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Il Gede Risponde

Il Gede: “Parma, ormai è un monologo. Apolloni ha indovinato tutto. Baraye deve capire che non può giocare sempre”

Il Gede: “Parma, ormai è un monologo. Apolloni ha indovinato tutto. Baraye deve capire che non può giocare sempre”

In via del tutto eccezionale l’appuntamento con la rubrica “Il Gede risponde” è di martedì. Commenti e analisi sull’ultima vittoria del Parma e sull’ultima intensa giornata di serie A conclusasi ieri sera con la vittoria di misura del Napoli sull’Inter.

Il Parma non si ferma più. Secondo molti addetti ai lavori la vittoria di domenica a Rovigo è figlia delle scelte coraggiose di Apolloni. E’ d’accordo?
“Ormai è un monologo, non si sa più cosa inventarsi per esaltare le imprese del Parma. Apolloni è bravo a far ruotare tutti i giocatori della rosa. E’ la logica della rosa ampia. Domenica ha indovinato tutto, è stata una gara a senso unico. Difesa solida e centrocampo concreto, oltre ad attaccanti di qualità. Bravi a sfruttare gli errori degli avversari. Il turnover programmato è nella logica della rosa ampia. E’ un programma stilato tra staff tecnico e società”.

Le esultanze di Baraye (che in realtà non ha esultanza) e Guazzo dopo i rispettivi gol hanno lasciato qualche dubbio e polemica. Cosa ne pensa?
“Baraye deve capire che non ha firmato un contratto per giocare 38 partite su 38. Il suo impegno morale è impegnarsi sempre, non giocare sempre. Il disappunto è comprensibile, ma bisogna sapersi adattare. I giocatori sono pagati per dare una prestazione e il massimo impegno, non per giocare sempre. Guazzo? Le polemiche contro il pubblico o i giornalisti vanno subito censurate. Le cose da dire vanno dette pubblicamente e non nascondersi dietro un gesto”.

Dopo la sconfitta di domenica il Delta Rovigo può considerarsi fuori dalla lotta per la vittoria del campionato? Un campionato in cui si vedono tanti errori…
“Gli errori ci stanno anche in serie A, magari meno. Quando uno fa gol c’è sempre il merito dell’attaccante e il demerito di un difensore. In serie D è naturale che la qualità dei singoli sia inferiore, e questo giustifica i tanti errori. L’abilità degli attaccanti, appunto, è sfruttare gli errori degli avversari. Si chiama opportunismo. In questo senso il Parma è ben messo. Sei punti di vantaggio sulla seconda in classifica non devono rilassare, ma sono un segnale chiaro”.

Passiamo alla serie A: Napoli vittorioso e in testa alla classifica, ma l’Inter non esce ridimensionata…
“Napoli-Inter è stata una bella partita, entrambe le squadre sono uscite più forti di come avevano iniziato. Sono le due principali candidate alla vittoria finale. Gran partita del Napoli, Higuain straordinario. Il secondo gol è l’emblema della sua forza, rapidità, tecnica. A tratti un Napoli spumeggiante. L’Inter non è stata a guardare, però, perché ha grande carattere e agonismo, oltre a corsa e determinazione. Non per niente dopo il 2-1 l’Inter ha colpito due pali. Al di là del risultato Mancini deve essere soddisfatto della prestazione. L’Inter è venuta fuori quando Sarri ha tolto i due esterni offensivi. Vista in tv l’espulsione di Nagatomo sembrava giusta. Quando l’ho rivisto mi sono venuti dei dubbi. Il calcio è un gioco di contatto, quindi le botte si danno e si prendono”.

Il Sassuolo si conferma una grande, per la Fiorentina è un’occasione sprecata?
“Partita giocata a ritmi elevatissimi e costanti, questo non ha impedito giocate di qualità. Fiorentina devastante all’inizio, poi è venuta fuori il Sassuolo. Risultato giusto per il gioco espresso. Non èun’occasione sprecata”.

Intanto la Juve continua la sua scalata…
“Sinceramente non mi aspettavo l’atteggiamento difensivo del Palermo, quando giochi così con la Juve perdi di sicuro. La Juve è venuta fuori alla lunga, ha ritrovato organizzazione di squadra. E ha finalmente trovato i gol di Mandzukic”.

Le romane, invece, sono in piena crisi. Se lo aspettava?
“Partiamo dalla Roma: ci sono ancora le scorie di Champions. Le ultime due partite sono state inguardabili. L’Atalanta è stata bravissima, con le ripartenze ha sempre messo in difficoltà i giallorossi. Errori grossolani dei difensori della Roma; in questo momento la squadra di Garcia sta perdendo credibilità, così come il suo allenatore, il quale in questo momento la sua forza è il contratto oneroso e lunghissimo. In Champions serve maggiore organizzazione rispetto a quanto visto fino ad oggi e con questo dico che bisogna fare le barricate.
Non sta meglio neanche la Lazio, anche se domenica è stata sfortunata. Buon primo tempo dell’Empoli, palla a terra e verticalizzazioni. Nel secondo tempo c’è stata solo la Lazio, ha dominato la partita. E’ un dispiacere per il calcio in generale che una partita così non sia stata recuperata. Sconfitta ingiusta. E’ un periodo no che sono convinto finirà presto”.

La vittoria del Milan contro la Sampdoria può rappresentare un punto di svolta?
“Merito al Milan e a Mihajlovic per la vittoria, la squadra si è esaltata con il nuovo sistema di gioco; Niang trascinatore, un giocatore che ha fisico e talento, ha tutto per diventare super. Abbiamo visto il miglior Milan della stagione. Copertura totale del campo come una grande squadra. Sampdoria fin troppo arrendevole, poca reazione, il gioco di Montella è lontano anni luce. Sono convinto che saprà risolvere i tanti problemi ma deve fare i nfretta”.

In pochi credevano nella rinascita del Carpi?
“La vittoria del Carpi è giusta, e fa bene a tutto il calcio, perché fa seguito ad una prestazione eccellente. Ultimamente il Carpi sta giocando bene; complice anche l’espulsione di Pavoletti, un raptus incomprensibile. L’ingresso di Borriello ha fatto la differenza. Sul pareggio Gasperini ha peccato un po’ di presunzione perché ha cercato di vincere una partita che il Carpi, in quel momento, stava dominando”.

L’esonero di Mandorlini, un idolo della piazza, può risollevare le sorti del Verona?
“Dispiace per Mandorlini, ha ottenuto grandi risultati su quella panchina. L’ingenuità di Rafael è stata pazzesca (gomitata), il Verona è stato punito eccessivamente. Rigore, espulsione e gol subito… al di là di tutto sono delle regole assurde”.

Belle vittorie di Udinese e Torino…
“Chievo-Udinese: bella partita con gol a raffica. Ha deciso come sempre Di Natale. Ritiro? Lo dice da tanto tempo. Come condizione fisica dovrebbe continuare. Non si può mettere in discussione un giocatore come lui. Colantuono ha trovato la soluzione ideale, perché entrare a partita in corso è la soluzione ideale. Torino-Bologna: Torino concreto, ha concesso poco e niente. Bologna prestazione attenta e pratica, forse Donadoni ha avuto un atteggiamento troppo difensivo. Un passo indietro rispetto alle ultime gare”.

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