e Palladino e Cassano finto centravanti”.

Contro il Verona la difesa è stata impeccabile, è d’accordo?
“Tattica ad alto livello, oltre ad un’ottima condizione fisica che credo possa continuare fino alla fine della stagione. Il Parma ha rischiato pochissimo. Paletta ha annullato Toni, confermando la bontà della scelta di Prandelli. A proposito: Prandelli ha un rapporto particolare con il Parma, suo figlio lavora nello staff di Donadoni e c’è un grande rapporto con Ghirardi. Questi sono dettagli importanti”.

C’è un giocatore che ieri l’ha impressionata più degli altri?
“Gargano. L’acquisto dell’uruguaiano è stato un grande intuito di Leonardi. Gargano ha sempre dimostrato, anche in passato con Napoli e Inter, di essere un giocatore di quantità, un ottimo centrocampista. Un ragazzo affidabile. Il Parma farebbe bene a riscattare il suo cartellino”.

L’Europa League è sempre più vicina o è meglio mantenere ancora un profilo basso e tenere i piedi ben saldati al terreno?
“La classifica parla chiaro: l’Europa è un traguardo alla portata del Parma. Il calendario è un po’ difficile ma questa squadra se la gioca con tutti e non ha paura di nessuno”.

Domenica c’è Milan-Parma. Vista anche la situazione dei rossoneri si può essere ottimisti e sperare in una vittoria?

“I rossoneri stanno ottenendo molto meno di quello che si poteva aspettare ad inizio stagione. Al momento non funziona nulla. Il Milan è una squadra che in campo non sa cosa deve fare. In attacco si gioca di istinto. In difesa c’è sempre sofferenza. Honda e Robinho tardano a venire fuori. Ho sempre sostenuto che i calendari nono sono uguali: giocare contro una squadra che qualche giorno prima ha disputato la Champions può essere un vantaggio, ovviamente. Se il Milan passa il turno potrebbe essere più rilassato, se perde sarà più dura perché avrà una reazione nervosa. Comunque, il Parma non deve avere timore, anche perché ultimamente gioca a memoria e ha i mezzi per fare risultato. In questo campionato il Parma non è inferiore al Milan, lo dice la classifica”.

La Juventus batte la Fiorentina e la Roma perde a Napoli. Il campionato è chiuso con largo anticipo?
“Sì, il campionato è finito, almeno per quanto riguarda il discorso scudetto. La Juventus è un rullo compressore. La Fiorentina ha giocato un primo tempo timido, si è svegliata nella ripresa e ha creato diverse sofferenze ai bianconeri. Il Napoli spesso vince grazie alla bravura dei suoi attaccanti, anche quando non merita di vincere, perché ieri la Roma è stata superiore. Il Napoli ha tenuto poco la palla e questo per merito del centrocampo giallorosso che ha tolto iniziativa ai partenopei. La Roma deve avere più sostanza, non basta il tic-tac. Ai giallorossi, infatti, è mancato solo il gol”.

Intanto l’Inter è ad un solo punto dalla quarta posizione…
“L’Inter è una squadra in crescita. Ieri ha meritato di vincere anche se ha faticato a chiudere la partita. Non capisco l’atteggiamento super difensivista del Torino. E’ una scelta sbagliata, così si torna indietro di 20 anni. Sabato nell’anticipo se l’Inter batte il Verona al Bentegodi elimina una concorrente per l’Europa League. E il Parma sarà uno spettatore attento e interessato”.

Nella zona retrocessione la situazione va delineandosi con il passare delle domenica, oppure è ancora presto per emettere delle sentenze di condanna?
“Il Bologna ha perso una grossa occasione di eliminare una concorrente, il Sassuolo, nella lotta per non retrocedere. Ho visto un Sassuolo più cattivo e determinato, ma è a -5 dalla salvezza. E’ dura. Di Francesco ha ancora qualche possibilità di salvarsi. E domenica prossima c’è Sassuolo-Catania, uno spareggio. Follia Livorno ma anche una grande reazione della Sampdoria. Mihajilovic ha cambiato la squadra negli spogliatoi, a fine primo tempo. Il Livorno non si è tirato indietro, è stata una grande reazione della Samp, una squadra con grande carattere, come il suo allenatore. Chievo-Genoa: ho molti dubbi sul secondo rigore segnato da Paloschi. Volevo vedere l’arbitro Gervasoni cosa avrebbe deciso in una partita di cartello tra due squadre in lotta per lo scudetto, ad esempio. Il fallo c’è stato, ma si poteva anche non dare il rigore, perchè la spinta del difensore non mi sembra tale da far cadere l’avversario. Il Genoa aveva strameritato il pari. Comunque, i tre punti di ieri sono una grande boccata d’ossigeno per il Chievo di Corini. Infine Catania-Cagliari (1-1): il Catania ha sbattuto contro i pali, è un’annata no, in tutti i sensi. Per il Cagliari è un punto importante, anche se è senza proprietà”.

A Roma, sponda Lazio, la situazione continua ad essere da allarme rosso…
“La contestazione contro Lotito la trovo assurda, la gente dovrebbe ricordare che Lotito ha salvato la Lazio dal fallimento e che lo scorso anno ha vinto la Coppa Italia. La Lazio ha perso per un episodio. Giornata no di Klose”.

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